Allo Scientifico la seconda edizione del #ruggierisottolestelle

redazione

Allo Scientifico la seconda edizione del #ruggierisottolestelle

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sabato 03 Dicembre 2016 - 11:16

Anche il Liceo Scientifico “Pietro Ruggieri” di Marsala ha voluto partecipare al primo compleanno del “Piano nazionale scuola digitale”, promosso dal Miur nella settimana 25 al 30 novembre, con la seconda edizione del #ruggierisottolestelle, aprendosi alle famiglie e, più in generale, al territorio, nella serata di mercoledì. Attraverso un percorso di didattica digitale e il ricorso a laboratori creativi il Liceo, con il suo animatore digitale coadiuvato da un numeroso gruppo di docenti, ha voluto coinvolgere gli ospiti: con attività di osservazione astronomica al telescopio e rielaborazione digitale, di spettroscopia e microscopia digitali, di geometria e fisica sviluppate in ambienti e con software digitali, di letteratura digitale in lingua inglese, di arte sviluppata attraverso applicativi digitali, di creazione di un vero e proprio planetario digitale, di apprendimento cooperativo in modalità digitale sia con software applicativi specifici, sia con l’uso di dispositivi tablet e maxi monitor all’interno di classi digitali. Ospiti speciali sono stati i giovani della III A della Scuola media “Giuseppe Mazzini” di Marsala, che hanno presentato un interessante lavoro di robotica.

“Sono bei momenti di aggregazione per la condivisione e la concretizzazione di una cultura digitale – commenta il dirigente scolastico Fiorella Florio –. Una cultura in cui la tecnologia non sia scopo, ma mezzo, per passare dall’approccio mnestico alla conoscenza, che caratterizzava il nostro recente passato, ad un learning by doing che coinvolga tutti i sensi e che si sviluppi con modalità cooperative di confronto e condivisione tra pari. Il ruolo del docente deve diventare quello del facilitatore di apprendimenti, nel rispetto degli stili cognitivi di ciascuno. Una scuola che faccia dell’addestramento all’uso delle tecnologie il suo scopo ha doppiamente sbagliato: perché gli adolescenti le conoscono già meglio degli adulti e perché risulterebbe travisata la mission educativa, che va invece finalizzata all’acquisizione di un metodo corretto per l’uso del digitale, incrementando la capacità critica e di riflessione dei ragazzi nell’uso dei dispositivi, nella navigazione e nella ricerca”.

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