Concluso il processo “Hermes 2”: undici condanne per mafiosi, prestanome e complici

redazione

Concluso il processo “Hermes 2”: undici condanne per mafiosi, prestanome e complici

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venerdì 09 Marzo 2018 - 11:02

Si è concluso con 11 condanne il processo scaturito dall’operazione “Hermes 2” coordinata dalla Dda di Palermo, che il 20 dicembre del 2016 portò agli arresti di un gruppo di soggetti ritenuti a vario titolo vicini al boss Matteo Messina Denaro. In particolare, l’inchiesta si soffermò sui legami tra le famiglie mafiose di Castelvetrano e di Mazara del Vallo e sugli interessi convergenti in alcuni appalti, come quelli relativi alla realizzazione di un parco eolico a Mazara e alla ristrutturazione dell’ospedale “Abele Ajello”.

Queste le condanne lette ieri in aula dal gup Maria Cristina Sala: 14 anni per Carlo Antonio Loretta e 7 anni e 8 mesi a Giuseppe Loretta, accusati di mafia e attribuzione fittizia di quote della società Mestra Srl; 3 anni e 8 mesi per Epifanio Agate, figlio del boss Mariano, che era accusato di intestazione fittizia di beni a terzi (quote delle società “My Land” e “Fishmar” con sede a Mazara del Vallo); un anno e 8 mesi per il presunto prestanome Rachele Francaviglia, 10 mesi per Natalia Ostashko, un anno e 4 mesi per Nicolò Passalacqua, due anni per Angelo Castelli, due anni per Grazia Maria Vassallo e Vita Anna Pellegrino, dieci mesi per Francesco Mangiaracina, un anno e sei mesi per il giornalista Filippo Siragusa, a suo tempo collaboratore del Giornale di Sicilia e direttore del sito MyBelice.it. Sono stati invece assolti Andrea Alessandrino e Paola Bonomo, ex dipendenti della società Mestra, che secondo le ricostruzioni del gip aveva illegittimamente partecipato anche alla ristrutturazione dell’ospedale di Mazara, iniziata nel 2013.

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