Consiglio Comunale di Alcamo: toni distesi in aula dopo il chiarimento tra Laura Barone e le opposizioni

redazione

Consiglio Comunale di Alcamo: toni distesi in aula dopo il chiarimento tra Laura Barone e le opposizioni

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martedì 11 Aprile 2017 - 16:18

Si è svolta ieri pomeriggio l’ultima seduta consiliare della settimana Santa. Dopo il rinvio di un’ora dell’inizio dei lavori per mancanza del numero legale, l’opposizione è entrata in silenzio in Aula Falcone Borsellino come atto dimostrativo nei confronti dello scivolone, durante lo scorso Consiglio Comunale, del capogruppo pentastellato, Laura Barone, che ha espresso il suo rammarico per le parole utilizzate

Pace fatta tra maggioranza e minoranza in Consiglio durante la seduta che si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri. Per la prima volta, dopo nove mesi dall’insediamento dell’organo elettivo, i lavori consiliari sono cominciati con 60 minuti di ritardo perché è mancato il numero legale: due assenti nella maggioranza e l’intera minoranza. Infatti, l’opposizione non si è presentata in blocco alla prima chiamata, per esprimere il disappunto sulle parole pronunciate durante l’ultimo Consiglio Comunale dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle, Laura Barone. Il dispiacere per la frase emessa lo scorso 29 marzo dalla consigliere pentastellata fu espresso qualche giorno dopo sui social networks e nelle interviste rilasciate alle tv locali “Non nascondo un grosso rammarico per quanto è accaduto e per il messaggio infelice che ne è scaturito, non fa parte della mia indole negare il diritto di parola ad alcuno, men che meno in un’assemblea pubblica tanto importante”. Parte del discorso è stato ribadito nella seduta di ieri.

Quasi tutta la minoranza ha accolto il gesto del capogruppo 5 stelle, ad eccezione del consigliere Saverio Messana che attendeva dalla consigliera grillina l’impiego del termine “Scusa” per mettere fine ai dissapori. Lo scambio di opinioni, tuttavia, si è svolto decisamente con toni più pacati e ciò, forse, dettato dal fatto che i consiglieri comunali si sono ritrovati nella settimana Santa a doversi confrontare Pro bono pacis (Per il bene della pace) e vicini alla festività per darsi la “Buona Pasqua”.

Altro interessante punto di discussione all’interno dell’Aula consiliare è stata la comunicazione del sindaco, Domenico Surdi, in merito all’avviso di proroga dell’indagine a suo carico, annunciata venerdì scorso agli alcamesi dallo stesso primo cittadino mediante la pubblicazione di un post su facebook.

Il sindaco Surdi ha voluto riportare, nella sede deputata alla conoscenza dei fatti rilevanti per la città, le informazioni divulgate in anteprima sui social networks. “La Procura ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari di prorogare le indagini a mio carico”, ha affermato il primo cittadino, aggiungendo “Ovviamente, non conosco bene i fatti e tra l’altro me ne guarderei bene dal discuterne o, peggio ancora, giudicare il lavoro della Procura che rispetto e rispetterò fino in fondo”. In seguito, il sindaco ha spiegato che molto probabilmente le indagini sono legate ai fatti dell’estate scorsa, i quali portarono alla chiusura e riapertura dei cosiddetti pozzi privati. “Ripeto, sono molto sereno, così come ho detto, perché ritengo di avere agito e continuare ad agire nel rispetto delle leggi e sempre nell’interesse della città”, ha dichiarato il primo cittadino. Poi, ha continuato “La cosa che mi auguro per tutti, ovviamente, è che si giunga nel più breve tempo possibile, ma non soltanto per quello che mi riguarda, ad avere il quadro chiaro, perché si tratta di una vicenda che tocca veramente ciascun cittadino alcamese, cioè l’approvvigionamento idrico, l’acqua”. Infine, il sindaco Surdi, rinnovando l’intenzione della sua Amministrazione di interessare gli alti livelli istituzionali, come la Regione, sul problema idrico della città, ha così concluso “Rafforzeremo questa nostra attività, questo nostro impegno, per portare ad Alcamo la quantità di acqua che merita, di acqua potabile che merita e che credo sia il vero problema che vada affrontato di petto”.

