Alcamo: dall’assemblea pubblica il M5S promuove la mozione di ABC sul “Caffè Letterario”

redazione

Alcamo: dall’assemblea pubblica il M5S promuove la mozione di ABC sul “Caffè Letterario”

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lunedì 11 Gennaio 2016 - 18:40

L’iniziativa dei pentastellati, annunciata mediante la creazione dell’evento sui social networks, si è svolta domenica mattina al Collegio dei Gesuiti ed è stata accolta favorevolmente dai principali movimenti politici e dalle associazioni culturali della città.

“Partecipare è cambiare” è stato il motto, divulgato nel fine settimana, con il quale il Movimento Cinque Stelle di Alcamo ha organizzato un’assemblea pubblica, lanciando l’invito a tutte le associazioni, movimenti politici e singoli cittadini impegnati, per condividere un’azione comune, tesa ad esprimere la propria contrarietà al bando di assegnazione del Caffè Letterario, pubblicato il 5 gennaio scorso. Quello dei 5 stelle è stato quindi un assist lanciato a quelle organizzazioni che non hanno approvato la scelta del commissario Arnone di promuovere un avviso pubblico con una scadenza risicatissima (15 giorni) per la presentazione delle proposte. La richiesta del M5S è stata recepita dai diversi interlocutori chiamati in causa sin dalle prime ore della pubblicizzazione dell’iniziativa, attraverso comunicati di sostegno e di partecipazione all’evento lanciato dal movimento di Grillo. Dunque, l’assemblea pubblica si è svolta domenica mattina dinanzi al cancello di ingresso del Caffè letterario con l’affissione di alcuni slogan che Caffè Letterario Alcamoriportavano “Giù le mani dal Caffè Letterario a queste condizioni”. In seguito, i lavori dell’assemblea sono stati aperti da un attivista dei 5 Stelle, Filippo Salato, il quale ha invitato i rappresentanti delle diverse realtà associative ad esprimere la loro posizione e il loro sdegno verso quella che sembra essere una scelta amministrativa mossa da interessi economici e non culturali. L’appello è stato accolto, in primis, da un esponente di Alcamo Bene Comune, il consigliere comunale Mauro Ruisi, il quale nel suo intervento, oltre a sottolineare il fatto che il sito culturale potrebbe rappresentare un’alternativa del sabato sera da proporre ai ragazzi e, quindi, risolvere in parte la questione “movida” che divide la città, ha pure ribadito la volontà di ABC di portare in aula consiliare la discussione sul destino del bene comunale. Infatti, è già stata depositata la mozione che verrà trattata in occasione del prossimo consiglio comunale. Il contributo di Ruisi è stato seguito da quello dell’Associazione Koinè, attiva da dieci anni e fondatrice del festival “Nuove Impressioni”, rappresentata da Riccardo Stellino, il quale ha affermato “ La nostra testimonianza è quella di far capire che in questi spazi, qui dentro, si possono fare delle cose, degli eventi culturali che possono avere un’attrattiva per la popolazione. All’interno del Fluxus (nome dell’ex Caffè Letterario n.d.r.) noi abbiamo organizzato per anni delle rassegne, dei concerti, delle manifestazioni, per cui l’esempio nostro è che le cose si possono organizzare. Gli eventi culturali, gli eventi attrattivi diversi dal classico sabato sera alcamese si possono fare benissimo”. Dopo Stellino, ha preso la parola Gabriele Morrone di Civica Progetto Comune “ Questo qui è un luogo simbolo. Un luogo dove poter fare cultura in modo vicino alla città, e dare una scappatoia alla noia che porta all’alcool, alla perdizione per i ragazzi. Noi come Civica abbiamo una fascia molto bassa di età. Siamo dei ragazzi. Quando abbiamo visto il bando che ha pubblicato il Comune, ci siamo messi le mani in testa perché abbiamo capito che l’unica motivazione che spingeva questa mossa era meramente economica. E credo che sia una mortificazione per Alcamo. È una mortificazione sentire che associazioni che da anni fanno festival, fanno cultura non ricevano i soldi per pagare la SIAE (Morrone si riferisce all’Associazione Koiné n.d.r.). E, comunque, un comune di 45 mila abitanti che non dà soldi alle associazioni che fanno cultura, lo definirei una vergogna”. Poi, è stata la volta di Roberto Scurto, il quale a nome di Imprendita ha chiesto il ritiro del bando e la riscrittura ex novo dello stesso. Inoltre, Scurto ha proposto l’individuazione di almeno 3-4 criteri per valutare le varie offerte pervenute: economicità dell’offerta, curricula dei proponenti, descrizione delle attività da intraprendere, obbligo di manifestazioni culturali, musicali e sociali per la cittadinanza. Vittorio Ferro di Elica, invece, ha espresso indignazione per la presenza all’assemblea di rappresentanti del Pd, gli stessi, secondo il portavoce, che hanno recentemente chiesto un incontro al Commissario sulla questione Caffè Letterario, ma considerati causa del degrado culturale della città e, dunque, percepiti come un paradosso. L’intervento di Ferro era rivolto, in particolare, a Gianluca Abbinanti, esponente del Pd, il quale non ha voluto prendere parte alla discussione, così come Massimo Fundarò di Sel, nonostante entrambi siano stati esortati a farlo dagli organizzatori pentastellati. Infine, ha dato il proprio contributo il deputato regionale del M5S,Valentina Palmeri, la quale ha espresso la propria soddisfazione nel constatare che l’iniziativa del Movimento è riuscita a coinvolgere tutte quelle realtà presenti sul territorio alcamese in netto contrasto con il modus operandi di una certa politica. La stessa, inoltre, ha fatto un appello all’unità di tali forze. La manifestazione si è conclusa con la sollecitazione ai presenti, da parte dei 5 Stelle, ad aderire alla raccolta firme presentata da ABC. Detta esortazione può essere interpretata come un segno di apertura del movimento grillino alla piccola ed unica forza di opposizione presente oggi in Consiglio, che nonostante per l’occasione abbia messo da parte simboli, non ha però rinunciato a ribadire il proprio colore, l’arancione, mostrato con gadget e magliette. Chissà se si è trattata di una scelta dettata dalla diffidenza nei confronti dei pentastellati, che rappresentano la nuova forza politica propulsiva e la più temuta dalla ex classe dirigente alle prossime amministrative. Dunque, bisognerà attendere un po’ per capire se “l’offerta” dei 5 stelle sarà discussa dagli “abbiccini”. Intanto, i vecchi partiti stanno cheti nell’attesa delle mosse di quel movimento politico che con il suo contagioso “Io ci sto” ha contraddistinto le elezioni del 2012. Adesso, una decisione adottata per il bene comune potrebbe indebolire le radicate forze politiche favorendo quel cambiamento che il M5S potrebbe portare in città, chiarendo oggi la sua posizione con un atteso “Con chi sto”.

Linda Ferrara

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