Il Capo della Polizia Gabrielli ha partecipato a due iniziative tenutesi a Trapani e Mazara

redazione

Il Capo della Polizia Gabrielli ha partecipato a due iniziative tenutesi a Trapani e Mazara

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martedì 29 Novembre 2016 - 16:08

Doppio appuntamento nel trapanese per il Capo della Polizia, Franco Gabrielli. Nella prima parte della mattinata di ieri, ha presenziato nel capoluogo all’intitolazione della sala riunioni della Questura alla memoria di Ninni Cassarà, primo dirigente della Polizia di Stato, Medaglia D’oro al Valor Civile, barbaramente ucciso dalla mafia il 6 agosto del 1985. Presenti, per l’occasione, anche il Questore, il Prefetto di Trapani e le massime autorità civili, religiose e militari, è intervenuto. A rendere ancora più prezioso il momento commemorativo, è stata la partecipazione della signora Laura Cassarà e dei fratelli del dirigente scomparso, ricordato in particolare per avere guidato la locale Squadra Mobile proprio negli anni più duri nella lotta a Cosa Nostra in Sicilia. L’intuito infallibile e le eccezionali capacità professionali che Ninni Cassarà mise a servizio dell’attività di polizia giudiziaria, dapprima a Trapani e poi a Palermo, rimangono per tutti i poliziotti un esempio indimenticabile che in questa cerimonia si è voluto celebrare. La signora Laura ha scoperto la targa celebrativa insieme al Capo della Polizia mentre il Vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli ha impartito la solenne benedizione della Sala Riunioni, alla presenza di tutte le autorità intervenute. Nel corso dell’evento, Gabrielli ha incontrato per un saluto i dirigenti, i funzionari, il personale della Questura, i segretari delle organizzazioni sindacali provinciali e i membri della locale sezione dell’Associazione Nazionale della Polizia Di Stato.
Il prefetto Gabrielli si è quindi spostato a Mazara del Vallo per inaugurare il nuovo Commissariato di Pubblica Sicurezza, ora ospitato in un immobile di proprietà di Vincenza Parisi, moglie di Giuseppe Asaro, già ristretto al regime di sorvaglianza speciale ed imputato per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso poichè ritenuto organico alla cosca di Mazara del Vallo, facente capo al defunto boss Mariano Agate, legatissimo ai corleonesi.
Il bene, dopo essere stato confiscato alla mafia, è stato concesso al Dipartimento della Pubblica Sicurezza dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicolò Cristaldi.
Il Commissariato di Mazara del Vallo nel rappresentare un’importante simbolo della riaffermazione della presenza dello Stato, costituisce un presidio di legalità in un territorio ricco di storia e di risorse, che vede quotidianamente impegnati i poliziotti nel contrasto alla criminalità e al malaffare.

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