Disamina sulla sanità pubblica del movimento Orgoglio Marsalese

Gaspare De Blasi

Disamina sulla sanità pubblica del movimento Orgoglio Marsalese

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lunedì 04 Aprile 2016 - 16:53

Antonella Milazzo sul ruolo dell’ospedale di Marsala asserisce che lo stesso non subisce alcun depotenziamento. Il deputato regionale del Pd, sostiene che “Marsala soffre di mania di persecuzione”, ed illustra la filosofia utilizzata nel progetto sanitario della Regione, ossia quella dell’integrazione del territorio senza inutili doppioni con lo scopo di creare reparti di eccellenza che fungano da polo nell’intera provincia”. E’ quanto afferma, tra l’altro, una nota del movimento civico Orgoglio Marsalese. Sulla questione sanità pubblica sostiene anche che “…il reparto di radioterapia, operativo a Trapani, sta per essere doppiato anche a Mazara del Vallo, ciò per la forte influenza politica che il sindaco di quella città ha l’autorevolezza di esercitare. Il reparto di urologia, al contrario, già presente ed efficiente nel nostro ospedale, sta per essere potenziato in struttura complessa oncologica, dunque nessun nuovo servizio per l’utenza semmai, guarda caso, un nuovo posto di primario da assegnare a qualche accolito”. Il movimento si chiede se il potenziamento risponda realmente alle esigenze del territorio oppure ad altre di diversa natura, considerato che presso l’Ospedale di Trapani esiste già una divisione di Urologia con un Primario di ruolo, quindi si tratterebbe di un altro doppione. Il reparto di ematologia viene trasferito da Marsala a Castelvetrano, e nella città lilybetana resta soltanto medicina trasfusionale. Chirurgia vascolare ed il reparto di otorinolaringoiatria saranno trasferiti a Trapani, resterebbe a Marsala solo un ambulatorio. Stessa sorte, sembra avere anche per il reparto di oculistica. “Come si vede – continua la nota a firma del portavoce del Movimento, Nicola Scavone – vanno via reparti molto importanti per la salute pubblica e restano chirurgia plastica e malattie infettive. Marsala non è tutelata dalla classe politica che la rappresenta. Il cittadino marsalese ha altre urgenze: la Neurochirurgia, L’Emodinamica e anche la Chemioterapia”. Il rischio, secondo quanto affermato nel documento, è che le sale operatorie restino chiuse per mesi per mancanza di anestesisti. “Fare politica non è una necessità, – conclude la nota – è un servizio che si deve svolgere con umiltà e fermezza, con autorevolezza spesso indispensabile per determinare le scelte a favore di un territorio. Chi non ha la forza, la determinazione, il coraggio di battersi per il proprio territorio non ha futuro, condannando anche la propria città alla stessa triste fine. Forse, se le cose stanno così, possiamo certamente dire che si stava meglio quando si stava peggio”

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