Casa di Riposo: per Sturiano il Comune deve farsi carico dei lavoratori

Gaspare De Blasi

Casa di Riposo: per Sturiano il Comune deve farsi carico dei lavoratori

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giovedì 13 Luglio 2017 - 16:38

C’è voluto un avviso di garanzia all’ex commissario della Giovanni XXIII per risvegliare l’interesse della politica nei confronti dell’Ipab. Ad intervenire con sue proposte è il presidente del Consiglio comunale. Dopo avere illustrato in una nota inviata al sindaco di Marsala, Sturiano chiede un incontro urgente al Commissario ella casa di Riposo.

Il presidente del Consiglio ricorda come la presenza dei migranti nella struttura, abbia rimpinguato le asfittiche casse dell’ente. “Ad oggi però – afferma Sturiano – anche la certezza delle entrate relative al centro di accoglienza per immigrati richiedenti asilo è venuta meno a causa delle criticità della struttura a seguito della quale, la Prefettura è stata costretta a diminuire la convenzione iniziale che fino al mese di ottobre del 2016 era di 119 posti fino agli attuali 40 posti”.

Sturiano come il Consiglio Comunale sia intervenuto prontamente chiedendo la redazione di un progetto per la manutenzione straordinaria della struttura e la risoluzione delle criticità riscontrate, e reperendo in fase di approvazione del bilancio di previsione 2016 attraverso un proprio emendamento le 90.000 euro di risorse necessarie per gli interventi manutentivi. “I problemi della casa di riposo però – afferma Sturiano – si aggravano sempre di più. Ad oggi, a mio parere, le strade percorribili sono due, rilancio della struttura attraverso la stipula della convenzione con l’ASP di Trapani per il servizio di assistenza per persone fragili con patologie cronico-degenerative, con riguardo alla popolazione ultra sessantacinquenne oppure se la politica non è in grado di percorrere positivamente questo percorso, ottenendo la convenzione con l’ASP di Trapani per il riconoscimento della struttura come RSA, deve trovare il coraggio di dire che non ci sono altre soluzioni se non quella di iniziare le procedure di estinzione e porre fine a questa lenta agonia che porterà alla morte certa dell’ente, che se fatta per tempo limiterà anche i danni economici per il comune stesso e darà almeno certezza ai lavoratori di ruolo di cui il comune dovrà farsi carico”.

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