CNA: “Per la superficie TARI non si tiene conto della parti in cui si formano rifiuti speciali o tossici”

redazione

CNA: “Per la superficie TARI non si tiene conto della parti in cui si formano rifiuti speciali o tossici”

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venerdì 22 Marzo 2019 - 16:57

La CNA provinciale, guidata da Luigi Giacalone, interviene in merito alla TARI. La legge di stabilità, legge 147/2013, al comma 649, ha stabilito che “Nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente (convenzione per lo smaltimento dei rifiuti speciali con ditte autorizzate, dimostrabile attraverso convenzioni e formulari di identificazione del rifiuto)”. La Confederazione Nazionale Artigiani, in una nota, ricorda che anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Direzione Legislazione Tributaria e Federalismo Fiscale – con la Risoluzione (n. 2/2014) ha specificato quanto previsto dalle legge.

“La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9858/2016 confermava un principio fondamentale, ovvero che non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti, i locali destinati alla produzione in cui si formano rifiuti speciali e non rifiuti urbani – afferma la CNA -. Diverse sono altresì, le sentenze delle commissioni Tributarie che a seguito di ricorsi presentati da parte di imprenditori produttori di rifiuti speciali, hanno confermato un principio fondamentale ovvero, quello che non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti, i locali destinati alla produzione in cui si formano rifiuti speciali e/o tossico nocivi, in via continuativa e prevalente per come già dispone l’art. 62, comma 2, del D. Lgs. N. 503/97. Infatti, tutti i regolamenti dei Comuni, stabiliscono già che nella determinazione della superficie tassabile delle utenze non domestiche non si tiene conto di quella parte ove si formano di regola rifiuti speciali non assimilati e/o pericolosi”.

La CNA dice di farsi promotrice di iniziative nei confronti di tutti i comuni della provincia di Trapani – Alcamo ha già provveduto in Consiglio comunale – affinché tutti diano seguito al testo della risposta da parte del MEF, datato 28/11/2018 in merito all’interrogazione del deputato Antonino Lombardo su “Determinazione della superficie assoggettabile alla TARI”; diano seguito alle modifiche ai propri regolamenti comunali IUC, esplicitando le modalità di richiesta della esclusione e/o riduzione tari; diano seguito altresì all’istituzione di apposite convenzioni, come con le Associazioni di categoria per dare assistenza nel produrre e presentare le istanze di esclusione e/o riduzione favorendo l’istruttoria delle istanze da parte degli uffici tributi.

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