Comuni inadempienti su Bilanci 2017 e Rendiconti 2016: la Regione manda i Commissari

redazione

Comuni inadempienti su Bilanci 2017 e Rendiconti 2016: la Regione manda i Commissari

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martedì 08 Agosto 2017 - 14:50

La Presidenza della Regione, di concerto con l’Assessorato alle Autonomie locali, ha firmato 18 decreti assessoriali di nomina di commissari ad acta relativi all’elenco dei Comuni dei Liberi consorzi o delle Citta metropolitane che non non hanno approvato il rendiconto 2016 o il bilancio preventivo 2017. Diffuso l’elenco dei funzionari che sono stati assegnati alle diverse amministrazioni delle varie province che subentrerebbero ai Consigli comunali nel caso in cui perdurasse lo stato di inadempienza. Questi i nominativi per quanto riguarda il trapanese: Giuseppe Petralia (Alcamo e Campobello di Mazara), Carmelo Messina (Mazara del Vallo, Buseto Palizzolo), Girolamo Ganci (Castellammare del Golfo), Antonio Garofalo (Salaparuta, Custonaci), Carlo Turriciano (Erice, Salemi), Vincenzo Reitano (Favignana, Vita), Domenico Mastrolembo (San Vito lo Capo), Francesco Riela (Gibellina), Angelo Sajeva (Marsala), Giovanni Cocco (Paceco), Filippa D’Amato (Pantelleria), Vincenzo Lauro (Partanna), Daniela Leonelli (Petrosino).

I commissari verificheranno, mediante interlocuzioni scritte con gli uffici comunali, se sia stato o meno predisposto lo schema di rendiconto di gestione dell’esericizio finanziario 2016, nonché degli atti propedeutici e/o connessi prescritti dalle vigenti disposizioni in materia. Qualora detto schema non dovesse essere stato predisposto, i commissari accerteranno i motivi che non hanno consentito tale adempimento e daranno contestualmente corso a una specifica attività d’impulso in merito. Nell’ambito del loro incarico (la cui durata prevista è di 90 giorni) dovranno sollecitare l’approvazione degli atti sia da parte del sindaco e della giunta, che da parte del Consiglio. Qualora i citati organismi risultassero ancora inadempienti, toccherebbe ai commissari procedere alle deliberazioni in via sostitutiva.

Critiche al provvedimento della Regione arrivano da parte di Anci Sicilia, che sollecita il governo Crocetta a procedere con urgenza in favore dei Comuni al riparto delle assegnazioni di parte corrente (340 milioni di euro) e di quelle destinate a investimenti (115 milioni di euro), che sarebbe dovuto avvenire entro il 15 aprile. Senza contare che in alcuni Comuni siciliani, si sono tenute le elezioni amministrative che hanno rinnovato Giunte e Consigli.“Risulta pertanto paradossale – continuano Orlando e Alvano – che a fronte di tale situazione di empasse e di complessiva criticità finanziaria del sistema delle autonomie locali siciliane si proceda alla nomina dei commissari e si avvii un iter che, per la stragrande maggioranza dei comuni, comporta il rischio di decadenza del Consiglio comunale della Giunta e del Sindaco”.

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