CIA: l'Assemblea elegge il nuovo presidente provinciale. E' Gaspare Simeti

Claudia Marchetti

CIA: l'Assemblea elegge il nuovo presidente provinciale. E' Gaspare Simeti

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martedì 25 Novembre 2014 - 15:20

Sabato 22 novembre 2014 presso la sede provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori di Trapani, si è riunita l’Assemblea per eleggere il nuovo Presidente Provinciale, alla presenza del Presidente Regionale CIA Sicilia, Rosa Giovanna Castagna. All’unanimità viene eletto Gaspare Simeti. Imprenditore agricolo, nel settore vitivinicolo, 43 anni laurea in Scienze Politiche e Master di secondo livello “MASV” presso la facoltà di Economia e Commercio di Palermo, titolare dell’omonima azienda sita nei territori di Alcamo e limitrofi. “Decidere, dopo un percorso di studi economico giuridico, di dedicare la mia vita alla coltivazione della terra è stata una scelta difficile” riporta il neo eletto Presidente, “scelta che oggi invece rivendico con orgoglio. E questo nonostante il percorso di studi svolto, ha orientato le mie scelte verso le più classiche ed elitarie delle professioni. Naturalmente essendo figlio di agricoltori, immediatamente ho investito tutte le mie risorse ed energie per gestire, intanto, i beni di famiglia, oggi un’azienda agricola dalle dimensioni importanti, creata con molto sacrificio”. “Quello del contadino è oggi un mestiere capace di grandi e piccole soddisfazioni” aggiunge il Presidente, “fosse anche solo nel vedere crescere i frutti del proprio lavoro, immersi nella natura. Ma posso affermare, oltre a questo, che quella dell’agricoltura è oggi una vocazione imprenditoriale a tutti gli effetti”. Infine Simeti aggiunge: “Alla luce di queste considerazioni, mi propongo, nel ruolo di Presidente della CIA di Trapani, di incidere profondamente nelle scelte che la classe politica deve compiere, incentivando i giovani a scegliere di diventare imprenditore agricolo. A mio avviso una tale finalità, porterebbe molti ad uscire dal baratro della disoccupazione. E, contestualmente, un ritorno all’agricoltura di qualità, fatta da giovani preparati, pienamente inseriti nel contesto europeo e coscienti del ruolo centrale che la Siciia può ritrovare, e ciò contribuirebbe alla rivalutazione sistemica del prodotto MADE IN ITALY, sfruttando il suo enorme potenziale di mercato”.

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