Diverse sono state le reazioni della minoranza alla comunicazione del primo cittadino. Il capogruppo di ABC, Mauro Ruisi, ribadendo la disponibilità del suo movimento e di Alcamo Cambierà a collaborare con l’Amministrazione, per predisporre il Regolamento sull’approvvigionamento idrico dei pozzi, ha dichiarato “Questa è la strada giusta, cioè quella di portare in Consiglio queste tematiche”. Inoltre l’esponente di Alcamo Bene Comune ha aggiunto: “A questo punto, però, è giusto essere collaborativi e, soprattutto, essere in grado di portare soluzioni alla città”. Di diverso avviso, invece, è stato l’intervento del consigliere Filippo Cracchiolo del Partito Democratico. “Io, signor sindaco non me ne voglia, non esprimo solidarietà nei suoi confronti, semplicemente, perché si tratta di un avviso di prosecuzione dell’indagine. Quindi, non perché le auguro il male, ma perché è giusto che i processi si facciano nei tribunali e la politica deve fare altro. La politica si deve occupare di amministrare questa città come lei sta facendo, come questo Consiglio Comunale sta facendo. Quindi, diamo ad un atto il giusto peso”. Poi, il consigliere piddino ha concluso “È un avviso di prosecuzione delle indagini. Non è mio compito difenderla, però, mi piace sempre specificare quello che deve essere il ruolo della politica e, magari, abbassare i toni su determinate tematiche. La politica faccia la politica. I giudici, cui va tutto il mio apprezzamento, facciano i giudici e il sindaco faccia il sindaco”.

Sul problema dell’acqua lo stesso Partito Democratico ha presentato un’interrogazione che è stata discussa ieri in Aula Falcone-Borsellino. In particolare, ci si è soffermati sulla gara che concerne l’efficientamento energetico della fonte Cannizzaro, i cui lavori sono stati affidati a fine settembre scorso, e sul ritardo dell’avvio dell’attività citata, che ha riguardato il bando andato in prima battuta deserto, per la individuazione dell’incarico del professionista che dovrà dirigere le operazioni. L’assessore al ramo, Roberto Russo, ha informato il Consilio Comunale dell’apertura delle sette buste di offerte giunte all’UREGA di Trapani e che, dunque, l’opera dovrebbe essere messa in moto nei prossimi mesi. Come rilevato dal consigliere Cracchiolo il ritardo dell’ufficio che ha predisposto il bando, con iniziale esito negativo, non poteva passare inosservato. In merito, l’assessore Russo ha spiegato di avere sollecitato più volte l’ufficio tecnico e che, probabilmente, la procedura prevista in principio, mediante inviti ai professionisti, aveva un importo economico insufficiente all’impegno richiesto. Una responsabilità, ha chiarito l’assessore Russo, che è in capo all’ufficio e sul quale chi ricopre una carica politica come la sua non può sindacare, in quanto si tratta di aspetti strettamente tecnici. “Io posso chiedere pure gli atti per verificare la correttezza, una volta che sono stati pubblicati, ma non posso permettermi di andare a dire, per esempio, in una gara al massimo ribasso, invita l’ingegnere Cracchiolo o l’ingegnere Sucameli. Non me lo posso permettere e non me lo permetterò mai. Gli uffici sono assolutamente autonomi sotto questo punto di vista”.

Ma la polemica sull’operato dell’ufficio tecnico non è stata l’unica emersa durante il dibattito in Aula. Infatti, durante la trattazione dei debiti fuori bilancio è, ancora una volta, saltata fuori la problematica del settore legale, e non solo, concernente i termini previsti dalla legge per raggiungere quelli che d’ora in avanti saranno gli obiettivi fissati dall’Amministrazione per la dirigenza comunale. Infatti, il segretario comunale, Vito Bonanno, ha ricordato che la violazione dei termini procedurali costituisce una violazione delle norme anticorruzione e, per tale motivo, eventuali ritardi saranno segnalati all’autorità competente. Su ciò occorre sottolineare quanto annunciato ieri sera in Consiglio sempre dal segretario generale Bonanno, relativamente all’indennità di performance dei funzionari comunali agganciata al rispetto dei tempi procedimentali. In sostanza, al dirigente che non osserva tali prescrizioni verrà decurtata l’indennità in base al risultato di fine anno. Il cosiddetto Piano Performance sarà contenuto nel Documento Unico di Programmazione, approvato in giunta venerdì scorso, il quale costituisce l’ultimo atto propedeutico alla definizione del bilancio di previsione 2017-2019 che approderà in Consiglio nelle prossime settimane.

Infine, l’ultima notizia pasquale, comunicata durante lo svolgimento dei lavori in Aula Falcone-Borsellino, riguarda il dato della raccolta differenziata del mese di marzo, ufficiosamente circolato nei giorni scorsi, ma reso pubblico ieri sera dall’Amministrazione: 65,80%. Tale cifra per la prima volta ha permesso alla città di superare la soglia minima prevista dalla legge, sorprendendo chi, fino a qualche mese fa, potesse pensare che già il raggiungimento della stessa costituisse l’unico auspicio.

Linda Ferrara

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