Vinci (PD): “Con l’approvazione dell’aumento della Tari, abbiamo evitato una crisi della Giunta”

Gaspare De Blasi

Vinci (PD): “Con l’approvazione dell’aumento della Tari, abbiamo evitato una crisi della Giunta”

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giovedì 05 Maggio 2016 - 07:31

Antonio Vinci, storico dirigente del centro sinistra marsalese, dirige il gruppo consiliare del Pd dall’inizio della consiliatura.

E’ trascorso quasi una anno dal vostro insediamento, qual è il giudizio sull’amministrazione guidata da Alberto Di Girolamo?

“Ha lavorato bene, raggiungendo alcuni risultati. Ma si poteva sicuramente fare meglio”.

Già, in tanti nella maggioranza hanno sollevato la questione relativa alla mancanza di confronto e dialogo con l’amministrazione. Il vostro pensiero?

“Mi riferisco a questo quando affermo che si poteva fare di più. Consultare i gruppi di maggioranza. Decidere assieme, invece che in solitudine, significa ottenere maggiori risultati”.

Si riferisce a qualche caso in particolare?

“Lo scorso 15 aprile il sindaco ha firmato con il presidente della Regione Crocetta, il protocollo d’intesa relativo al porto. E’ possibile che il capogruppo del Pd apprenda la notizia dalla stampa? Non era il caso che il sindaco convocasse una riunione di maggioranza e ci illustrasse il progetto?”.

Magari con il coinvolgimento dell’opposizione?

“A volte Di Girolamo dà l’impressione di consultare poco la sua maggioranza perché convinto di avere un atteggiamento “morbido” da parte della minoranza. Comunque ricordo che la proposta di Massimo Grillo di aprire un tavolo di discussione sui temi del lavoro, mi ha visto favorevole dall’inizio. Io sono per il dialogo, quando però c’è chi vuole dialogare”.

A proposito di dialogo, siete stati consultati dopo le dimissioni dell’assessore Barraco?

“Premetto che istituzionalmente l’ex assessore non aveva ancora nessun rapporto con le forze politiche. Ma il modo con cui è andato via, in pratica sbattendo la porta, ci dà da pensare. Fu scelto con notevole ritardo, è andato via presto. Non vorremmo ripetere questa esperienza. Il sindaco scelga immediatamente il nuovo assessore e se vuole ci consulti”.

Lei in aula in occasione dell’aumento della Tari ha detto di votare a favore per evitare una inutile crisi all’interno della giunta. Ci spiega meglio?

“Se per la seconda volta, nel giro di pochi mesi, un atto finanziario, riproposto tale e quale fosse stato bocciato, è chiaro che il titolare della delega ne avrebbe dovuto trarre le dovute conseguenze”.

Ritiene che l’assessore al ramo Agostino Licari si sarebbe dimesso in caso di ulteriore bocciatura?

“Conosco la serietà dell’uomo. Si sarebbe dimesso. Noi abbiamo evitato, con grande senso di responsabilità, una crisi che non poteva portare a nulla di buono, anche se votare l’aumento della tariffe della raccolta della spazzatura va in direzione opposta a quello che avevamo promesso agli lettori. A volte mi sembra che li stiamo prendendo in giro. Avevamo detto più servizi e meno tasse, almeno su questo ultimo punto abbiamo imboccato una strada diversa”.

Avete però votato il passaggio al sistema dell’Aro, che dovrebbe portare ad una riduzione dei costi.

“A parte il fatto che da quello che ho visto mi sembra che il bando sia scollegato alle esigenze della città, le notizie che mi giungono parlano di un risparmio del 10%. L’otto l’abbiamo addebitato ai marsalesi con l’aumento delle tariffe, non mi sembra un grande risparmio”.

Lei dirige il gruppo del Partito democratico che è il più numeroso a Sala delle Lapidi, come sta andando?

“Lavoriamo in serenità, tenuto conto che alcuni sono alla prima esperienza”.

I problemi sono nel PD?

“Dove regna la massima confusione. Il segretario è anche sindaco. Ricordo che prima della carica istituzionale gli organismi venivano convocati con frequenza. Ora invece appena tre riunioni in un anno”.

Ma avete fatto il tesseramento e vi apprestate a celebrare il nuovo congresso.

“Anche qui paghiamo il vulnus dell’incompatibilità sindaco- segretario di Alberto Di Girolamo. Il tesseramento è stato curato dal deputato regionale Antonella Milazzo che lo ha fatto in modo serio”.

Rimane aperta la questione di Sturiano e degli ex Articolo 4.

“Mi sembra una problema specioso. Se Sturiano e i suoi sciolgono il gruppo consiliare e aderiscono a quello del Pd, sono automaticamente all’interno del partito. Se è questo che vogliono il percorso è chiaro”.

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