Dopo la sentenza della corte dei conti, Giulia Adamo preannuncia appello

Gaspare De Blasi

Dopo la sentenza della corte dei conti, Giulia Adamo preannuncia appello

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venerdì 13 Gennaio 2017 - 07:07

L’ex sindaca di Marsala Giulia Adamo è stata condannata per danno erariale. A deciderlo è stata la sezione giurisdizionale del capoluogo palermitano presieduta da Luciana Savagnone che ha stabilito che l’ex deputato regionale dovrà restituire 157 mila euro. “Abbiamo deciso in accordo con i miei legali – ci ha detto Giulia Adamo – di predisporre appello. Si tratta di una sentenza che non solo non condividiamo, ma che non ha alcun fondamento giuridico. La vicenda prende il via con l’introduzione dell’applicazione di una norma che fino a quel momento non era mai stata tenuta in considerazione. All’inizio dovevo rispondere di danno erariale per circa 600 mila euro, poi la somma è scesa a 157 mila e sono convinta che in appello sarò assolta. Ho dimostrato che nulla ho mai speso per interessi miei personali. Ho anche rinunciato alla quota del 10% che mi spettava in quanto capogruppo. Eppure grazie anche ad un certo tipo di campagna mediatica sono passata per quella che ha comprato una borsa Louis Vuitton con i soldi della Regione”. Giulia Adamo si riferisce all’acquisto di una borsetta per regalarla, come ha sempre sostenuto, alla proprietaria di un palazzo palermitano che aveva prestato i locali per un convegno. L’ex sindaco ricostruisce la vicenda che l’ha portata ad abbandonare, con l’applicazione della legge, la carica di primo cittadino marsalese. “…e il fatto che non c’entrassi nulla con i fatti che mi erano stati contestati – continua – è stato confermato dalla piena assoluzione che mi è giunta dopo alcune settimane dalle mie dimissioni. Stavo lavorando bene e con la mia solita tenacia. Avevo messo in cantiere alcune opere che stanno giungendo a termine proprio in questi giorni. L’attuale amministrazione darà il via ad un bando di 5 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica. Finanziamento che ero riuscita ad avere io quando ero sindaco”. Giulia Adamo rispolvera un suo vecchio cavallo di battaglia: “non è vero che i soldi non ci sono, per ottenere finanziamenti credibili occorre presentare progetti validi”. “Ho fatto così da presidente della provincia e poi ho continuato da deputato e avevo iniziato il percorso da sindaco in questa direzione”. Giulia Adamo cita l’aeroporto di Birgi quando, a suo dire, iniziò una battaglia che in molti le sconsigliavano. “Lo scalo stava in pratica per chiudere – oggi è uno strumento importante per questa provincia. Mi chiedo che fine hanno fatto i due milioni di euro che la regione si era impegnata a fare arrivare a sostegno della base trapanese. Il protocollo fu firmato il 27 agosto del 2012. Importante può diventare per la nostra economia anche il porto di Marsala”. La vicenda del porto ha visto Giulia Adamo in prima persona combattere una battaglia che adesso sembra essere arrivata al capolinea con l’imminente, almeno si spera, inizio dei lavori. “Non capisco perché non siano iniziati. Io avevo lasciato il progetto approvato, dopo essermi battuta per modificarlo ed adeguarlo alle esigenze della città”. Nel 2017 si terranno le elezioni per il rinnovo dell’assemblea Regionale ed è possibile che si celebrino anche quelle nazionali. “Io dico subito che non sono interessata. Ho chiuso con la politica in prima persona e anche con l’eventuale sostegno a gruppi politici o candidati. Se avessi voluto avrei continuato. Ricordo che per concorrere e poi essere eletta alla carica di sindaco, ho rinunciato ad un posto certo in Parlamento. Lo stesso presidente PierFerdinando Casini, allora leader dell’Udc partito a cui avevo aderito, a Marsala mi definì una “visionaria” proprio per quella scelta. Il mio sogno in quel momento era di dare alla mia città il porto nuovo così come era successo per la provincia di Trapani con l’aeroporto, quando ero presidente”.

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