Ai domiciliari un infermiere marsalese. Avrebbe violentato una paziente in stato di incoscienza

redazione

Ai domiciliari un infermiere marsalese. Avrebbe violentato una paziente in stato di incoscienza

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giovedì 17 Marzo 2016 - 09:57

Ci sono vicende che sembrano più probabili in una “commediaccia” all’italiana che nella realtà. Come quella che vede un infermiere marsalese di 52 anni indagato per aver commesso violenza su una paziente.

L’attività di indagine trae origine da una denuncia presentata ai Carabinieri alla fine di febbraio da una signora che, nel corso degli accertamenti sanitari a cui si è sottoposta presso uno studio privato, è stata costretta a subire ripetuti abusi dal soggetto arrestato che ha approfittato del suo stato di incoscienza determinato dalla somministrazione di farmaci anestetici. Le indagini eseguite, inoltre, hanno consentito di registrare ulteriori episodi delittuosi della stessa specie in danno di altri pazienti, su cui sono ancora in corso accertamenti da parte dei militari dell’Arma di Marsala sotto la guida della Procura della Repubblica.

I Carabinieri della Stazione di Marsala unitamente al personale dell’aliquota operativa, diretti dal Maresciallo Francesco Barbera e dal Tenente Federico Minicucci, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal gip. del Tribunale di Marsala, Annalisa Amato, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del 52enne lilibetano, i impiegato in uno studio medico privato, ma in servizio anche presso l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala, dove è avvenuta l’esecuzione del provvedimento. Il reato contestato all’esito delle indagini dei militari dell’Arma, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Marsala facente funzioni Anna Maria Sessa coadiuvata dal sostituto procuratore Silvia Facciotti, e del quale il gip ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, è quello di violenza sessuale nei confronti di una paziente dello studio medico.

Il soggetto, espletate tutte le formalità del caso presso la caserma di Via Mazara, è stato tradotto presso la sua abitazione ove resterà ristretto al regime degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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