Non vince nessuno

Claudia Marchetti

Marsala

Non vince nessuno

Condividi su:

venerdì 30 Settembre 2016 - 07:30

Per l’Italia, qualche giorno fa, è arrivata la candidatura agli Oscar di “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi. La macchina da presa del documentario, punta sul tema degli sbarchi dei migranti, delle “stragi” in mare, sulla storia di Pietro Bartolo, il medico-eroe che a Lampedusa cura chi arriva nelle coste siciliane spesso in fin di vita. La candidatura ha portato non poche polemiche, come quella di Paolo Sorrentino che ritiene “masochista” candidare un documentario tra i film stranieri, in quanto sminuisce il Cinema Italiano. Ma forse per l’Academy il docu-film di Rosi, per certi aspetti, si lega molto al cinema neorealista all’italiana che è uno dei prodotti più esportati al mondo. Senza addentrarmi troppo sulla quaestio, quello che è interessante capire è: perché scegliere una tematica come quella di “Fuocoammare”? Come percepiscono la drammatica vicenda degli sbarchi nel Mare Nostrum, Oltreoceano? Spulciando sul web qualche quotidiano statunitense, il New York Times primo fra tutti, si possono leggere alcuni articoli in cui spesso il fenomeno da cronaca estera va spiegato come un buon maestro fa con i suoi alunni, in maniera molto cauta; la CNN ad esempio ha analizzato il fenomeno prima e dopo il regime Gheddafi, riportando le dichiarazioni di Antonio Guterres, ex capo dell’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, secondo cui non tutti i governi europei difendono le norme in materia di asilo.

L’Italia viene vista come un Paese che fa più che il suo dovere, ma adesso è al collasso. Sull’Unione Europea viene puntato il dito contro: le stragi di migranti in mare non sono nate ieri e non c’è un intervento univoco da parte delle autorità sovranazionali, una regolamentazione che non faccia figli e figliastri tra stati membri. Restiamo ancorati a problematiche interne molto fiacche come “gli immigrati a casa loro” piuttosto che “ripristiniamo le frontiere”. Sembrerebbe strano ma, l’unica fonte autorevole della cronaca estera, al momento, rimane Papa Francesco. La sua presa di posizione di pace, accoglienza e rimprovero ai potenti, sia sugli sbarchi nel Mediterraneo sia sui migranti di Ciudad Juarez, a confine tra Usa e Messico, è ad oggi l’unica linea percorribile… ma che viene messa in pratica solo nelle cure di Bartolo, nelle coperte donate per riparare dal freddo, nel rigoroso silenzio di un bambino annegato in riva al mare. Se “Fuocoammare” dovesse ricevere la nomination agli Oscar e vincere, al di là delle polemiche, come già detto, è perché il Cinema verità italiano è tornato ed inquieta, ma da questa parte dell’Oceano, al momento, non vince proprio nessuno.

Fonti: http://edition.cnn.com/2015/04/15/europe/why-migrants-are-dying-to-reach-italy/index.html 

http://www.nytimes.com/2013/07/09/world/europe/pope-offers-mass-on-island-beacon-for-refugees.html?_r=0

Condividi su: