Alcamo. La giunta approva il nuovo piano rifiuti con un risparmio di 1 milione e 400 mila euro. Ecco cosa cambia

redazione

Alcamo. La giunta approva il nuovo piano rifiuti con un risparmio di 1 milione e 400 mila euro. Ecco cosa cambia

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giovedì 11 Agosto 2016 - 19:48

giunta Alcamo

La SRR Trapani Nord (di cui il comune è socio) dovrà riaffidare per i prossimi 7 anni il servizio di raccolta rifiuti tramite gara. Per tale motivo ha sottoposto, già durante l’amministrazione guidata dal Commissario Arnone, una bozza del provvedimento che, oggi, dopo una analisi degli uffici competenti, è stata approvato dalla giunta Surdi

Con il 46,43%, la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal Comune di Alcamo nel 2014, la città si è collocata al secondo posto in classifica in provincia di Trapani. Sebbene la legge regionale per i comuni fissa il 65% come soglia minima da raggiungere, partendo dal dato alcamese conseguito, nei mesi scorsi è stato predisposto il piano di gestione che andrà a regolare le risorse economiche per il servizio disciplinato attualmente dal contratto con la società Aimeri, che scadrà a fine agosto. Quindi, ai fini dell’avvio delle procedure di affidamento del nuovo servizio, i singoli Comuni della SRR TP Nord hanno dovuto approvare i piani comunali di raccolta differenziata redatti dal tecnico esterno individuato da detta società. Il primo cittadino, Domenico Surdi ha dichiarato in un comunicato diffuso stamane “Il nuovo Piano di Gestione dei rifiuti è il documento indispensabile per predisporre gli atti relativi alla nuova gara di affidamento del servizio di igiene urbana (raccolta, trasporto rifiuti etc.), infatti l’attuale contratto relativo ai servizi di igiene urbana, è ormai prossimo alla scadenza”.

Cosa cambia con il piano gestione dei rifiuti approvato

Una delle principali novità introdotte dal nuovo piano di gestione è costituita dal servizio di raccolta delle utenze domestiche. Infatti, se da un lato resterà invariato il passaggio dei mezzi per raccogliere l’organico (3 volte a settimana), dall’altro è stato modificato quello previsto per la plastica, il cartone e il vetro: una raccolta ogni due settimane per i primi due servizi (oggi una volta a settimana per entrambi) e un passaggio una volta al mese per vetro e alluminio (al momento ogni 15 giorni). La c.d. indifferenziata sarà raccolta 2 volte a settimana (invece delle 3 attualmente stabilite nei giorni feriali), ma sarà assicurato un servizio festivo/domenicale una volta ogni sette giorni. Per quanto concerne le utenze commerciali è stato fissato un passaggio per l’organico 7 giorni su 7. Carta e cartone, invece, prevedono 3 passaggi a settimana; vetro e alluminio 2; mentre plastica e indifferenziata saranno raccolte congiuntamente nei giorni stabiliti per le utenze domestiche. Sembra essere unico l’orario di esposizione dei rifiuti: 6.00-12.00. Altra novità da sottolineare concerne la pulizia della spiaggia. Quella straordinaria sarà eseguita per 10 giorni e quella ordinaria per 80 giorni. “La soluzione progettuale”, così come si legge nel piano allegato alla delibera di giunta pubblicata sul sito del comune “prevede l’utilizzo di operatori per l’eliminazione manuale dei rifiuti indifferenziati e manodopera specializzata per l’utilizzo di mezzi pesanti e macchine operatrici per non danneggiare e/o asportare la sabbia”. Questo servizio, nella proposta che il M5S aveva sottoposto al commissario Arnone il 9 marzo scorso prevedeva, invece, l’internalizzazione dello stesso. Probabilmente, tale indicazione non è stata accolta per il numero insufficiente di personale in possesso della patente per guidare i suddetti mezzi pesanti. Tra le indicazioni, invece, “accolte” vi sono la diminuzione dei passaggi per la raccolta di plastica, carta vetro e metalli, la messa in funzione delle c.d. isole ecologiche e la valorizzazione del CCR (Centri Comunali di Raccolta). Sono stati costituiti, inoltre, i c.d. servizi “a chiamata” per quanto riguarda il ritiro dei RAEE (Rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici); dei rifiuti “ingombranti”; degli sfalci e potature. Previsto anche un servizio eliminazione discariche abusive, composta da una squadra di operatori con il compito di rimuovere i rifiuti di varia natura frutto dell’abbandono incontrollato. Pochi sanno del cosiddetto contributo CONAI alla raccolta, elargito ai comuni in base alla quantità del rifiuto conferito e alla “purezza dello stesso”. Se sfruttato bene, questo porterebbe i cittadini a differenziare di più per guadagnare di più. L’ipotesi progettuale fissa a circa 580 mila euro il ricavo dalla raccolta di carta, cartone, plastica, vetro e alluminio. Un vero e proprio business dei rifiuti, dunque, potrebbe prospettarsi per un futuro in cui la raccolta differenziata venga per l’appunto vista come una fonte di guadagno a favore, stavolta, dei cittadini.

