Aggredì un collega causandogli lesioni, l’avvocato Lentini condannato a 4 anni e mezzo

redazione

Aggredì un collega causandogli lesioni, l’avvocato Lentini condannato a 4 anni e mezzo

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martedì 06 Dicembre 2016 - 06:49

Era accusato di lesioni gravi ai danni di un collega, la sentenza lo ha condannato a 4 anni e mezzo reclusione. Il giudice monocratico, Vito Marcello Saladino, dopo diverse udienze, ha ritenuto colpevole Andrea Lentini. I fatti contestati al legale marsalese risalgono al 25 settembre del 2014 quando, dopo una alterco con il collega Giuseppe Culicchia, che secondo l’accusa sarebbe stato fermato dal collega nella via Mario Nuccio a Marsala e aggredito con violenza per una questione di una parcella che l’aggredito avrebbe avuto pagato, a sua insaputa, dal suocero. Culicchia infatti difendeva il Lentini in un processo in cui quest’ultimo era accusato di violenza sessuale ai danni di una minorenne ( processo nel quale Lentini era stato assolto). Culicchia in seguito all’episodio, ha riportato gravi fratture al volto con un serio interessamento all’occhio destro. A seguito della vicenda il GIP Francesco Parrinello emise ordinanza di arresti domiciliari con, tra l’altro la motivazione,  “…appare del tutto verosimile che il Lentini abbia voluto provocare all’altro le serie lesioni al volto risultanti dai referti medici solo approfittando della sorpresa”.  Il processo a carico del Lentini era stato unificato con un altro procedimento a suo carico nel quale è accusato di avere aggredito un anziano vicino di casa, Natale Galfano. Si sono susseguite, davanti al giudice Monocratico Vito Marcello Saladino, diverse udienze nelle quali sono stati ascoltati alcuni testimoni oltre che due periti di parte. Lentini è stato condannato oltre alla pena detentiva anche all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Inoltre le parti civili che si sono costituite, il Culicchia assistito dall’avvocato Francesca Lombardo e l’Ordine degli avvocati di Marsala, hanno avuto riconosciuto un danno da liquidarsi in sede civile. Il Pubblico Ministero Giulia D’Alessandro aveva richiesto 7 anni di reclusione per l’imputato difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino.

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