Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato l’istituzione dell’Area di Raccolta Ottimale

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Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato l’istituzione dell’Area di Raccolta Ottimale

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martedì 28 Novembre 2017 - 16:04

Con i suoi 14 voti favorevoli, ieri sera, durante la seduta consiliare svoltasi nell’Aula Falcone-Borsellino, la maggioranza pentastellata ha dato via alla costituzione e perimetrazione dell’ARO comunale, denominata “Alcamo”, all’interno dell’ATO n°17 Trapani Provincia Nord. Tale atto, in un secondo step, consentirà all’amministrazione grillina di potere avviare la redazione del Piano di Intervento per l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti.

Nel corso del Consiglio comunale di ieri sera, durato circa quattro ore, è stata approvata la proposta di delibera per l’istituzione e perimetrazione dell’ARO (Area di raccolta ottimale). Con tale provvedimento, l’aula consiliare ha dato l’ok all’amministrazione comunale per poter procedere all’affidamento, organizzazione e gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto rifiuti, previa redazione di un piano d’intervento, mediante l’applicazione di quanto stabilito dalla legge regionale del 9 gennaio 2013, n°3. Infatti, fino alla entrata in vigore della citata legge, l’affidamento, l’organizzazione e la gestione del servizio di raccolta rifiuti erano subordinati a tre piani di competenza: il piano della gestione alla Regione; il piano d’ambito alla SRR (Società per la Regolamentazione del Servizio di gestione rifiuti); e, infine, il piano d’intervento ai Comuni.

Nel 2012, il Comune di Alcamo ha deliberato la costituzione e partecipazione alla SRR Trapani Provincia Nord, e non ha mai prospettato poi l’ipotesi ARO con la successiva entrata in vigore della legge regionale. Nel 2016, appena insediatasi, l’amministrazione 5 stelle ha così adottato il piano comunale di raccolta differenziata, destinato a confluire nel c.d. Piano d’ambito deliberato dalla SRR, essendo necessaria la costituzione degli atti per l’individuazione del soggetto gestore dopo la scadenza del contratto con l’ex Aimeri Ambiente. Successivamente, la SRR ha deciso di organizzare la gara per l’individuazione di tale soggetto, suddividendola in lotti. Precisamente, i lotti individuati in provincia di Trapani sono stati quattro e per quanto concerne il Comune di Alcamo, detto lotto comprendeva i territori di Alcamo e Calafatimi (Castellammare del Golfo aveva deciso in precedenza di intraprendere la costituzione dell’ARO).

