Alcamo: approvati atti propedeutici al Bilancio. Scurto attacca: "Il Comune non sa con certezza quali beni possiede"

redazione

Alcamo: approvati atti propedeutici al Bilancio. Scurto attacca: "Il Comune non sa con certezza quali beni possiede"

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martedì 22 Novembre 2016 - 18:30

Il consiglio comunale, ieri sera, ha approvato all’unanimità dei presenti il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. La maggioranza targata 5 stelle, invece, ha dato il via libera al Piano delle Alienazioni e/o Valorizzazioni dei Beni Immobili Comunali in vista dell’arrivo in aula del bilancio di previsione 2016-2018 fissato per giovedì
Macerie” è stato il termine più utilizzato dai pentastellati in campagna elettorale per qualificare l’eredità lasciata dalle amministrazioni precedenti ai cittadini alcamesi. Parola spesso contestata dai competitors e impiegata in primis dall’allora candidato, oggi sindaco, Domenico Surdi. Insomma, per la classe politica uscente i grillini nella fase pre-elettorale stavano amplificando la portata del lascito che avrebbero trovato una volta al governo della città. Ed effettivamente più che di macerie sarebbe opportuno utilizzare l’espressione “matassa”, in generale riferita all’ammasso del filo di tessuto avvolto, ma anche parte del titolo dell’opera cinematografica della coppia comica Ficarra e Picone che rende chiaro il significato della locuzione. Infatti, i cosiddetti “dilettanti allo sbaraglio”, appellativo con il quale nei primi mesi di guida della città i 5 stelle sono stati definiti sui social, da alcuni ex esponenti politici della città, si sono ritrovati a dover sciogliere delle vere e proprie faccende imbrogliate. Un primo passo in questo senso è stato compiuto in occasione del precedente consiglio comunale, quando la terza commissione consiliare, tramite la relazione esposta dal presidente Vittorio Ferro (M5S) aveva messo fine ad una questione spinosa degli anni passati, ossia quella incentrata sullo scarica barile del triangolo uffici-giunta-consiglio comunale in merito all’approvazione di un progetto relativo alla realizzazione di una stazione di rifornimento carburante. La commissione all’urbanistica ha messo un punto alla vicenda dichiarando la non competenza della stessa in materia, in quanto tra i compiti riservatele dal regolamento comunale vi è quello di esprimersi sulle varianti urbanistiche e non sui progetti. Dunque, la commissione non ha trovato i riscontri della denominazione della proposta di delibera degli uffici, sottoposta al consiglio comunale, esaminando i contenuti necessari alla sua approvazione. Anche durante l’adunanza di ieri, nell’aula intitolata a Falcone-Borsellino, la terza commissione consiliare composta, in aggiunta al presidente Ferro, da Laura Barone (M5S), Filippo Salato (M5S), Antonino Asta (M5S), Francesco Dara (NoixAlcamo), Giacinto Pitò (Abc-Alcamo Cambierà), ha dato prova del lavoro certosino effettuato per implementare il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, provvedimento che insieme al Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni dei Beni Immobili Comunali, sono propedeutici per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2016-2018, la cui deliberazione è prevista giovedì prossimo. Entrambi i piani, ieri, sono stati approvati dal consiglio comunale. Dunque, la terza commissione ha rivisto tutte le voci e gli importi non idonei per rendere attuabili le opere necessarie entro la fine dell’anno. Infatti, i “tempi risicatissimi” cui ha fatto cenno il presidente Ferro si riferiscono al breve periodo intercorso tra l’approvazione del bilancio consuntivo del 2015 e l’elaborazione del bilancio di previsione 2016-18. Il primo, secondo la legge, dovrebbe “chiudersi” entro il mese di aprile; il secondo, costituendo di fatto una programmazione, dovrebbe essere realizzato nei primi mesi dell’anno. Ciò non è stato fattibile perché sia l’ex consiglio comunale sia l’ex commissario Arnone non sono riusciti a portare a compimento il citato lavoro, lasciando l’amministrazione, insediatasi lo scorso giugno, priva dello strumento finanziario. Fatto che ha reso impossibile all’organo esecutivo mettere in atto spese e investimenti per la città, nei passati cinque mesi. Tra i lavori in economia, dalla commissione urbanistica sono state individuate le opere che possono essere realizzate a breve termine con l’approvazione del bilancio. Tra queste figurano: l’analisi della vulnerabilità sismica delle scuole e dei ponti (30.000 euro); le urbanizzazioni su Alcamo Marina (il 50% dei 180.000 euro disponibili per interventi di questo genere). Circa 80.000 euro, su richiesta dell’amministrazione, saranno invece impiegati per l’acquisto del nuovo scuolabus. Poi, sono state aggiunte le voci sulla manutenzione straordinaria: del Viale Europa e dei marciapiedi e parti adiacenti di via SS. Salvatore; del piazzale Battigia di Alcamo Marina (30.000) euro; degli accessi al mare (20.000 euro). Inoltre, è stata prevista la manutenzione straordinaria della viabilità di accesso e interna di Alcamo Marina (40.000 euro). Sono altresì state aggiunte le voci sulla manutenzione straordinaria della viabilità di via Diaz e via Manno (20.000 euro); di Contrada Palma (30.000 euro); infine, delle fogne e dell’illuminazione piazza Bagolino e manto stradale via Fratelli Varvaro (40.000 euro). Tra i progetti su cui la commissione non è intervenuta, perché già in esecuzione, si trovano: la manutenzione della rete idrica e fognaria (120.000 euro); la realizzazione di opere sull’area del geosito (140.000 euro); i lavori di manutenzione della strada comunale Gammara Giovenco – Crivara e della strada per Camporeale (200.000 euro); la realizzazione del rifugio randagi in contrada Tre noci e, ancora, la progettazione della rete idrica di Alcamo Marina. Queste sono solo alcune delle opere pubbliche previste dal Piano il cui importo complessivo è di 1.304.760,00 euro. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità dei presenti in consiglio comunale.

