Autonomia portuale per Trapani. Fazio presenta una mozione

Audrey Vitale

Autonomia portuale per Trapani. Fazio presenta una mozione

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venerdì 06 Febbraio 2015 - 16:03

Il mantenimento dell’autonomia dall’autorità portuale di Trapani. Questo l’oggetto di una mozione parlamentare del deputato regionale capogruppo del Gruppo Misto all’ARS, Girolamo Fazio.

Si tratta di una ipotesi concreta che deriva dalla formulazione della riforma della legge 84/94 sui porti che è allo studio del Ministero per le infrastrutture e che è prossima alla definizione.

Fazio, riprendendo, istanze e documenti che sono giunti dalle forze sociali ed economiche contrarie alla subordinazione della operatività del porto di Trapani ad interessi economici estranei al territorio trapanese, invita il Governo Regionale a «tutelare gli interessi del Porto e della città di Trapani, presso il Ministero delle Infrastrutture» e perché «nell’interesse generale della città di Trapani, il porto del capoluogo mantenga la sua autonomia gestionale dalla Autorità Portuale di Palermo e rimanga affidato alle competenze della Capitaneria di porto di Trapani».

Fazio chiede alla Regione e all’assessorato per le infrastrutture e la mobilità di “verificare se il progetto di riforma che, secondo le anticipazioni del Presidente Cannatella prevedono l’accorpamento del porto di Trapani a quello di Palermo, sia stato mai prefigurato ad uffici, organismi o rappresentanti politici della Regione Siciliana da parte del Ministero per le infrastrutture, direttamente o per tramite del Comitato per la Portualità e la Logistica; di intervenire, condividendo le considerazioni e le premesse sopra esposte, per tutelare gli interessi del Porto e della città di Trapani, presso il Ministero delle Infrastrutture affinché questo receda, per la parte che riguarda la gestione del porto di Trapani, dalle indicazioni prefigurate dal Presidente Cannatella e verosimilmente contenute per il porto di Palermo nella riforma della legge 84/94 intesa a dare un nuovo ordinamento ai porti classificati di interesse nazionale; di sostenere tutte le iniziative politiche conseguenti perché, nell’interesse generale della città di Trapani, il porto del capoluogo mantenga la sua autonomia gestionale dalla Autorità Portuale di Palermo e rimanga affidato alle competenze della Capitaneria di porto di Trapani, impedendo ogni iniziativa le cui finalità fossero in contrasto con quanto sopra.

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