Commenti e reazioni post voto di sfiducia a Damiano: è scontro fra Fazio e Bianco

redazione

Commenti e reazioni post voto di sfiducia a Damiano: è scontro fra Fazio e Bianco

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venerdì 23 Ottobre 2015 - 15:25

Dopo la seduta-fiume di ieri in consiglio comunale, dove ha avuto esito negativo la mozione di sfiducia al Sindaco Vito Damiano (con 11 voti contrari e 15 a favore), portata avanti da alcuni gruppi consiliari fra cui Forza Italia e Uniti per il Futuro, non si arrestano le polemiche e gli scontri.

“Ha perso semplicemente la città – afferma il consigliere ed ex Sindaco Girolamo Fazio, fra i principali spregiatori dell’amministrazione Damiano – rimane in carica un sindaco incapace di amministrare. Ha perso la città perché alcuni consiglieri, certi di non essere rieletti e per spirito di conservazione si sono venduti per un piatto di lenticchie. Fa specie vedere che i sostenitori di Damiano sono quelli che lo avevano osteggiato e non sostenuto in campagna elettorale, forse colpiti dal suo fascino e dal suo attivismo? Ha perso la città perché il principale attore che si candida a sostenere questo sindaco, il deputato regionale del PD Paolo Ruggirello (ed il suo gruppo Articolo 4 in atto mimetizzato nel gruppo misto ma presto pronto a lanciare un’OPA sul PD trapanese) nei giorni scorsi mi aveva avvicinato all’ARS chiedendomi garanzie e condizionando il voto favorevole dei suoi alla mozione solo se avessi dato garanzie per quanto riguarda il proseguo politico del suo gruppo (ma garanzie di che tipo poi?). Io con questi tipi di accordi ed intese non voglio avere nulla a che fare e non intendo farmi condizionare di fronte ad una situazione complicata presente e futura dove a nessuno, sembra, importi se questa città va a rotoli, e alcuni mirano solo al proprio tornaconto personale. Per quanto riguarda me ed il gruppo di Uniti per il Futuro che rappresento, continueremo a fare opposizione in consiglio con tutti gli strumenti legittimi che la carica di consigliere comunale ci mette a disposizione. Gli altri, PD e PSI e Forza Italia ne traggano le loro conseguenze. In particolare saranno problemi di PD e PSI andarsi a gestire l’intesa che vede il deputato regionale del PD Ruggirello, egli ex Articolo 4, Passalacqua, Cafarelli e Briale fare da sgabello al sindaco Vito Damiano”.

Non si fa attendere la replica del presidente del cosiglio comunale Peppe Bianco, che ha votato no alla sfiducia di Damiano: “Fazio si lascia andare a offese e improperi che confermano quanto era chiaramente emerso in aula: la mozione era stata pensata e portata avanti solo ed esclusivamente per il desiderio narcisistico di Mimmo Fazio di tornare a proporsi quale futuro sindaco della città, come lo stesso consigliere ha anticipato nel corso del suo intervento. I Consiglieri che non hanno condiviso il suo progetto sono stati definiti <teste di legno … attaccate ai pochi spiccioli per consolarsi>.  Io ritengo che nessuno possa offendere in maniera tanto volgare, acida, puerile, un consiglio comunale che nella sua autonomia, anche con grandi affanni interiori in alcuni dei propri componenti, ha scelto di dare ancora fiducia al sindaco Vito Damiano avendo preso atto della sua onestà intellettuale e delle enormi difficoltà provocate dai tagli dei governi nazionale e regionale alle disponibilità degli enti locali. In questa sede intendo difendere l’intero consiglio comunale, la sua autonomia, il suo prestigio, la sua dignità, che si esplicano anche con la diversità di idee e decisioni. Mi riservo di valutare in separata sede e con la serenità che contraddistingue il mio operato le altre accuse, gravissime e personali, che il consigliere Fazio mi ha rivolto accusandomi di avere <<architettato>>, assieme all’onoreovle Paolo Ruggirello, le azioni a sostegno del sindaco Damiano, paventando interessi privati dietro questo. Io personalmente  – conclude – non ho alcun interesse privato nel ribadire la mia fiducia in un sindaco che pure tra le enormi difficoltà finanziarie sta cercando di salvaguardare i bilanci comunali. l’onoreovle Ruggirello certamente saprà se e come replicare per la sua parte”.

“Altro che difesa del Consiglio Comunale – risponde Fazio L’unica cosa che il presidente del Consiglio Comunale, Peppe Bianco , difende è la sua poltrona, che qualcuno gli ha regalato e che a denti stretti tenta di trattenere fino alla fine ben sapendo che per Lui è l’ultima chance, se i trapanesi sapranno valutare con coscienza. E poi che non mi dia lezioni di moralità. La sua storia e la mia storia sono ben diverse. Al riguardo e la gente  può giudicare. Per il resto non sono preoccupato dalle sue minacce di eventuali azioni in altre sedi».

Nel frattempo il consigliere di Forza Italia Nicola Lamia, uno degli assenti di ieri – che però aveva firmato la mozione di sfiducia – ha comunicato di essersi autosospeso dal partito. Fra i motivi: la mancata solidarietà alla sua “più che giustificata assenza al voto di sfiducia del Sindaco Damiano” e la “pessima gestione politica della stessa sfiducia, che ha portato al disastroso ma scontato risultato negativo, per il quale, oltretutto, le assenze sono risultate ininfluenti”.

Non è ancora chiara la posizione dei consiglieri Ninni Passalacqua (Pd) e Pietro Cafarelli (Psi), che hanno votato a sfavore della sfiducia al Sindaco, in opposizione alle linee politiche di partito. Secondo le prime indiscrezioni il Pd di Trapani sarebbe pronto a chiedere l’espulsione di Passalacqua dal partito. Intanto il segretario comunale del Pd Francesco Brillante  in una nota pubblica ringrazia i due consiglieri che hanno votato “si” alla sfiducia  senza citare il terzo consigliere dissidente: “i miei complimenti al capogruppo Vincenzo Abbruscato, che con la sua consueta vis è riuscito a rappresentare il meglio di quello che il PD è riuscito a fare – ha detto il segretario comunale del Pd Francesco Brillante Lo stesso vale per il consigliere Nino Grignano, coerente con se stesso e con la comunità che rappresenta. La sfiducia era forse una battaglia persa in partenza, che ha avuto come protagonista un consiglio comunale ormai autoreferenziale, privo di contenuti e tristemente legato alla poltrona. In un modo o nell’altro finisce per questo mandato la politica. Adesso armati di buona volontà si riparte dalla nostra base. Da quelli che vogliono una Trapani migliore. Grazie ragazzi”.

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