In seguito all’esito della gara, andata deserta lo scorso agosto, la SRR ha chiesto all’amministrazione comunale di procedere alla piena attuazione del modello organizzativo. Probabilmente, è da questo momento che la giunta pentastellata ha iniziato a studiare l’ipotesi consentita dalla legge regionale del 2013, ossia l’istituzione dell’ARO per raggiungere gli obiettivi del piano d’ambito, dando disposizioni all’ufficio comunale competente di procedere alla perimetrazione comunale per l’espletamento ed affidamento del servizio di raccolta. La fase labour intensive ( alta intensità di lavoro) del ciclo integrato dei rifiuti consiste infatti: nella perimetrazione dell’ARO; nella redazione del Piano di intervento per l’organizzazione del servizio nel territorio; e, infine, nell’avvio delle procedure di affidamento del servizio, tramite bando di gara, il cui svolgimento sarà affidato all’UREGA. Così, ha dichiarato la presidente della IV commissione consiliare competente in materia, Rosalba Puma (M5S) sull’opportunità del Comune di Alcamo di costituirsi in ARO “Significa avere la possibilità, cosa che già è stata fatta in passato, anche in quello recente, da diversi altri comuni, di elaborare un Piano d’Intervento che sia calibrato sul nostro paese, che a questo punto si va a distaccare dal Comune di Calatafimi. Significa, quindi, provvedere direttamente all’organizzazione della raccolta, dello spazzamento, del trasporto dei rifiuti, e avere anche un rapporto più diretto con la ditta che effettuerà il servizio”. L’esponente dei 5 stelle ha poi comunicato l’emendamento, firmato dal suo gruppo, con il quale si raccomanda all’amministrazione di prevedere interventi particolari, nel prossimo servizio, per quanto concerne la pulizia di Alcamo Marina, delle caditoie, delle aree verdi, oltre a rivalutare le attuali isole ecologiche. Il sindaco Domenico Surdi ha affermato in merito “Oggi la proposta di costituirci in ARO parte un pò da un dato di fatto, cioè ci ritroviamo con un lotto, insieme al Comune di Calatafimi, che come sapete è andato deserto. Quindi, di fatto ci troviamo in una situazione che si allontana dall’idea dell’Ambito. Dall’altro lato, c’è una scelta politica precisa che, secondo me, è importante che venga messa a fuoco. L’idea dell’ARO non ha effetti sul servizio di raccolta. Cerco di spiegarmi meglio. Quella è una fase successiva. Oggi, voi consiglieri comunali, come diceva la consigliera Puma sull’allegato B darete delle indicazioni, delle direttive, sulla base del quale il Piano d’intervento dovrà essere redatto”. Poi, il primo cittadino ha continuato “Quello che si farà stasera è scegliere una via diversa rispetto a quella dell’Ambito, cioè della SRR. Oggi noi dobbiamo decidere se prendere in mano la guida delle scelte che riguardano il servizio di raccolta della città e farlo autonomamente, cioè ci sganciamo con l’ARO con ragionamenti che vanno fatti in sede di SRR. Attenzione, per quanto riguarda il servizio di gestione della raccolta dei rifiuti perché, comunque, non è che Alcamo esce dalla SRR. Rimaniamo in SRR per ciò che riguarda l’impiantistica e per quelle che sono le competenze proprie della SRR”. In seguito, il sindaco Surdi ha specificato “Per ciò che riguarda il servizio di raccolta, con l’ARO entriamo in pieno possesso di tutte le nostre facoltà di scelta, ciò che oggi non avremmo pienamente proprio perché siamo ad un tavolo con altri comuni”. Perplessità sulla proposta dell’amministrazione sono state espresse nel corso del dibattito in aula, in particolare, da diversi esponenti della minoranza. La consigliera dell’UDC Rita Norfo ha infatti affermato “ Io non riesco a capacitarmi su tutto quello che è stato il percorso e perché si fanno queste decisioni. Sicuramente, è una scelta solo ed esclusivamente politica perché soltanto in questo modo si può spiegare tutto quello che si è avvicendato”. L’intervento della capogruppo dei democristiani è stato seguito da quello del consigliere comunale Mauro Ruisi di Alcamo Bene Comune “Io, come altri che siamo intervenuti, abbiamo compreso bene, come dice giustamente il sindaco, l’amministrazione, che decidiamo di decidere. È stato anche molto chiaro il segretario. Tuttavia, io, nei confini ancora così generali e generici in cui stiamo affrontando questa tematica, questo passo che facciamo per il Comune di Alcamo, mi sarei aspettato che qualcuno mi avesse detto che dobbiamo fare l’ARO perché con questi elementi possiamo, probabilmente, avere un determinato tipo di vantaggio o quest’altro tipo di svantaggio viene annullato, che poi si riverbera, purtroppo va detto, sulla questione economica che adesso non può essere facilmente prevedibile. Ma in qualche maniera è poi il conto che deve tornare rispetto al fatto che, in questo momento, abbiamo un costo dell’imposta, per quanto riguarda l’immondizia, di otto milioni di euro, assolutamente già impegnativa per la città”. Il contributo del rappresentante del movimento ABC è stato seguito dalle dichiarazioni del consigliere Francesco Dara di Noi per Alcamo “ Questa sera, un consigliere che si deve pronunciare, per fare il proprio dovere, su una scelta del portafoglio dei propri concittadini e, giustamente, si assume una certa responsabilità. E come qualche altro mio collega ha manifestato, cerchiamo chiarezza sulle decisioni. Quando uno va a fare una scelta deve essere consapevole. Io sono convinto che voi siete preparati, avete fatto già un ottimo lavoro, ma io mi aspettavo che questo Consiglio comunale avrebbe potuto, magari come indicazione generale, ricevere uno studio preliminare di un piano nuovo, che grosso modo portava dei benefici e di mantenere la nostra città, il nostro territorio, ben pulito”. Il consigliere comunale Filippo Cracchiolo, del Partito Democratico, invece, ha affermato “ Quella che è la distinzione tra i benefici e gli svantaggi, come hanno esplicitato bene il consigliere Ruisi e i consiglieri che mi hanno preceduto, dalla costituzione in ARO rispetto alla precedente SRR, in delibera non si capisce. È una delibera vuota, manca quella che, a mio parere, chiamiamo istruttoria dello stato dei fatti: come e perché si è arrivati alla proposta di costituzione dell’ARO?”. Per il democratico Filippo Cracchiolo ciò che occorre evitare inoltre è la proroga tecnica del servizio di raccolta rifiuti “L’obiettivo della politica sia sempre lo stesso: efficacia ed efficienza del servizio”, ha dichiarato il consigliere comunale, poi, sostenendo la legittimità dei dubbi sollevati dai colleghi di minoranza. Sulla proroga tecnica è intervenuto l’assessore Roberto Russo, precisando che questa è prevista dalla SRR anche per quei lotti la cui gara d’appalto è andata a buon fine e fino a quando non sarà operativo il nuovo gestore, per l’appunto. Filippo Salato, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, con il suo intervento ha riportato la questione sulla utilità che ne trarrebbe la città dall’effettuare tale scelta “Noi ci emancipiamo dalla SRR. Questa può essere un’opportunità che poteva essere colta prima. Non lo so si è fatto, non ci si è pensato prima, però, dal momento che quella gara è andata deserta possiamo cogliere l’opportunità per farlo e restare liberi da lacci e lacciuoli che ci impone la SRR, che poi non si traducono in nessun vantaggio o in economie dal momento che, come è stato più volte ribadito, ARO di fatto lo siamo, avendo partecipato ad una gara in coppia soltanto con il comune di Calatafimi che, quanto a territorio e abitanti, poco aggiungeva al lotto di Alcamo”. In seguito, l’esponente grillino ha specificato “Il piano che si andrà a fare costituendosi in ARO diventa quello che la ditta dovrà andare a svolgere puntualmente nel Comune di Alcamo, e si traduce nella sua competenza tecnica in un capitolato d’appalto vero e proprio, appalto che sarà svolto all’interno dell’UREGA anziché all’interno della SRR”. La votazione dell’emendamento dei grillini è stata suddivisa, su proposta della consigliera Rita Norfo, in tre parti. La delibera è stata approvata da 14 consiglieri comunali (M5S). Si sono astenuti otto consiglieri della minoranza, mentre ha votato contrario Saverio Messana dell’UDC, oramai in collisione con il suo capogruppo. Stessa sorte ha subito l’immediata esecutività. L’ultimo punto all’ordine del giorno, la modifica al vigente regolamento comunale sulla tutela degli animali, invece, è stato rinviato, in quanto è stata sollevata una questione pregiudiziale, sempre dal capogruppo dell’UDC, Rita Norfo, e votato all’unanimità dei presenti.

Linda Ferrara

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