Diocesi e Pro Loco 2.0 donano 900 giubbotti catarifrangenti ai migranti di Marsala

redazione

Diocesi e Pro Loco 2.0 donano 900 giubbotti catarifrangenti ai migranti di Marsala

Condividi su:

martedì 21 Febbraio 2017 - 10:53

La Diocesi di Mazara del Vallo e la Pro Loco 2.0 Marsala doneranno 900 corpetti con bande catarifrangenti alle comunità che nel territorio di Marsala e Petrosino ospitano migranti richiedenti asilo (i minori sono 360). La decisione è stata presa dal Vescovo Domenico Mogavero e dal presidente della Pro Loco, Mario Ottoveggio, dopo l’ultimo fatto di cronaca nel quale è morto un giovane africano di 25 anni, investito mentre sulla statale 115 per Trapani viaggiava in bicicletta. L’incidente è avvenuto all’altezza di contrada Dammusello, a circa quattro chilometri dal centro di Marsala. I migranti sono soliti percorrere a piedi o in bici, anche nelle ore serali, le strade del territorio. “A poche ore da quell’incidente ci siamo chiesti cosa era possibile fare per questi nostri amici migranti, molti dei quali vediamo girovagare in bicicletta senza i minimi strumenti di sicurezza. Così, da un incontro col Vescovo, abbiamo deciso di comune accordo di fornire tutte le comunità del nostro territorio cittadino dei corpetti”, ha fatto sapere Ottoveggio.

Un piccolo dono ma utile, “… che speriamo venga apprezzato dai migranti”, ha detto il Vescovo. Quello tra la Diocesi di Mazara del Vallo e la Pro Loco 2.0 Marsala è una collaborazione nata già prima del Natale: grazie alla disponibilità dell’ente ecclesiastico, all’interno dell’ex chiesa del Carmine è stata allestita la Casa di Babbo Natale, con l’impegno della Pro Loco 2.0 che all’interno della struttura ha apportato migliorie per la fruizione, garantendo, tra l’altro, la manutenzione ordinaria e straordinaria. Sui corpetti verranno incisi anche i loghi dei due enti che promuovono l’iniziativa. La consegna ai rappresentanti delle diverse comunità avverrà la prossima settimana, alla presenza, tra gli altri, anche del comandante della Polizia Municipale, Michela Cupini che nei giorni scorsi ha stilato una relazione proprio sul fenomeno. Sempre a Marsala, nella parrocchia Sant’Anna, il parroco don Tommaso Lombardo ha chiesto ai fedeli, per il periodo delle Quarantore, di donare non candele ma corpetti con bande catarifrangenti da consegnare poi ai migranti.

Condividi su: