Completato il quadro delle liste per il collegio di Trapani

Vincenzo Figlioli

Completato il quadro delle liste per il collegio di Trapani

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venerdì 06 Ottobre 2017 - 18:21

Sciolti gli ultimi nodi riguardanti le liste Micari Presidente e Diventerà Bellissima. Milazzo critica sulle “quote rosa”

Giochi chiusi e danze pronte ad aprirsi per la campagna elettorale che ci condurrà alle consultazioni regionali del prossimo 5 novembre. Poche le sorprese e le novità rispetto a quanto filtrato nelle ultime ore. Le maggiori attese degli osservatori politici si sono in vero concentrate su quanto stava accadendo a Palermo, intorno al triangolo Micari – Crocetta – Orlando. Alla fine, al presidente della Regione è toccato ingoiare l’ennesimo rospo, con la rinuncia alla lista del Megafono, che era pronta per essere depositata, a vantaggio della lista Micari Presidente, che si avvale di alcuni candidati legati all’Arcipelago Sicilia di Leoluca Orlando (forte a Palermo, ma marginale nel resto dell’isola) e di Next, il “pensatoio” degli amici di Davide Faraone che sostengono la candidatura del Rettore. Per quanto riguarda il collegio di Trapani, è venuta fuori una lista che riunisce i candidati vicini a Crocetta (il mazarese Roberto Gallo, il pantesco Gigi Fontanarosa e il marsalese Andrea D’Antoni) e due “quote rosa” espresse proprio da Next che sul territorio è coordinato da Alberto Firenze: si tratta della castelvetranese Desirè Viola e della belicina Maria Elena Li Causi (di Salaparuta). Tra i nomi circolati fino a poche ora fa c’era anche quello del professionista trapanese Vito Forbice, che invece non sarà della partita.

Un altro nodo sciolto nelle ultime ore riguarda, nel centrodestra, “Diventerà Bellissima”: ai quattro nomi già certi (Paolo Ruggieri, Giorgio Randazzo, Vincenzo Abate e Marilena Ciotta) si aggiunge, a sorpresa, quello della giovane castelvetranese Giuseppina Corso. Non faranno dunque parte della lista né l’imprenditrice Elena Ferraro, né l’ex candidata a sindaco Erina Vivona.

Sembrava chiusa, fino a ieri, la lista Fratelli d’Italia – Noi con Salvini: ma improvvisamente si sono tirati indietro Vito Abate e Ana Gabriela Andor. Al loro posto sono stati inseriti Anna Amaro e Giovanni D’Aguanno.

Non poche difficoltà nella composizione delle liste per l’Alternativa Popolare del Ministro degli Esteri Angelino Alfano, svuotata da coloro che sono stati in questi anni i suoi principali referenti sul territorio (su tutti, Felice Errante e Giovanni Lo Sciuto). Chi vorrà votare per Ap potrà scegliere tra il candidato vicepresidente Giovanni La Via, Leonarda Adragna, Davide Di Girolamo, Antonio Pierucci e Lucia Mazzonello.

Non ha presentato la propria lista nel trapanese il gruppo che sostiene la candidatura alla presidenza di Franco Busalacchi. Regolarmente depositata alla cancelleria del Tribunale di Trapani, invece, la lista dei LiberalSocialisti che sosterranno la candidatura dell’unica donna che corre per la presidenza, Piera Loiacono: a farne parte sono Ezio Arbola, Angela Ilari, Carmelo Saia e Girolama Vassallo.

Proprio sulla scarsa attenzione alle candidature femminili, spesso considerate semplici riempitivi dai dirigenti dei partiti siciliani, è intervenuta Antonella Milazzo, deputata regionale del Pd che, com’è noto, ha deciso di non ricandidarsi: “In questa legislatura l’Ars ha introdotto la doppia preferenza di genere per le elezioni comunali, con l’effetto di triplicare la presenza femminile nei consigli comunali. Non è stato invece possibile portare in Aula la modifica della legge elettorale regionale con il recepimento delle norme nazionali che prevedono la doppia preferenza per l’elezione dei consigli regionali nelle regioni a statuto ordinario. Anche in questo caso, purtroppo, l’Autonomia speciale è stato un argine all’introduzione delle riforme. L’obbligo della presenza femminile nella composizione delle liste è una norma di mera uguaglianza formale e non sostanziale. Senza doppia preferenza sarà impossibile spezzare quel “soffitto di cristallo” che impedisce la pari rappresentanza e temo che la prossima legislatura vedrà una ristrettissima presenza femminile. Mi auguro che la prossima Assemblea, nonostante ciò, abbia il coraggio di allinearsi al resto dell’Italia”.

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