Alcune domande al neoassessore Passalacqua

Vincenzo Figlioli

Marsala

Alcune domande al neoassessore Passalacqua

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giovedì 19 Maggio 2016 - 07:45

Avremmo voluto pubblicare oggi sulle nostre testate un’intervista al nuovo assessore all’urbanistica del Comune di Marsala Rino Passalacqua. Il soggetto è loquace e creativo e siamo certi che la conversazione sarebbe stata interessante. Il 45enne architetto lilibetano ha declinato garbatamente il nostro invito, dicendoci che preferisce parlare nei prossimi giorni, in attesa che il sindaco proceda anche all’assegnazione delle deleghe. Approfittiamo dunque di questo spazio per cominciare a porre sul tavolo una serie di temi che riteniamo importanti da affrontare a proposito di urbanistica, ambito che può davvero essere centrale nel pianificare un’idea di città. Dal nuovo assessore ci aspettiamo dunque parole chiare sul Piano regolatore generale, per capire se la bozza a suo tempo messa a punto dal progettista Macario e mai discussa in Consiglio comunale sia ancora compatibile con la Marsala dell’immediato futuro. Vorremmo capire fino a che punto, a suo parere, i progetti su cui si lavorerà nei prossimi anni dovranno tener conto della realizzazione del nuovo Porto. Come dovrà muoversi l’amministrazione comunale sul fronte della mobilità urbana, sul recupero degli edifici storici, sulla riqualificazione di aree e strutture in disuso, sul rapporto – mai risolto – tra centro e periferie. C’è poi una parola che utilizziamo spesso e che altrettanto spesso viene sacrificata sull’altare della real politik e della spending review: creatività. Marsala ha un disperato bisogno di programmazione, lo ripetiamo da anni, ma anche di creatività. Ci piacerebbe sapere se il neoassessore intende intervenire su questo fronte, anche a costo di scontrarsi con i soliti scetticismi e con le “lentezze burocratiche” che già aveva denunciato il suo predecessore Nino Barraco nella sue lettera di dimissioni. Siamo certi che nei prossimi giorni Rino Passalacqua ci dirà la sua su questi e altri temi. Ma nel frattempo, gli chiediamo di cominciare a pensarci su.

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