Caos Tari: arrivano i chiarimenti dell'Amministrazione. Ma resta il nodo degli studenti fuori sede

Vincenzo Figlioli

Caos Tari: arrivano i chiarimenti dell'Amministrazione. Ma resta il nodo degli studenti fuori sede

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mercoledì 12 Novembre 2014 - 18:15

Attese interminabili, cittadini a dir poco perplessi e operatori in grande difficoltà. Questa la situazione negli uffici dell’Aipa di Marsala, in via Francesco De Vita. La scadenza della prima rata della Tari, la nuova tassa sui rifiuti istituita con la Legge di Stabilità (in sostituzione della Tares) sta tenendo in ansia un’intera comunità in questi giorni. Alla luce delle diverse segnalazioni, il Comune di Marsala ha inviato una nota che cerca di fare chiarezza su una serie di punti. Noi, sollecitati da alcuni lettori, abbiamo approfondito invece la questione dei nuclei familiari con studenti fuori sede. Ne è venuto fuori un quadro complessivo che di seguito riassumiamo.
Chi deve pagare la Tari
Devono pagare la Tari i proprietari di abitazioni e i titolari di attività di vario genere che producono rifiuti urbani. La tassa viene calcolata sulla base della superficie dell’immobile e sul numero delle persone che lo occupano. Per le attività commerciali e artigianali, la quota viene definita secondo un’apposita tabella.
Scadenze
Per il pagamento della Tari sono previste tre rate: la prima è fissata per il 17 novembre 2014, le altre per il 16 febbraio e il 16 maggio 2015.
Benefici, abbattimenti e riduzioni
Chi ne ha diritto, dovrà comunque pagare per intero la prima rata entro il 17 novembre. Entro il 9 dicembre potrà poi recarsi all’Aipa per il ricalcolo della tassa, usufruendo dell’abbattimento per le rate di febbraio e maggio. Il regolamento Tari approvato dal Consiglio comunale prevede riduzioni per gli invalidi che abbiano almeno il 67% di invalidità e che non superino i 30 mila euro di reddito. E’ inoltre previsto un abbattimento della Tassa anche per chi attua il compostaggio domestico (30%), per i proprietari di seconde abitazioni (30%) e per i pensionati 65enni residenti nel territorio marsalese il cui reddito non supera i 12 mila euro (50%). La decisione di prorogare al 9 dicembre i termini per usufruire dei benefici spettanti è stata adottata su indicazione del commissario straordinario Giovanni Bologna, in seguito a una riunione con il dirigente del settore ragioneria Nicola Fiocca e con i suoi collaboratori dell’ufficio tributi Filippo Angileri e Elio Messineo.
Modalità di pagamento
I versamenti per il pagamento della Tari dovranno essere effettuati con il modello F24, presso uno sportello bancario, o postale o con il conto corrente on line.
Mancata ricezione dell’avviso di pagamento
Chi non ha finora ricevuto alcun avviso bonario di pagamento da parte dell’Aipa, così come chi non lo riceverà entro il 17 novembre, non andrà incontro ad alcuna sanzione. Tuttavia, ogni cittadino, in mancanza di un’apposita comunicazione, è tenuto a contattare direttamente l’Aipa via mail o recandosi presso gli uffici di via De Vita n.4 (prolungamento di via Verdi). Gli uffici sono aperti fino al 17 novembre tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 12,00 e dalle 15,30 alle 17,30; in alternativa si può contattare telefonicamente l’Aipa, chiamando lo 0923713461 o via mail, scrivendo all’indirizzo marsala.tp@aipaspa.it.
Nuclei familiari con studenti fuori sede
Gli universitari che vivono fuori sede con un regolare contratto d’affitto sono tenuti a pagare la Tari del Comune di in cui si trovano. Se un immaginario Mario Angileri studia a Roma, dovrà pagare la tassa nella Capitale. Il padre Giovanni, depositando la documentazione richiesta all’Aipa di Marsala (comprensiva del contratto d’affitto o di un titolo di proprietà) pagherà una Tari calcolata per un nucleo familiare di cui non fa parte il figlio universitario. Questo, almeno, è quello che prevede il regolamento del Consiglio comunale, all’articolo 32. Tuttavia, alcuni nostri lettori ci hanno mandato copia dell’avviso di pagamento dell’Aipa, in cui al Giovanni Angileri di turno si chiede di pagare la prima rata della Tari, calcolando anche la presenza del figlio Mario, come se vivesse a Marsala. Per godere dell’esonero dal pagamento, replicano dall’Aipa, “bisogna presentare l’attestazione di avvenuto pagamento della prima rata della Tari presso il Comune in cui il figlio vive”. In tal modo, si procederebbe a una compensazione a beneficio dell’utente interessato solo in un secondo momento. “Un’interpretazione del tutto arbitraria da parte dell’Aipa” ha affermato in Consiglio comunale Enzo Russo. “E’ come se si sostituissero all’organo competente” aggiunge il capogruppo di “Insieme per Marsala” Arturo Galfano. Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi un incontro tra una delegazione di consiglieri comunali e i dirigenti dell’Aipa di Marsala per fare chiarezza. Ma la scadenza del 17 è dietro l’angolo…

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