Alessio Gigante, pluripregiudicato sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Erice, è stato tratto in arresto dagli uomini della sezione Antidroga della Squadra Mobile per il reato estorsione e tentata estorsione, nonché per le violazioni agli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
La figura di Gigante era emersa nel corso dell’indagine che aveva portato all’arresto, lo scorso 8 giugno, Massimiliano Voi, Claudio Viviani, Annibale Baiata, Francesco Paolo Salerno, Giuseppe Barraco e Antonio Voi, indagati a vario titolo, per detenzione, porto ed utilizzo, in concorso, di armi da fuoco alterate, nonché per furto aggravato e traffico di sostanze stupefacenti.
Secondo gli inquirenti Gigante riscuoteva abitualmente, a titolo estorsivo, una somma di denaro ricompresa tra € 20,00 e € 50,00 dal proprietario di una Pescheria, ad Erice (Casa Santa). L’uomo nelle prime ore della mattinata si recava nei pressi dell’attività commerciale restando fino a quando il proprietario cedeva alle richieste di denaro anche solo per evitare che lo stesso potesse intrattenersi all’interno, infastidendo i clienti.
Si è scoperto inoltre che Gigante aveva rubato uno stereo dalla vettura di proprietà di un comune cittadino, e che da quel momento aveva iniziato a minacciarlo, anche di bruciarne l’autovettura, per ottenere somme di denaro a titolo estorsivo. Pare opportuno aggiungere come la Squadra Mobile abbia potuto contare poco sulla collaborazione delle vittime, in quanto, evidentemente, intimorite di possibili ritorsioni. L’attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore Andrea Tarondo, ha consentito di contestare a Gigante plurime violazioni della sorveglianza speciale, nonché la commissione di alcuni furti ed ricettazioni. Le indagini, inoltre, lasciano ragionevolmente presumere che il malvivente abbia posto in essere altri episodi estorsivi ai danni di esercenti così come semplici cittadini. Il GIP di Trapani, condividendo il quadro probatorio, ha convalidato l’arresto, disponendo, nei confronti dell’uomo, la custodia cautelare in carcere.
