Alcamo: sorteggiati in Consiglio comunale i nomi dei nuovi revisori dei conti

redazione

Alcamo: sorteggiati in Consiglio comunale i nomi dei nuovi revisori dei conti

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martedì 06 Giugno 2017 - 18:34

Sono state 62 le domande accolte dagli uffici comunali per stilare l’elenco degli esperti contabili da cui sono stati estratti i nomi dei tre professionisti che andranno a formare l’organo di revisione economico-finanziaria per il triennio 2017-2020

Sono stati quattro i punti all’ordine del giorno affrontati dal Consiglio comunale di ieri pomeriggio in Aula Falcone-Borsellino. Dopo la designazione dei tre scrutatori per garantire le operazioni di voto da parte del presidente Baldo Mancuso, l’Aula consiliare si espressa sulla nomina del collegio dei revisori dei conti mediante tre operazioni di voto concatenate. Innanzitutto, i consiglieri comunali hanno dovuto deliberare l’elenco formato dagli uffici competenti, composto da 62 istanze ritenute idonee. Precisamente, in base a quanto predisposto dalla legge regionale n° 3 del 2016, per i comuni con popolazione superiore ai 5 mila abitanti, tra i requisiti che i tre membri componenti l’organo di controllo degli equilibri di bilancio dell’ente locale devono rispettare vi sono: il possesso della residenza in Sicilia; l’essere iscritti da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; l’avere svolto almeno due incarichi presso enti locali, come revisore dei conti, della durata di tre anni ciascuno; la detenzione di almeno 10 crediti formativi riconosciuti dai competenti ordini professionali o da associazioni rappresentative delle stesse.

Sulle nuove disposizioni regionali in materia si è espresso il consigliere comunale dell’UDC, Saverio Messana, il quale è voluto intervenire nel dibattito aperto in Aula per criticare quanto stabilito dal legislatore di Palazzo dei Normanni. “Sono un po’, sinceramente, deluso, non da noi, perché noi possiamo fare poco. È la legge che lo dice. Un bravissimo giovane, laureato in materia, non potrà mai, mai, fare il revisore dei conti” ha affermato l’esponente dei democratici cristiani. Poi, il consigliere dell’UDC ha specificato “Valgono i titoli, per quanto tempo ha fatto il revisore dei conti, perciò, sarà sempre escluso”. Il consigliere Messana, in seguito, ha aggiunto “Il Comune di Alcamo non c’entra. C’entra la Regione siciliana. È stata una legge che, secondo me, nulla ha fatto per i giovani, per incrementare la parte giovane, pulita, laureata, con tanta voglia di fare. Lo volevo dire pubblicamente”.

La prima operazione di voto, che, come sopra detto, riguardava la costituzione dell’elenco dei professionisti, si è conclusa con 15 deliberazioni favorevoli e un’astensione (Rita Norfo-UDC). La seconda “chiama” ha, invece, interessato la definizione dei compensi annui pari a 9.018,00 euro, per ciascuno dei componenti, oltre agli oneri previsti dalla legge. Anche in questo caso i consiglieri comunali espressosi favorevolmente sono stati 15, mentre vi è stata un solo consigliere astenuto (Rita Norfo). Infine, la terza deliberazione, costituente una semplice presa d’atto da parte del Consiglio comunale, è avvenuta a seguito dell’estrazione dei nominativi dall’elenco succitato: Pellegrino Quartararo, Calogero Scalafani e Salvatore Fodale sono i tre nuovi membri del collegio dei revisori contabili. Detti esperti andranno a sostituire Stefano Varvaro, Graziano Viola e Antonino Maltese che, in base a quanto previsto dalla legge allora vigente, erano stati invece nominati dal Consiglio Comunale per il triennio 2014-2017. Ai tre revisori legali è stato rivolto un ringraziamento per il lavoro svolto da parte del presidente del Consiglio.

Nel corso delle operazioni di voto, sono stati, inoltre, tirati a sorte dall’urna altri sei nominativi, che saranno inclusi in un elenco da cui attingere solo in caso di mancata costituzione del Collegio dei revisori per qualsiasi causa ostativa e/o impeditiva. Tra questi vi sono: Vincenzo Calogero Catalano, Giovanni Gentile, Francesco Occhipinti, Pasquale Impellizzeri, Santo Ferrarello e Luigi Vittorio Natoli. Poi, si è passati alla votazione dei punti 4, 5, 6, e 7 della proposta di delibera che riguardano, sostanzialmente, adempimenti dell’ufficio Ragioneria. Il risultato è stato:18 voti favorevoli ed un astenuto (Rita Norfo). Inoltre, con il medesimo esito è stata deliberata l’immediata esecutività del provvedimento.

Durante la seduta consiliare svoltasi ieri sono stati nominati anche i due consiglieri comunali che andranno a comporre la Consulta giovanile, così come previsto dal regolamento approvato recentemente: Filippo Cracchiolo (PD) e Francesco Viola (M5S). Il primo è il più giovane dei consiglieri comunali all’interno della minoranza, mentre il secondo è il più piccolo dei portavoce grillini e, quindi, della maggioranza. Hanno raccolto dai propri colleghi rispettivamente 7 e 12 preferenze. Queste sono state le dichiarazioni di voto espresse a loro favore “Noi votiamo Filippo Cracchiolo perché è giovane, perché la consulta è vicino ai giovani” ha affermato il consigliere dell’UDC Saverio Messana, aggiungendo “Siamo tutti concordi, come minoranza, a votare il consigliere”. Dai banchi della maggioranza è arrivata la posizione del gruppo pentastellato mediante le parole della consigliera Piera Calamia: “Il gruppo 5 stelle ha invece deciso di confluire i propri voti sul consigliere Francesco Viola. Prima di tutto perché è il più giovane e, poi, perché ha contribuito, ha portato in commissione il regolamento della Consulta giovanile”. L’esponente dei 5 stelle ha poi specificato che il Movimento ha appreso positivamente la notizia della minoranza di far confluire i voti sul consigliere dem Cracchiolo.

Ultimo punto all’ordine del giorno è stata la presa d’atto della delibera riguardante una variante urbanistica. La III commissione competente in materia ha presentato un emendamento con il quale si è ritenuto di dovere precisare quanto espresso dalla proposta citata. “Abbiamo preferito dire che prendiamo atto del decreto, che non è un atto nostro”, ha specificato l’esponente di ABC-Alcamo Cambierà, Gino Pitò e componente della commissione competente, per l’appunto. Nel 2015, infatti, essendo scaduti i vincoli di alcuni terreni siti in via Porta Palermo, riconducibili alla ditta Comas s.r.l., è stata adottata la variante urbanistica di reiterazione di tali vincoli. L’adozione del provvedimento spetta al Consiglio Comunale, in quanto si tratta di variante ordinaria, come spiegato dal segretario generale Vito Bonanno, ma non l’approvazione della stessa, compito che è invece attribuito all’Assessorato regionale. Il 19 luglio del 2016, infatti, è stato approvato dalla Regione il decreto senza modifiche di quanto proposto dal precedente Consiglio comunale. L’emendamento, dunque, con il quale è stato modificato l’oggetto della proposta di delibera, ossia che il Consiglio comunale attuale prende atto del decreto dell’Assessorato e non del provvedimento emesso dal precedente Consiglio comunale, è stato deliberato con 13 voti favorevoli ed un astenuto (Giovanni Calandrino-Sicilia Futura). La delibera emendata, invece, è stata votata favorevolmente da 14 consiglieri comunali. Un solo voto astenuto: Giovanni Calandrino.

Linda Ferrara

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