Un gesto d’amore di Diego Maggio: una lapide in ricordo della strage del 1° maggio 1964

redazione

Un gesto d’amore di Diego Maggio: una lapide in ricordo della strage del 1° maggio 1964

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venerdì 20 Gennaio 2017 - 10:41

Nonostante le rigide condizioni climatiche del 19 dicembre 2016, è successo: finalmente è stato reso omaggio, in modo formale e indelebile agli occhi di tutti, al ricordo delle 17 vittime della sciagura avvenuta il 1 maggio 1964 nel canale della laguna dello Stagnone. La storia: quel giorno nell’unico canale in cui la laguna dello Stagnone ha una certa profondità la “Giuseppe e Maria”, una delle tre barche utilizzate per la gita della Casa Provvidenza, si capovolse, forse perché stracarica, forse perché maltenuta, annegarono un chierico salesiano, due oratoriani e i ragazzi su essa imbarcati. Oggi ricorda la tragedia una lapide dal titolo “Dal mare al cielo” che è stata fatta scolpire e omaggiata da Diego Maggio, nostro concittadino, ma ancor più un compagno di classe dei “giovani angeli”: il 19 dicembre scorso essa è stata collocata nel cortile dell’oratorio dei Salesiani accanto alla statua di Don Bosco, a Marsala in via Tommaso Pipitone. Dopo cinquantadue anni, sembra quasi che il tempo rigido della serata abbia voluto “da complice” ricordare quello della sciagura, alla cerimonia erano presenti i familiari di alcuni di loro. Al cospetto degli intervenuti, Don Gino Costanzo ha dato vita al momento commemorativo completato dal commovente discorso dell’avvocato Diego Maggio, a cui va sicuramente un plauso, egli è particolarmente sensibile verso chi soffre e disponibile per chi ha bisogno, e questo non è il suo primo gesto di generosità e di affetto verso la sua città. I nomi dei 17 innocenti scolpiti sulla lapide siano di memento per tutti e per chi a volte in modo superficiale organizza iniziative senza valutare i rischi per chi non può difendersi.

Maria Grazia Sessa

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