Produzione dei rifiuti e costi del servizio

Nel 2015, ultimi dati disponibili, sono stati raccolti 849.216 kg di imballaggi per carta e cartoni; 529.190 di plastica, 818.840 imballaggi vetro; 11.560 pneumatici fuori uso; 9 milioni 648 kg di RSU. Quest’ultima è la cifra che salta all’occhio, in considerazione del fatto che le altre 17 voci (tra cui le prime 4 già citate) insieme raggiungono i 10 milioni circa di kg sui 19 milioni del totale. Quanto spendiamo per questo servizio? Fino al 2015, il dato più recente disponibile, poco più di 5 milioni e mezzo di euro. Il piano predisposto dalla SRR TP cosa prevede in termini di risparmio? 1.429.245,84 è la cifra della riduzione del costo del servizio che è stato calcolato per il 2017. In particolare, si è riscontrato che con la modifica dei turni di raccolta di determinate tipologie di rifiuto (carta, plastica e vetro domestico) e con il potenziamento del servizio per l’organico delle utenze commerciali, diminuirà il costo complessivo. Infatti, comparando i dati del 2014, 2015 e quelli previsti per il 2017, si può notare che nel 2014 la spesa totale affrontata dalle precedenti amministrazioni è passata da 5 milioni 576 mila euro circa a 5 milioni 612 mila euro nel 2015. Nel 2017, secondo informazioni in nostro possesso, il costo del servizio previsto sarà 4 milioni 317 mila euro ed è, per l’appunto, contenuto nel piano approvato dall’amministrazione in carica.

Storia SRR

Nel 2001, veniva costituito dal Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia L’ATO TP1 “Terra dei Fenici SPA”. Nato ufficialmente nel dicembre del 2012 l’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) TP1 comprendeva i seguenti comuni: Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Paceco, Pantelleria, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice. Nel 2008, l’ATO TP1 affidava mediante gara il servizio di gestione integrata dei RSU all’ATI costituita da Aimeri Ambiente SPA e Trapani servizi SPA per la durata di 7 anni. Nel 2010, mediante una legge regionale, vengono costituite le società denominate SRR Trapani Nord SPA tra i comuni quelli succitati più la Provincia di Trapani. Per effetto della stessa legge i comuni subentrano nel contratto stipulato tra l’ATO TP1 e l’Aimeri SPA. I compiti affidateli riguardano la regolazione e il controllo dei servizi, monitoraggio ed elaborazione dati sulla raccolta differenziata e predisposizione di piani preventivi e consuntivi per la ripartizione del prezzo alla società Aimeri su ciascun singolo comune. Questo fino alla stipula del nuovo contratto che verrà firmato dalla società che vincerà la gara d’appalto una volta approvato da tutti i comuni della SRR TP NORD il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

Linda Ferrara

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