Addio a Benny Rosolia: automobilismo in lutto per la scomparsa del pilota marsalese

redazione

Addio a Benny Rosolia: automobilismo in lutto per la scomparsa del pilota marsalese

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domenica 13 Maggio 2018 - 10:05

Si è spento ieri, all’età di 69 anni Benny Rosolia. Il suo nome è legato a tante memoriabili imprese automobilistiche, di cui il pilota marsalese fu protagonista tra gli anni ’70 e gli anni ’80. Nel suo palmares 50 vittorie assolute e 6 trionfi alla Monte Erice. Tra le varie vetture su cui gareggiò, spicca la Osella, con cui diede vita a un lungo e fortunato sodalizio.

Queste le parole di Serafino Ladelfa, presidente della Commissione Velocità in Salita dell’Automobile Club d’Italia: “Un grande pilota al quale chi ama le corse in salita, ma anche la pista, ha legato certamente un ricordo personale. Rosolia era un grande appassionato che come tale non volle divenire professionista, una figura che lascia un grande vuoto nello sport automobilistico italiano, e siciliano in particolare”.

Le esequie si terranno lunedì 14 maggio alle 10 presso la Chiesa di San Francesco di Paola a Marsala, in corso Calatafimi. Oggi sarà invece allestita una camera ardente presso la Chiesa del Collegio, in via Frisella.

Molti appassionati delle quattro ruote stanno dedicando un pensiero al pilota marsalese in queste ore. Numerosi anche i messaggi sul gruppo Facebook a lui dedicato.

“Benny – scrive Gaspare Barraco – sarà sempre nei miei ricordi di appassionato della Monte Erice. Ricordare Benny e ricordare quelle domeniche sotto i pini di Monte Erice. Ricordare Benny è ricordare la mia gioventù e tutti gli amici (Alberto Pandolfo in primis) con cui andavo a vedere la corsa, di cui molti lo hanno di già incontrato in cielo, e da credente credo che sia stato festeggiato di sicuro quando è arrivato lì da tutti i miei amici e conoscenti “malati” della Monte Erice.

Gaspare Barraco e Benny Rosolia

Gaspare Barraco e Benny Rosolia

Ogni anno sono stato quasi sempre presente alla Monte Erice. Forse ho saltato per ragioni di forza maggiore una o due edizioni.Ricordo che lo fermai per una foto ricordo, e quando mi appoggiai sulla sua Osella 2000 mi disse: “Non ti sedere sopra che si può lesionare la carrozzeria di vetroresina”. Era il più grande con la sua Osella alla Monte Erice. Vinceva con un’ auto inferiore a quella di Grimaldi e Nesti. Grazie Benny. R.I.P.”.

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