Beni confiscati alla mafia: l’ex sede della Cantina Uvam di Marsala diventerà una cittadella della sicurezza

Gaspare De Blasi

Beni confiscati alla mafia: l’ex sede della Cantina Uvam di Marsala diventerà una cittadella della sicurezza

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giovedì 15 Dicembre 2016 - 06:45

Ieri mattina sopralluogo del sindaco accompagnato dall’assessore Salvatore Accardi, dal Segretario Generale Bernardo Triolo e da diversi dirigenti del comune. Presenti i vertici provinciali e comunali della forze dell’ordine. All’inizio degli anni duemila la struttura che ha ospitato per tanti anni la Cantina Uvam in corso Calatafimi a due passi dal centro storico di Marsala, era finita sotto il mirino della Direzione Investigativa Antimafia in quanto si trovava in possesso dell’allora inquisito per fatti di mafia, Giuseppe Grigoli di Castelvetrano. Quello che poi è diventato il boss della distribuzione alimentare. Uomo vicinissimo ad uno dei capi di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. Ora Grigoli si trova agli arresti e parecchi dei beni a lui riconducibili sono stati sequestrati e in seguito con l’apposito provvedimento, acquisiti dal Demanio dello Stato. Nello specifico, dall’Agenzia che si occupa dei beni confiscati alla mafia. Ora si tratta di vedere l’utilizzo che si intende fare della struttura che è molto ampia e che si trova in un punto centralissimo della città.

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il sindaco Di Girolamo e le Autorità sul posto

“L’intenzione è quella – ci ha detto Alberto Di Girolamo, sindaco lilybetano – di farne una cittadella della sicurezza, che ospiti quanti più possibili insediamenti delle forze dell’ordine. Passare, insomma, dall’illegalità alla legalità”. Ieri infatti erano presenti i rappresentanti al più altro livello provinciale, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Polizia e dei Vigili del Fuoco. Tutte le caserme che ospitano questi presidi sono in affitto da decenni. Creare una struttura che li ospiti significherebbe risparmiare e tanto. Ieri mattina durante il sopralluogo il sindaco ha proposto ai vertici delle forze dell’ordine di fare pervenire al comune una richiesta motivata dove si evince la necessità di un eventuale trasferimento. Il prossimo 20 dicembre infatti ci sarà un ulteriore passaggio in prefettura.

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La struttura che diventerà Cittadella della                                                Sicurezza

In quella sede saranno accolte le manifestazioni d’interesse per la gestione del sito. E’ certo che sarà solo Marsala a presentare richiesta e che quindi il prossimo passaggio spetterà la comune lilybetano. Ci sarà infatti da richiedere allo Stato e alla competente sezione dell’Unione europea, il relativo finanziamento. Ci sono a disposizione delle somme per gli edifici allestiti per ospitare le forze dell’ordine. Da un primo sommario calcolo sembra che l’eventuale richiesta potrebbe superare i 20 milioni di euro e che alla fine dei lavori la struttura potrebbe ospitare almeno tre caserme, anche se l’obiettivo del sindaco è quello di riuscire a creare una struttura in grado di ospitare tutte le forze dell’ordine presenti nel territorio comunale.

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