Condannato a 4 anni e 10 mesi marsalese accusato di lesioni ed estorsione

Chiara Putaggio

Condannato a 4 anni e 10 mesi marsalese accusato di lesioni ed estorsione

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giovedì 03 Aprile 2014 - 17:44

Si chiama Michele Angileri, ma i difensori ribattono: “Ci appelleremo. La sentenza ha privilegiato la testimonianza della persona offesa, poi confutata dai testi della difesa”

Il collegio presieduto dal giudice Gioacchino Natoli ha condannato ad una pena di 4 anni e 10 mesi di carcere Michele Angileri, marsalese di 42 anni, accusato di aver accoltellato l’ex inquilino di una casa che appartiene alla madre e che era stata concessa in affitto ad un tunisino. Michele Angileri, difeso dall’avvocato Stefano Pellegrino è accusato di lesioni gravissime ed estorsione. I fatti contestati risalgono ad un periodo che va dall’aprile al maggio del 2012. La parte offesa è un cittadino nordafricano Alì Habib che, con i suoi familiari, all’epoca abitava in una casa di proprietà della madre dell’imputato, nei pressi di via Rubino, nel centro storico. Secondo l’accusa l’imputato avrebbe minacciato l’inquilino dicendogli: “ti ammazzo…devi lasciare la casa”. Alle parole avrebbero fatto seguito i fatti e il nordafricano sarebbe stato aggredito e accoltellato all’addome e ferito al viso con una lama. Per fortuna il fendente non ha raggiunto organi vitali, e la ferita è stata suturata con 15 punti ed è guarita in due settimane. Le indagini furono svolte dai carabinieri di Marsala. Per Angileri il pubblico ministero Nicola Scalabrini ha invocato una condanna a 4 anni e dieci mesi, proposta di pena che è stata accolta dal collegio giudicante che ha anche decretato, a carico dell’imputato il pagamento di 1.500 euro a titolo di risarcimento danni alla persona offesa. “Ci appelleremo – ha commentato l’avvocato Stefano Pellegrino – perché riteniamo che sia stata privilegiata ingiustamente la versione della persona offesa piuttosto che quella dei testimoni della difesa”.  In una precedente udienza l’avvocato aveva dichiarato: “il mio assistito è vittima di una farsa giudiziaria inscenata dalla presunta vittima per non pagare i canoni di locazione”. C. P.

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