Acque agitate nel Pd trapanese: i bersaniani chiedono a Campagna di riunire la direzione

redazione

Acque agitate nel Pd trapanese: i bersaniani chiedono a Campagna di riunire la direzione

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venerdì 09 Dicembre 2016 - 15:56

Rialza la testa la corrente riformista del Partito Democratico in provincia di Trapani, dopo il risultato del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. In particolare, si registra una nota inviata agli organi di informazione dal referente dei bersaniani nel trapanese Leandro Bianco, per il quale “non è sufficiente” quanto affermato dal segretario provinciale Marco Campagna, che ha criticato la personalizzazione della campagna elettorale da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi. E, in ragione di ciò, chiede la convocazione della direzione provinciale del partito.

“Noi di Sinistra Riformista” – spiega Bianco – “abbiamo scelto di votare NO per esprimere la nostra contrarietà ad una brutta riforma costituzionale che, insieme ad una pessima legge elettorale, avrebbe cambiato in peggio l’architettura istituzionale del nostro Paese, dando vita al governo del capo e dunque peggiorando la qualità della nostra democrazia. Ma risulta evidente che, fra coloro che sono andati a votare, molti lo hanno fatto per esprimere un giudizio sul Governo piuttosto che sulla riforma. Questo è accaduto, senza alcun dubbio, perché Renzi ha voluto trasformare l’appuntamento referendario in un voto sulla sua persona e sul Governo da lui guidato. Chiaramente una scelta sbagliata che ha diviso il Paese e che si è ritorta contro lo stesso ex premier”.

“Il 59,1% degli italiani che si sono recati alle urne infatti” – continua Bianco – “votando NO ha bocciato non solo il ddl Renzi-Boschi, e con esso l’Italicum, ma anche le politiche del Governo. In Sicilia il NO ha ottenuto il 71,6% dei voti e in provincia di Trapani il 69,8%. Fra i giovani che hanno partecipato alla consultazione quelli che hanno votato NO, secondo qualche sondaggio, sono stati addirittura l’81%. Questi dati confermano quello che noi avevamo visto per tempo: nel Paese esiste un malessere diffuso, in particolare nel Mezzogiorno e fra i giovani, rispetto al quale il Governo Renzi e il PD in questi anni non hanno saputo dare le giuste risposte. Questo malessere riguarda in buona misura anche il nostro elettorato: c’è un grosso pezzo di centrosinistra che non si sente più rappresentato dal PD e ha votato NO. Un primo segnale in tal senso il PD lo aveva ricevuto già durante le scorse amministrative, quando perse 19 ballottaggi su 20. Con la bocciatura della riforma costituzionale ne ha avuto conferma”.

“Pertanto” – aggiunge Bianco – “occorre aprire subito una riflessione all’interno del partito e capire come tornare a rappresentare queste persone. Il risultato del referendum ci dice che il Partito della Nazione è stato sconfitto fortemente. L’orizzonte del PD deve tornare ad essere il centrosinistra. Bisogna tornare fra la gente, battersi contro le diseguaglianze, stare dalla parte dei più deboli. Questa riflessione va aperta ad ogni livello del partito, quindi anche a livello regionale e provinciale. Il 71,6% e il 69,8% che il NO ha raggiunto rispettivamente in Sicilia e in provincia di Trapani, nonostante le numerose visite (e le numerose promesse) fatte sia da Renzi che dai suoi Ministri e Sottosegretari nelle settimane scorse, sono indicativi dello stato di salute di cui il partito gode nel territorio. Stando agli ultimi dati diffusi, nella nostra provincia la disoccupazione raggiunge il 20%, quella giovanile il 50%, il numero delle imprese è in calo dell’11%, il 30% della popolazione (il 24% per quanto riguarda quella giovanile) si trasferisce al Nord o all’estero. Se il partito piuttosto che occuparsi di queste cose pensa a fare da megafono all’Assessore regionale alla Salute, è chiaro che la gente poi vota altrove. Ciò lo testimonia il mancato raggiungimento del ballottaggio ad Alcamo durante le ultime amministrative. La situazione non è migliore nel resto della Sicilia. La nostra regione da anni vive un profondo disagio, che va da un sistema sanitario al collasso alla mancanza di infrastrutture adeguate passando per le scuole che cadono a pezzi solo per fare alcuni esempi. Le politiche del governo Crocetta e del PD siciliano rispetto a ciò si sono rivelate inadeguate”.

“Come Sinistra Riformista della provincia di Trapani allora” – conclude Bianco – “chiediamo che, alla luce delle recenti dichiarazioni del Segretario provinciale, nei prossimi giorni venga convocata la direzione provinciale del partito per discutere dell’esito del voto e avviare, si auspica, una nuova fase per il PD trapanese. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo”.

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