Roberto Scurto

Roberto Scurto


Un’altra importante discussione, ma stavolta appoggiata dalla sola maggioranza pentastellata, è stata quella relativa al Piano di Alienazione dei Beni Immobili Comunali, un’argomentazione che ha acceso gli animi dei protagonisti del dibattito, tra cui quello del presidente della commissione al bilancio, Vito Lombardo, il quale ha dichiarato “Vengono fuori nodi per cui in passato c’era ritrosia…E, quindi, è chiaro che ci troveremo ad esaminare e sciogliere punti, nodi, che in passato non sono stati sciolti per decenni. E sono agitato anche per una questione che avverrà successivamente”, riferendosi in particolare ai due immobili di proprietà del Comune, inspiegabilmente, usufruiti in parte da privati per due vicende diverse. “Gli uffici del comune non sanno gli immobili che hanno. È una cosa che è indescrivibile. Come è possibile che il comune non sappia, non sia a conoscenza degli immobili di cui è proprietario?”, ha affermato il presidente della seconda commissione. Dopo, Lombardo ha continuato “Ora finalmente, stanno cominciando ad emergere, chissà perché proprio ora stanno cominciando ad emergere, determinate situazioni. Ed è giusto chiarirle, devono emergere ora, perché finalmente c’è possibilità di farle emergere queste cose e gli uffici si devono adoperare”. Inoltre, il consigliere comunale ha comunicato che tale problema non è stato affrontato nonostante l’avvicendamento delle passate amministrazioni, Ferrara, Scala e Bonventre. Un cambiamento in tal senso potrà avvenire, secondo il presidente della seconda commissione, mediante un cambiamento con i dirigenti del comune. Sul Piano delle alienazioni si è espresso anche il consigliere Mauro Ruisi (ABC), della medesima commissione, qualificando lo stesso come un “Piano striminzito”. Le esternazioni del presidente della commissione bilancio sono state, invece, integrate dall’intervento del consigliere di minoranza Saverio Messana (Udc), il quale ha ricordato che tutti i componenti della commissione, nonostante non siano degli esperti in materia, hanno lavorato ed espresso parere favorevole basandosi sulle delucidazioni dei tecnici del comune. Quindi, per Messana, si è giunti ad un risultato, portando alla luce un problema che per oltre 20 anni è stato ignorato. A chiarire, brevemente, quanto esposto dal presidente della seconda commissione, è stato l’intervento del vicesindaco Roberto Scurto, il quale sul problema del Piano in questione ha affermato “La delega al patrimonio è una delle più complicate che sto gestendo, proprio per la situazione che ho trovato di fatto al mio arrivo”. Aggiungendo di non volere fare le solite accuse a chi lo ha preceduto, l’assessore al bilancio ha dichiarato che ci sono molte problematiche inerenti ai beni immobili e che per risolverle si è mosso già dai primi giorni del suo insediamento. Ribadendo quanto sostenuto in precedenza dal consigliere Lombardo, l’assessore Roberto Scurto ha riferito che “Il comune non ha chiaro l’inventario dei beni che possiede. Una cosa per me gravissima. È come se io possiedo degli immobili, ma non sono certo se di fatto sono miei o li ho per altro titolo”. L’assessore ha in seguito informato l’aula di avere predisposto un censimento in tal senso. Sulla contabilità patrimoniale, che richiede obblighi ben precisi, Scurto ha precisato “Non si può lasciare il patrimonio così, alla gestione sui generis che c’è stata in passato”.
Sempre nella seduta consiliare di ieri sono state ritirate due mozioni a firma dei consiglieri di ABC- Alcamo Cambierà, mentre è stata bocciata dalla maggioranza una mozione presentata dagli stessi gruppi sulla richiesta di intitolazione di una strada a Ludovico Corrao. Non sarebbero decorsi i termini (dieci anni dalla morte del politico di origine alcamese), la cui deroga viene rilasciata dal prefetto per casi eccezionali.

Linda Ferrara

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