Antonino Sieri e Massimo Bellitteri assolti dall’accusa di usura

Chiara Putaggio

Antonino Sieri e Massimo Bellitteri assolti dall’accusa di usura

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lunedì 22 Giugno 2015 - 15:41

Il Tribunale li ha condannati a 5 mesi per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni 

Perché “il fatto non sussiste”, il Tribunale collegiale di Marsala ha assolto Antonino Salvatore Sieri di 34 anni e Massimo Bellitteri, di 43 anni dall’accusa di usura ed estorsione, e li ha condannati a cinque mesi di reclusione per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni personali. Fatti correlati ad un episodio collegato alla condotta assunta  per la consegna di 27mila euro. Il collegio giudicante presieduto dal giudice Sergio Gulotta (a latere Pierini e Moricca) ha anche decretato un risarcimento danni di 500 euro per Antonio Ignazio Correra, di 35 anni, costituito parte civile ed assistito dall’avvocato Francesco Messina. Già in sede di requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto, a conclusione, per entrambi gli imputati, l’assoluzione dal reato di usura e la derubricazione degli altri reati contestati: ossia lesioni personali ed estorsione, in esercizio arbitrario delle proprie ragioni, reato per il quale aveva chiesto una pena di 9 mesi di carcere. Dopo il pm, hanno pronunciato la loro discussione finale sia il difensore della persona offesa che l’avvocato Giuseppe Gandolfo per l’associazione Antiracket e usura “Paolo Borsellino” onlus. Poi è toccato agli avvocati Salvatore Fratelli e Antonella Barraco, difensori di Bellitteri, a concludere è stato Paolo Paladino, che assiste Antonino Sieri. All’epoca (nel 2008) gli imputati erano anche stati arrestati dai carabinieri, in seguito alla denuncia sporta da Correra. I difensori di Sieri e Bellitteri, prima che i giudici si ritirassero in Camera di Consiglio avevano chiesto l’acquisizione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Correra, che si trova attualmente ai domiciliari in una casa a Montepulciano (Siena) acquistata con i fondi antiusura, chiesti e ottenuti in seguito a questa vicenda giudiziaria. Tuttavia il collegio ha rigettato l’istanza, visto che la produzione documentale non è stata ritenuta assolutamente necessaria ai fini della decisione, essendo comunque la questione nota e già confermata da tutte le parti. Nei mesi scorsi Correra è stato condannato in primo grado per truffa e ricettazione e circa due settimane fa la sezione di pg della Guardia di Finanza di Marsala della Procura di Marsala lo ha posto ai domiciliari perché ritenuto responsabile di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, e di truffa ai danni dello Stato. I legali di Sieri e Bellitteri hanno commentato favorevolmente l’epilogo della vicenda giudiziaria, ma anche per la condanna a 5 mesi, una volta lette le motivazioni, hanno fatto sapere che si appelleranno.

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