Birgi: ultimo appello ai Comuni che non hanno pagato le quote per il co-marketing e l’Iva

Vincenzo Figlioli

Birgi: ultimo appello ai Comuni che non hanno pagato le quote per il co-marketing e l’Iva

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venerdì 05 Febbraio 2016 - 13:35

Di Girolamo: “Birgi nostra priorità”. Cisl: “Sindaci e Regione facciano il loro dovere”

Di ultimatum in ultimatum, il rapporto tra Ryanair e l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi si sta trascinando stancamente verso la scadenza del contratto, prevista per il prossimo anno. Ieri l’ennesima riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni del territorio, il presidente della Camera di Commercio Pino Pace e il nuovo presidente del Consiglio d’amministrazione di Airgest Franco Giudice. Nell’occasione, è stata fissata per marzo la scadenza entro cui le amministrazioni in ritardo con i pagamenti dovranno mettersi in regola. Sul piatto, non solo le quote riguardanti il primo trimestre del 2016, ma anche l’Iva relativa agli anni precedenti, che molti Comuni non hanno ancora pagato. A complicare la situazione, la mancata approvazione da parte di alcune amministrazioni del bilancio di previsione 2015, che potrebbe portare alla ratifica dell’atto da parte di un commissario inviato dalla Regione. A rappresentare il Comune di Marsala all’incontro di ieri c’era il dirigente del settore attività produttive Giuseppe Fazio, che ha informato il sindaco Alberto Di Girolamo delle ultime novità. “Noi siamo stati più virtuosi degli altri – rivendica il primo cittadino lilibetano – avendo pagato l’Iva per gli anni precedenti e avendo già messo in pagamento la quota riguardante il primo trimestre del 2016. Per noi, Birgi è al primo posto. Da quel che so, comunque, entro febbraio si metteranno tutti in regola”. A un anno dalla scadenza del contratto, resta da capire che direzione prenderà per il futuro l’aeroporto di Birgi. Difficile che si arrivi a un rinnovo dell’accordo con Ryanair secondo le modalità concordate due anni fa. “Dobbiamo capire se ci sarà l’accorpamento con Palermo – spiega Di Girolamo -. L’ipotesi in sé non sarebbe malvagia se si riuscisse a differenziare le tratte: Birgi potrebbe puntare su voli charter e collegamenti con l’Europa, Palermo potrebbe puntare più sulla propria vocazione internazionale. Il nostro futuro è legato al miglioramento dei collegamenti aerei e ferroviari: stiamo lavorando su entrambi i fronti, perché se riusciremo a farli funzionare meglio avremo grandi benefici per il turismo”.

Sul futuro dell’aeroporto “Vincenzo Florio” sono intervenuti anche Daniele De Luca (segretario Cisl Palermo Trapani) e Giovanni Montana (Fit Cisl). “Apprendiamo con seria preoccupazione – affermano i due sindacalisti a margine dell’incontro di ieri – che a distanza di quasi un anno continuano le posizioni di incertezza sul rinnovo dell’accordo di co-marketing dell’aeroporto di Trapani, richiamiamo ancora una volta tutti i sindaci alle loro responsabilità e invitiamo la Regione socio dell’Airgest, ad intervenire. La già fragile economia trapanese non sopporterebbe anche la mancanza degli introiti che i traffici aeroportuali garantiscono in buona parte grazie alla presenza del vettore Ryanair. L’aeroporto Vincenzo Florio è un patrimonio dell’intero territorio e pertanto va salvaguardato, in una provincia già in grave deficit infrastrutturale e occupazionale. Si mettano in campo una seria azione di recupero di risorse in tutte le amministrazioni locali da destinare a capitoli che non possono essere tagliati e fra questi il futuro del turismo e delle infrastrutture del territorio trapanese. Così come si sollecitano il potenziamento da parte delle istituzioni regionali e nazionali di investimenti per il territorio, anche il livello locale, i nostri amministratori devono essere impegnati su questo fronte”.

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