Accolto il ricorso di Francesco Pellegrino, tornerà ad essere il comandante dei vigili urbani di Petrosino

Chiara Putaggio

Accolto il ricorso di Francesco Pellegrino, tornerà ad essere il comandante dei vigili urbani di Petrosino

Condividi su:

lunedì 20 Luglio 2015 - 17:34

Lo ha disposto il giudice del lavoro. Questa la replica del sindaco Giacalone: “Ci riserviamo di ricorrere ad ulteriori gradi di giudizio, perché siamo convinti che la polizia municipale va ristrutturata e resa più efficiente”

Il giudice Greco del Tribunale di Marsala, sezione lavoro civile, ha accolto il ricorso presentato da Francesco Pellegrino, funzionario del Comune di Petrosino che lo scorso 16 marzo era stato rimosso dalla funzione di comandante dei vigili urbani, mantenendo gli Affari Generali. Pellegrino è stato assistito dall’avvocato Tommaso Pensabene Lionti e il giudice ha disposto che Pellegrino venga reintegrato nel ruolo di Comandante del corpo di Polizia Municipale del Comune di Petrosino e di responsabile del relativo settore, incarico che lo stesso aveva ricoperto da oltre trent’anni. Toccherà al Comune pagare le spese processuali. In proposito il consigliere comunale d’opposizione Giuseppe Pipitone lo scorso 28 giugno aveva presentato un’interrogazione: “E’ stato sollevato dall’incarico di Comandante della Polizia Municipale il Dott. Francesco Pellegrino – si legge nell’interrogazione -.  Già la delibera di Giunta Municipale n. 88 del 19/10/2012 non ha tenuto conto della circostanza che la Polizia Municipale di Petrosino per numero di componenti possiede lo status di “Corpo di Polizia Municipale” che dà vita ad una entità organizzativa unitaria ed autonoma da altre strutture organizzative del Comune, costituita dall’aggregazione di tutti i dipendenti comunali che esplicano a vari livelli i servizi di Polizia municipale e che al vertice è posto un comandante che ha la Responsabilità e ne risponde direttamente al Sindaco. E’ illegittimo – dice Pipitone – che il Comandante della Polizia Municipale, Ufficiale di PG , agente di PS, venga spostato senza il suo consenso in altre mansioni diverse da quelle per le quali era stato vincitore di concorso. Il Sindaco poteva forse non rinnovargli l’incarico di Posizione organizzativa, ma ha abusato della sua posizione provocando di fatto un demansionamento dello stesso Pellegrino, che ha dovuto rinunciare, suo malgrado, ad indossare la divisa della Polizia Municipale. Nel merito l’attribuzione della qualifica di PS viene attribuita dal Prefetto e può essere revocata solo per il venir meno di quei requisiti che ne avevano determinato  la corresponsione e non è certo questo il caso in cui il Comandante Pellegrino. Ancora più illogico è l’attribuzione di mansioni superiori all’ispettore che è  una categoria “C””. Queste invece le dichiarazioni del sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone: “Prendiamo atto di questo dispositivo che chiaramente non commentiamo. Va precisato solamente che si tratta di un pronunciamento esclusivamente sul rapporto di lavoro tra un dipendente e il Comune. Riguarda, quindi, meramente la sfera civile/amministrativa. Non è sicuramente una questione politica e non si capisce e suona strano l’intervento dell’opposizione in questa vicenda. Va pertanto categoricamente esclusa e ritenuta priva di fondamento ogni altra considerazione, speculazione o strumentalizzazione. Non c’è nulla da esultare e nemmeno da drammatizzare. Questo deve valere per tutti. Ognuno è chiamato a fare il proprio dovere. Ci riserviamo di ricorrere ad ulteriori gradi di giudizio, perchè siamo convinti che la polizia municipale va ristrutturata e resa più efficiente. Il Dott. Pellegrino ha chiesto ed ottenuto di lavorare come comandante, ora mi aspetto che lavori con estremo impegno”.

Condividi su: