Birgi: Erasmo Palazzotto presenta un’interrogazione al Ministro Del Rio e accusa la Regione di immobilismo

redazione

Birgi: Erasmo Palazzotto presenta un’interrogazione al Ministro Del Rio e accusa la Regione di immobilismo

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venerdì 31 Luglio 2015 - 17:58

La mancanza di un progetto di sviluppo strategico, la scadenza del mandato del Cda dell’Airgest, la latitanza dell’azionista di maggioranza (la Regione Sicilia). Questi alcuni tra i temi contenuti nel testo dell’interrogazione che il deputato di Sel Erasmo Palazzotto ha presentato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio a proposito del futuro dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi.

“Gli allarmi sulla situazione di Birgi e i rischi di ridimensionamento dell’attività dello scalo a seguito del mancato versamento delle quote relative all’accordo di co-marketing, sono stati lanciati già a fine 2014 da operatori economici del trapanese senza che la Regione Siciliana si adoperasse per una positiva risoluzione della vicenda”, scrive Palazzotto definendo “incomprensibile” il mancato intervento del governo regionale nei confronti di Ryanair “per costruire un’offerta strategica che interessasse l’intero sistema aeroportuale dell’Isola” e ricordando che nonostante gli annunci ripetuti più volte a mezzo stampa, la Regione non abbia ancora messo sul mercato le quote azionarie di Airgest, alimentando in tal modo la situazione di incertezza riguardante il futuro dello scalo di Trapani-Birgi.

Nel ricordare che lo scalo trapanese è stato inserito tra quelli di “interesse nazionale” all’interno del Piano nazionale degli aeroporti e che fino al 2014 il “Vincenzo Florio” ha registrato 1,5 milioni di passeggeri assumendo un ruolo strategico per l’economia del territorio, Palazzotto chiede a Del Rio quali iniziative di competenza intenda assumere per favorire la piena operatività dello scalo di Trapani-Birgi. Il parlamentare di SEL chiede inoltre al Ministro se non creda che un possibile ridimensionamento dell’operatività di Trapani-Birgi causerebbe un grave nocumento per la tenuta dell’intera struttura aeroportuale nazionale. E, infine, se l’assenza di programmazione emersa negli ultimi periodi non sia da ritenersi incompatibile con i principi contenuti nel Piano nazionale degli aeroporti.

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