All’Ospedale San’Antonino Abate di Trapani arriva l’elettrochemioterapia

redazione

All’Ospedale San’Antonino Abate di Trapani arriva l’elettrochemioterapia

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martedì 29 Marzo 2016 - 13:24

All’ospedale S. Antonio Abate di Trapani sono stati effettuati i primi due trattamenti di elettrochemioterapia su due pazienti dei reparti di dermatologia e oncologia, affetti da Sarcoma di Kaposi con multiple nodulazioni, non operabili. Questa terapia è indicata per il trattamento locale di metastasi cutanee e sottocutanee indipendentemente dalla loro origine istologica ed in particolare da melanoma. Infatti pur utilizzando concentrazioni di farmaco ridotte, l’applicazione degli elettrodi permette di concentrare il farmaco all’interno delle cellule fino a 8.000 volte superiori rispetto ai tessuti normali, riducendo quasi del tutto gli effetti collaterali su tutto l’organismo che si avrebbero, invece, con metodi tradizionali.
Di semplice e rapida esecuzione il trattamento viene eseguito in regime di day hospital in anestesia generale o locale ed è ripetibile.
L’elettrochemioterapia rappresenta una nuova strategia terapeutica – spiega Leonardo Zichichi, direttore del reparto di dermatologia – che combina l’infusione di un farmaco chemioterapico a un sistema che eroga impulsi elettrici direttamente nel tessuto tumorale” e aggiunge Filippo Zerilli, direttore del reparto di oncologia, “Caratteristica della metodica è la capacità della corrente elettrica di determinare sulle cellule del tessuto, al quale viene applicata, la formazione di pori –elettroporazione- attraverso i quali il farmaco può entrare in modo selettivo ed esplicare la sua azione citotossica”.
L’UOC di Dermatologia del nostro ospedale – ha commentato il direttore generale dell’ASP Fabrizio De Nicolaè il centro di riferimento regionale per la diagnosi e la terapia del melanoma. Un ringraziamento quindi per questo risultato a tutto il personale dei due reparti e a quanti hanno collaborato alla realizzazione della procedura, dall’Anestesia e rianimazione alla Farmacia ospedaliera”.

Alessandra De Vita

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