Cari artisti, mettetevi in proprio

Vincenzo Figlioli

Apertura

Cari artisti, mettetevi in proprio

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mercoledì 27 Aprile 2016 - 06:47

Lo scorso febbraio il Comune di Petrosino ha indetto un concorso di idee in vista della prossima estate. Il bando invitava artisti, associazioni, società, comitati, scuole e enti vari a presentare entro il 29 aprile una proposta da inserire nella rassegna degli eventi estivi. Quando abbiamo pubblicato la notizia, molti nostri lettori hanno cominciato a chiedersi: “E Marsala?”. Sono trascorsi due mesi, il bando promosso dal Comune di Petrosino è praticamente chiuso e dagli uffici municipali lilibetani non è ancora giunta alcuna novità sulle iniziative estive. In Consiglio comunale, per dire, si sta ancora discutendo delle celebrazioni garibaldine che stanno per iniziare. Nell’opinione pubblica si fa quindi strada la convinzione che il bando ci sarà anche a Marsala, ma – come spesso avviene – verrà predisposto a estate inoltrata. E siccome ci sono pochi soldi, anche quest’anno si chiederà agli artisti locali di sacrificarsi per il bene della città e di prestare la loro opera a titolo gratuito.

Lo scorso anno si condizionarono alcuni benefici (spese per la Siae, Vigili del Fuoco e punti luce) alla gratuità dello spettacolo. Chi voleva inserire un biglietto, anche minimo, doveva pagare tutto il resto di tasca propria. Contemporaneamente si costituì un collettivo che provò a trovare un accordo per un cartellone condiviso tra gli artisti marsalesi. Alla fine non si riuscì a fare molto, eppure l’idea era molto valida e riteniamo dovrebbe essere ripresa. Non ha senso attendere i tempi del Comune e magari finire fagocitati in mezzo a un rimpasto di giunta e alla necessità di dover parlare con un nuovo interlocutore con delega agli spettacoli. Nè ha senso attendere l’ennesimo bando predisposto dagli uffici comunali che non terrà minimamente in considerazione le loro esigenze.

Siano gli stessi artisti – ce ne sono davvero di bravi a Marsala – a capovolgere le dinamiche che si ripetono di anno in anno in città. Si riuniscano, anche virtualmente, gli autoctoni e i fuorisede, mettano assieme proposte di qualità, condividano i propri contatti con altre realtà nazionali e stendano un programma estivo di qualità, in modo da proporlo sia a sponsor privati che a enti pubblici. Siano loro – gli artisti – a imporre le proprie condizioni. Lo facciano in fretta, lo facciano adesso, dimenticando attriti e antipatie sedimentatesi negli anni e mettendo da parte dinamiche da primedonne che spesso hanno penalizzato iniziative nate sotto i migliori auspici.

Se ci riuscissero, Marsala si toglierebbe di dosso un bel po’ di quel senso di rassegnazione che ha caratterizzato gli ultimi anni di appiattimento culturale. E magari, al di là degli spettacoli, i marsalesi comincerebbero a respirare aria nuova.

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