Come in un telefilm degli anni ’70

Vincenzo Figlioli

Come in un telefilm degli anni ’70

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martedì 21 Ottobre 2014 - 10:14

La saga degli 80 euro continua e sembra di vivere all’interno di uno di quei vecchi telefilm degli anni ’70.

In realtà, dopo aver letto la notizia, ho chiuso gli occhi, immaginandomi nella città di Hazzard; già, proprio quella piccola cittadina del telefilm.

Ho immaginato che Boss Hog possa essere paragonato al nostro Matteo Renzi, non so come mai, ma probabilmente perché Boss Hog è un personaggio che fa credere di operare per il bene della comunità. In realtà, si scopre poi, che gli scopi di Boss Hog risultano completamente diversi da ciò che pubblicizza. Poi certo, ci sono i cugini Boe & Luke, insieme alla famiglia che si accorgono di quanto falso possa essere Boss Hog nel suo operato, ma poi alla fine, dopo le proteste, dopo le punizioni, dopo i potenti uomini governativi chiamati a controllare l’operato di Boss Hog, eglirimane sempre al suo posto, appoggiato dal fido Rosco P Coltrane, lo sceriffo del luogo, mentre i Duke continuano ad affrontare la vita di tutti i giorni fregandosene, in realtà, di cio’ che Boss Hog dica o faccia, ma rammaricandosi e rassegnandosi all’amara realtà..

Risultato? Il politico ad Hazzard fa il solito politico, proclama bene e fa i suoi interessi, i cittadini fanno finta di nulla pur sapendo delle malefatte, mentre i Duke, che spesso si scontrano e si scagliano contro Boss Hog, vengono presi di mira.

Adesso mi chiedo: “Qual è la differenza tra un vecchio telefilm anni ’70 e l’Italia degli ultimi 20 anni?

Per ora fa furore la notizia degli 80 euro che dovrebbero toccare alle “neomamme” dal 2015, almeno secondo quanto dichiara il Premier Matteo Renzi all’interno di un intervento nel corso della trasmissione di Barbara D’Urso.

Non sarà mica l’ennesimo proclama?

Prima di tutto la domanda è: “Che ci sta a fare un Premier da Barbara d’Urso?“.

Naturalmente si tratta di opera di marketing, Renzi aveva il bisogno di “colpire” mediaticamente con un messaggio un determinato target di persone che seguono il programma della D’Urso, né più, né meno.

Gli 80 euro alle neomamme sono state pubblicizzate come una misura: “fai un figlio e ti diamo 80 euro al mese, non saranno tante, ma almeno è qualcosa”,

Quindi? mi domando io: le accreditate sul conto corrente?

Se le cose stanno così e non si mettono in atto dei provvedimenti, in realtà NO!

Dal 2015, infatti, gli 80 euro vengono trasformati da “Bonus” a “Detrazione. e questo non perché hanno misteriosamente deciso di cambiare la tipologia, ma perché per mantenere i conti a posto con l’Europa, si preferisce sottrarre 80 euro dalla busta paga nel campo imposte piuttosto che sommare le 80 euro allo stipendio.

Tradotto? Vuol dire che avranno diritto agli 80 euro solo i lavoratori, in questo caso le neomamme, che hanno una busta paga.

Riusciranno i nostri eroi a trovare una neomamma con una busta paga che avrà la possibilità di affrontare la maternità? Una neomamma che avrà la possibilità di mantenere il posto di lavoro dopo l’opera di abbattimento delle tutele dei lavoratori e la precarizzazione dei posti di lavoro?

Ma soprattutto, se la prerogativa per avere gli 80 euro sarà quella di avere una busta paga, e quindi un lavoro, la reale domanda dovrebbe essere: Ma le neomamme non avrebbero comunque avuto diritto agli 80 euro?”Naturalmente si!

E allora?

Siamo in mano ai venditori di fumo oppure ai mazzieri del gioco delle tre carte?

Fabrizio Canino

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