Cominciano i saldi. Si prevede una spesa di 150 euro a famiglia. Il Codacons avverte: “Attenti alle truffe”

redazione

Cominciano i saldi. Si prevede una spesa di 150 euro a famiglia. Il Codacons avverte: “Attenti alle truffe”

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sabato 04 Luglio 2015 - 10:45

Comincia anche in Sicilia la stagione dei saldi. Fino al 14 settembre, si potrà quindi approfittare di sconti e ribassi per rinnovare il guardaroba senza perdere di vista il portafogli. Anche quest’anno, comunque, si prevede un andamento sottotono, con una spesa di circa 150 euro a famiglia e una flessione del 3% rispetto al 2014. “La stagione dei saldi sta per avviarsi tra l’indifferenza dei consumatori – ha detto Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo -. Le famiglie hanno davvero ben poco da spendere. E’ evidente, quindi, che per poter scrivere la parola fine a questo lungo periodo di crisi c’è ancora molto da fare. Riteniamo importante, in attesa di una piena liberalizzazione delle vendite promozionali, che si avvii qualche iniziativa di rilancio”.

Contestuale all’arrivo dei saldi, giunge anche il decalogo del Codacons per evitare truffe e raggiri. Ecco i dieci punti che l’associazione a difesa dei consumatori ripropone ai cittadini che nei prossimi giorni si recheranno presso negozi e boutique a fare shopping

1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità.Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7) Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppurechiamate i vigili urbani.

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