Omaggio alla scultura di Bernini al Cinema Golden

redazione

Omaggio alla scultura di Bernini al Cinema Golden

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venerdì 16 Novembre 2018 - 17:17

Un’occasione per entrare nel mondo magico della scultura ci è stata offerta mercoledì 14 novembre 2018 al Cinema Golden di Marsala con la proiezione del docu-film Bernini. Il target del regista Francesco Invernizzi è stato di focalizzare l’attenzione verso le opere Apollo e Dafne, Ratto di Proserpina, e gli altri lavori posti nella Villa Borghese a Roma, si tratta di circa 60 opere. L’originalità delle riprese sta nel fatto che il regista ha voluto dare allo spettatore la visione delle singole opere da un diverso punto di vista. « Ho cercato di pensare al modo in cui Bernini e i suoi committenti vedevano queste opere – così ha dichiarato Francesco Invernizzi – E capire l’autore da un punto di vista scientifico: spesso i suoi lavori sono rivolti verso l’alto e un osservatore fatica a vederli.

Dunque quando abbiamo girato il film l’idea è stata quella di offrire al pubblico un privilegio diverso e di vedere queste sculture anche dall’alto, dal punto di vista dell’autore: cercare di cogliere un qualcosa che solo lui conosce ». Giovan Lorenzo Bernini fu uno scultore napoletano del Seicento, ma non solo, è stato un artista eclettico, si dedicò anche alla pittura, architettura, scenografia e fu urbanista e commediografo. Il film è stato introdotto dalla presentazione di Enzo Campisi, docente di arte e pittore marsalese, che ha tracciato in sintesi i momenti più importanti della produzione di Bernini dando enfasi alla spettacolarità insita in ognuno degli imponenti gruppi scultorei. Nonostante siano passati quattro secoli dalla creazione di questi capolavori, essi risultano tutt’oggi spettacolari e riescono a stupire ed emozionare lo spettatore, la loro grandezza ci fa sentire così piccoli e la meraviglia è un’immutabile e universale sensazione che ci pervade. Oggi la scultura ha cambiato stile di espressione, si presenta sotto diverse forme, hanno preso campo le installazioni composte da diversi oggetti assemblati o costruite con materiali diversi dal marmo, bronzo, legno usati un tempo. È un altro punto di vista dell’arte: il frutto della evoluzione del progresso. Ai posteri l’ardua sentenza.

Maria Grazia Sessa

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