Allarme siccità: da Marsala a Petrosino, numerosi appelli per lo stato di calamità naturale

Vincenzo Figlioli

Allarme siccità: da Marsala a Petrosino, numerosi appelli per lo stato di calamità naturale

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giovedì 10 Agosto 2017 - 06:45

Come abbiamo anticipato ieri, il Consiglio comunale lilybetano ha approvato una mozione che chiede interventi immediati per ridurre i danni che il comparto vitivinicolo rischia quest’anno a causa della questione siccità. La situazione di generica aridità dei terreni a cause della carenza di piogge nei mesi scorsi, si è infatti ulteriormente complicata a causa delle temperature particolarmente alte registrate quest’estate.

L’iniziativa è stata illustrata in Aula dal vice capogruppo del Partito Democratico, Calogero Ferreri ed è stata, condivisa nei vari interventi e nel voto finale, da tutti i gruppi di Sala delle Lapidi. In sostanza il massimo consesso civico chiede al sindaco Alberto Di Girolamo di attivarsi presso tutte le autorità nazionali e regionali competenti, affinché possa essere proclamato uno stato di calamità territoriale dovuto alla siccità. Qualora vengano riscontrati danni, nella mozione si chiede l’attivazione di tutte le misure di competenza per riconoscere la crisi economica provocata al settore vitivinicola, e il vaglio di misure di sostegno al reddito e di compensazione del danno.

“I produttori – ha affermato Pino Milazzo nel corso del dibattito consiliare – hanno iniziato con alcune settimane di anticipo la tradizionale vendemmia dell’uva. Questo per evitare che i grappoli, già duramente provati dalla perdurante assenza dell’acqua, possano ulteriormente asciugarsi”.

Durante la discussione che si è soffermata soprattutto sulla necessità di chiedere anche alla deputazione marsalese e della provincia di attivarsi, ci sono stati anche alcuni interventi più precisamente di natura tecnica. “Si prospetta una riduzione del raccolto di circa il 50% del prodotto finito – ha affermato Giovanni Sinacori, consigliere da sempre vicino ai temi dell’agricoltura –. Il raccolto, pur se di ottima qualità, sarà inferiore di molto alle aspettative per quanto attiene la quantità. La composizione chimica dell’acino risente della mancanza dell’irrigazione e quindi porta ad una “morte” naturale del grappolo. Nella nostra provincia vista la particolare morfologia del territorio non è tutto uguale quello che sta accadendo. Chi ha il terreno coltivato ad uva in parti collinari risente meno della siccità, in quanto nelle ore serali e notturne in queste zone la temperatura abbassa un poco, cosa che non accade nei valloni di pianura”.

Altro consigliere comunale esperto di temi legati alla vitivinicoltura Antonio Vinci ci ha detto che neppure un repentino cambio delle condizioni atmosferiche porterebbe ad un miglioramento della situazione. “Anche l’irrigazione artificiale non è praticabile. Visti gli alti costi dell’acqua per scopo irriguo – ha detto il capogruppo del PD – ai produttori conviene, se utilizzano questo sistema, non raccogliere più l’uva”.

La mozione presentata dal gruppo consiliare del Pd di Marsala è stato sottoscritto a Petrosino dal gruppo “Adesso il Futuro” che ne ha depositato una copia presso i propri uffici comunali di riferimento. “La situazione é grave e abbiamo chiesto alle istituzioni di intervenire. Invitiamo gli agricoltori e le aziende agricole ad andare all’ispettorato agricoltura di Trapani a fare la segnalazione del danno. È fondamentale”, affermano congiuntamente Vincenzo D’Alberti, Concetta Vallone, Chiara Sansone e Andrea Marino.

Sul tema si registra un intervento anche da parte del sindacato FederAgri, sottoscritta dal responsabile provinciale Michele De Maria, che si rivolge direttamente all’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici affinchè chieda il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il territorio della provincia di Trapani. Fiduciosa, a riguardo, si è detta anche la deputata regionale Antonella Milazzo, che ha riferito di aver parlato con Cracolici il quale si sarebbe detto disponibile a valutare la situazione e ad attivare, se necessario, le opportune procedure.

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