Alcamo, la capogruppo del M5S, Noemi Scibilia: “Fondamentale è l’apertura nei confronti della minoranza”

redazione

Alcamo, la capogruppo del M5S, Noemi Scibilia: “Fondamentale è l’apertura nei confronti della minoranza”

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mercoledì 25 Aprile 2018 - 14:18

È la più giovane delle consigliere comunali di Alcamo ed è stata eletta alle amministrative del 2016 con oltre 900 voti. La nuova capogruppo dei pentastellati, Noemi Scibilia, è stata scelta dai suoi colleghi ad inizio mese per rappresentare la maggioranza grillina all’interno dell’Aula Falcone-Borsellino.

Come sta affrontando questa prima esperienza politica, a livello istituzionale, lei che viene dal mondo della rappresentanza studentesca e che, adesso, si ritrova capogruppo della più importante e consistente forza politica della città?

Sicuramente, è un onore riuscire a ricoprire soltanto a ventuno anni questa carica. Infatti, mi fa molto piacere che il mio gruppo mi ha dato fiducia da questo punto di vista. Il mio obiettivo è, certamente, compattare questa maggioranza che all’interno della città ha, di sicuro, una forza molto importante. Ma, soprattutto, e nel mio primo intervento in Consiglio comunale da capogruppo l’ho ampiamente espresso, quello che ritengo fondamentale è l’apertura nei confronti della minoranza. È fondamentale perché ritengo che, oggi, la minoranza di questo Consiglio non rappresenti una vera opposizione, ma è, sicuramente, una forza di collaborazione con cui ci si può scambiare una corrispondenza e una responsabilità politica su temi importanti che riguardano la città. Stiamo parlando di rifiuti, di acqua, e, senz’altro, parleremo di DUP, di bilancio che sono i due temi più importanti dell’anno proprio perché riguardano la programmazione.

A lei è stato affidato il compito di guidare la maggioranza verso l’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020 che, però, approderà in Aula in ritardo rispetto allo scorso anno.

Le difficoltà quest’anno sono state, probabilmente, maggiori. Riuscire a bilanciare il bilancio di previsione non è assolutamente semplice nel corso degli anni. Sicuramente, per le criticità della Regione, per quanto riguarda i trasferimenti che ogni anno sono sempre più incerti. Un tema importante che riguarda la nostra città è certamente quello della riscossione, quindi, l’inconsapevolezza di quanto effettivamente riuscirà a riscuotere l’ente nell’anno corrente. Molto sono le criticità che si stanno affrontando e a cui, ovviamente, si sta cercando di trovare una soluzione che non può essere ottemperata nel breve periodo, ma che troveremo e, certamente, troverà risposta nel lungo periodo. Secondo me, la pianificazione e la programmazione sono gli elementi fondamentali per un’amministrazione che vuole creare una città diversa e del futuro. E penso che l’amministrazione Surdi, così come questo Consiglio comunale, stia puntando molto sulla pianificazione del lungo periodo e non si vuole fermare, quindi, a mere azioni politiche di consenso che preverrebbero semplici riparazioni di strade, accorgimenti, comunque, oggettivi al volto della città e che poi non cambierebbero realmente nella consistenza l’amministrazione pubblica. Sicuramente, saranno affrontati temi importanti nella nuova programmazione che riguarderanno il turismo, gli spettacoli e, soprattutto, ripeto, un tema che a me sta molto caro e che è il tema della riscossione. Per cui, l’ente certamente dovrebbe impegnarsi di più e, quindi, trovare una soluzione che probabilmente potrebbe guardare anche all’esterno.

Spesso siete stati definiti “inesperti” per via appunto dell’età, più bassa rispetto a quella dei rappresentanti politici delle precedenti consiliature. Quali iniziative avete intrapreso per sdoganare questo pensiero?

Innanzitutto, l’età anagrafica è certamente importante ma non è fondamentale nella vita politica. Sicuramente, l’esperienza che abbiamo acquisito nel corso di questi quasi due anni è stata fondamentale per riuscire anche oggi ad avere una maggiore consapevolezza di quelli che sono gli atti amministrativi, i regolamenti che devono essere portati avanti. Oggi, certamente, si lavora con una consapevolezza diversa, frutto anche di un’istruzione, per così dire, di una continua preparazione che si svolge all’interno delle commissioni. È stato fondamentale, sicuramente, questo lavoro, giorno dopo giorno, nell’affrontare temi, parlo, ovviamente, della seconda commissione che è quella che mi compete, che riguardano i beni confiscati, il patrimonio, su cui stiamo facendo un lavoro che probabilmente nel corso degli ultimi decenni non era mai stato fatto; analisi reali, che vanno a valutare quelli che sono gli edifici pubblici che possono essere rivalutati, valorizzati, i terreni che possono essere destinati ad orti urbani. Una serie di iniziative che, secondo me, nessuno si era mai preso il carico di affrontare e che, invece, questa giovane amministrazione, e questo giovane Consiglio, sta cercando di fare nel pieno delle proprie forze. Questi sono alcuni temi. Aggiungerei il bilancio partecipato, per esempio, che già l’anno scorso ha avuto un grande successo ed ha portato una piena partecipazione da parte dei cittadini alcamesi, e che quest’anno verrà rinnovato. Cercheremo di mettere tutto online per riuscire a portare anche l’ente ad una visione futura che sta al passo con i tempi. Quindi, questi sono sicuramente i tempi più importanti su cui ci siamo soffermati e, certamente, l’informatizzazione dell’ente riuscirà anche a portare ad un passo avanti per quanto riguarda le banche dati incrociati che ovviamente vanno a trovare sempre le soluzioni, come dicevo, della riscossione, di temi che sicuramente oggi sono problemi reali che nessuna amministrazione si era presa il carico di affrontare nel pieno.

