Carissimo Ugo con te voglio salutare Silvio…

redazione

Carissimo Ugo con te voglio salutare Silvio…

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venerdì 15 Luglio 2016 - 16:18

Ugo, amico mio caro fin dalla prima infanzia, insieme con te, con tua moglie, con tuo figlio Claudio e con le affettuose Alessandra mia figlioccia, e Silvia e Vincenzo, voglio dire addio al nostro Silvio che ha concluso il suo viaggio terreno e ha fatto il lungo trapasso con la dignità e la consapevolezza e la forza che sono state il distintivo di tutta la sua vita. Con te, caro Ugo, voglio ricordare il tempo in cui tuo padre, lo “zio” Zino, a me e a te lo affidò pregandoci di frenarne le intemperanze tenendocelo accanto. E tu ed io questo abbiamo fatto con la misurata soddisfazione di Memè, la tua carissima mamma. Quando Zino se ne andò improvvisamente, il nostro impegno divenne più forte. Praticamente Silvio, scapolone per tempo lungo, visse in casa tua e in casa mia e … sulle mie barche, dove mangiò di tutto, anche pasta cotta con l’acqua “arrugginita” della tanica d’acciaio – allora l’acciaio si saldò all’antica, donde la ruggine – vuccuna idem e tant’altro nella semplicità favorita dal sorriso di mia moglie Nina. Ricordo che una volta prese in barca una colica. Si contorceva e gridava dal dolore toccandosi il petto. Io temetti per il cuore, tornati a casa mia tu accorresti e diagnosticasti la colica. Stette coricato nel letto di Piero, mio figlio, finché non poté tornarsene a casa sua sempre assistito da te.

E poi venne Laura conosciuta in crociera e presentata a Marsala a Memè, al cui giudizio positivo Silvio moltissimo tenne sempre ringraziando la mamma che come figlia accolse in casa Laura, proteggendola e aiutandola ad ambientarsi nella nuova città. Veniva da Ancona ad abitare la provincia. fu Laura come sorella per mia moglie Nina. Poi vennero i figli: al maschio il nome del padre. Alessandro e Silvia nomi scelti insieme con me e Nina. E tu, caro Ugo, con le tue premure e la tua saggezza l’hai accompagnato per tutta la vita e ne hai raccolto gli ultimi respiri. Per tutto questo ho voluto con te ricordare Silvio, come te amico mio per tutta la vita. A volte ci fece anche arrabbiare per qualcuna delle sue stranezze o delle sue impuntature. Tante volte non condividemmo qualche sua decisione e qualche sua azione. E lo riprendemmo a modo nostro con tanto affetto. Nella mia casa di Stagnone ci fu sempre. Quando, fino a poco tempo addietro, andammo a pescare insieme, tornati per il pranzo, che consumò con noi anche con Laura ma più spesso da solo, doccia e preparazione di tavola: conosceva tutto di casa nostra. Ti avrebbe voluto in barca con noi ma sapeva di non poterti allettare. Salutiamolo insieme questo tuo e mio fratello adottivo! I polpi dello Stagnone, che tanti ne pescammo, rimpiangeranno, forse, il suo fiocinino.

Gioacchino Aldo Ruggieri

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