Birgi, Santangelo chiede chiarezza all’Airgest

Vincenzo Figlioli

Birgi, Santangelo chiede chiarezza all’Airgest

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venerdì 24 Ottobre 2014 - 11:42

Il senatore del Movimento Cinque Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in cui esprime una serie di dubbi sulle scelte condotte in questi anni dall’Airgest. In particolare, il parlamentare trapanese chiede chiarezza sul quadro economico della società che gestisce l’aeroporto di Birgi e sulle scelte condotte dagli ultimi Consigli d’amministrazione. “Chiediamoci – scrive Santangelo – come mai dal 2007 ad oggi questo aeroporto è stato solo una base Ryanair? Cosa ha fatto l’Airgest per trovare altri vettori? Siamo sicuri che i contratti stipulati con Ryanair siano regolari?”

Interrogativi che si legano alle perplessità sulle strategie seguite dalla compagnia irlandese, a prescindere dalla sottoscrizione del nuovo contratto e del ritardo con cui i Comuni stanno procedendo al versamento delle quote per il finanziamento delle azioni di co-marketing concordate nei mesi scorsi. “Malgrado gli sforzi economici richiesti dalla Ryanair, già la scorsa estate – evidenzia Santangelo – si è visto un decremento dei passeggeri in transito dallo scalo aereo trapanese. Tutto questo sicuramente è stato determinato dalla riduzione dei voli e degli aerei, frutto dei tagli adottati dalla compagnia irlandese nei confronti di Trapani a favore di aeroporti come quello di Comiso e Palermo. I numeri non mentono, basta andare a guardare quelli di Comiso”. Una situazione in cui, secondo il portavoce del Movimento Cinque Stelle, l’unico soggetto a trarre un effettivo vantaggio sarebbe la Ryanair, che in questo modo rischia di portare al tracollo economico l’Airgest, esattamente come accaduto con le società che gestivano gli scali di Verona e Rimini.

Infine, Santangelo esprime il proprio rammarico sulla mancata convocazione, da parte del Governo nazionale, di un tavolo di concertazione che doveva portare al ristoro dei dieci milioni di euro legati alla chiusura dell’aeroporto per l’intervento Nato in Libia del 2011.

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