Dall’inizio dell’anno, però, non sono state presentate delle mozioni di indirizzo politico del vostro gruppo. Quindi, sono fondate le critiche della minoranza che vi ritiene in un certo qual modo succubi della linea politica dell’amministrazione e, dunque, della giunta?

Io ritengo che le mozioni sono importanti, ma ancora di più lo siano i regolamenti che partono dalla volontà politica delle varie forze politiche all’interno delle commissioni, perché avviare lo studio di un regolamento sicuramente è un lavoro molto più concreto che può concludere direttamente la commissione e, attraverso l’ufficio, arrivare in Consiglio comunale senza aspettare la giunta. Sicuramente, sono importanti, però, ripeto, per quanto riguarda l’organo consiliare io ritengo che ci sono certamente delle possibilità maggiori per riuscire ad incidere, a dare un’iniziativa politica, e che sono di sicuro i regolamenti che sono nella piena competenza del Consiglio comunale e che, poi, oggettivamente, cambiano quelli che sono gli iter burocratici, ma anche quelli con la cittadinanza. Quindi, secondo me, questo è lo strumento più importante che possiamo utilizzare come Consiglio comunale per dare un’iniziativa politica, non soltanto da parte della maggioranza, ma anche della minoranza, poiché molte volte le mozioni sono state frutto o della maggioranza o della minoranza. Dunque, come se marcassero una divisione tra le parti. Invece, il regolamento parte da una convergenza di intenti che, in qualche modo, può aiutare anche nella discussione i vari componenti politici delle diverse forze politiche.

Con il passaggio della consigliera comunale Anna Allegro all’UDC significa che in seconda commissione, adesso, c’è un maggior peso di questa forza politica. Come legge questa decisione della sua collega dell’opposizione di cambiare casacca?

In realtà è una questione tutta personale e, secondo me, riguarda nello specifico la consistenza del partito politico di cui Anna Allegro faceva parte, un movimento cittadino che, ovviamente, si limitava a delle prospettive molto più basse rispetto a quelle che rappresenta l’UDC oggi. Quindi, un partito che ha una visione anche a livello nazionale. All’interno della commissione penso che non cambierà molto, perché, fin dal principio, secondo me, la seconda commissione è stata da esempio per tutto il Consiglio comunale, per quelli che sono i rapporti che si sono instaurati. Posso tranquillamente dire che all’interno della commissione si lavora benissimo, non soltanto perché si è trovata una visione politica condivisa. Infatti, in Consiglio comunale abbiamo potuto vedere che molti atti amministrativi, molte delibere sono state votate dal consigliere Messana, dalla consigliera Allegro e, talvolta, è capitato anche dal gruppo ABC, di cui fa parte nella seconda commissione il consigliere Ruisi, proprio perché c’è un rapporto che non si limita soltanto alla politica e che cerca di andare oltre, di sorvolare anche quelle che sono le divisioni di partito, di movimento, e cercare di lavorare per il bene della città che, poi, alla fine, è quello che ci unisce tutti.

Il Movimento 5 Stelle si è contraddistinto in città per l’attivismo e, quindi, per la partecipazione dei cittadini alcamesi. Sono previste manifestazioni nel corso del 2018?

Sicuramente sì, partiremo già venerdì con il prossimo meetup, in cui parleremo di partecipazione, di beni confiscati, trasparenza, che sono i temi probabilmente più importanti e che rappresentano modelli per il Movimento 5 Stelle, non soltanto a livello locale, ma a livello nazionale. Cercheremo di essere, certamente, ancora più presenti per riuscire a trasmettere alla città l’importanza di quello che stiamo cercando di fare, quelli che sono i valori che stiamo cercando di imporre a livello di pubblica amministrazione. Sicuramente, non è semplice amministrare perché molte scelte che probabilmente oggi sono state compiute sono state poco popolari. Ma, ripeto, l’intento di un’amministrazione non deve essere solo creare consenso, ma deve essere cercare di prendere le iniziative che più possano migliorare l’aspetto della città, non soltanto dal punto di vista estetico e, quindi, oggettivo, a cui tutti possono accedere, ma anche dall’interno. Dunque, cambiare quella che appunto è la pubblica amministrazione, il modo anche in cui i dipendenti si rapportano con cittadini, il modo di lavorare nel complesso.

Linda Ferrara

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