Il Consiglio comunale di Alcamo destina un altro milione di euro per le opere pubbliche

redazione

Il Consiglio comunale di Alcamo destina un altro milione di euro per le opere pubbliche

Condividi su:

martedì 01 Agosto 2017 - 17:54

È stato approvata durante la seduta consiliare di ieri sera la proposta di delibera con la quale è stato modificato il Piano triennale 2017-2019. L’Aula Falcone-Borsellino, attraverso il provvedimento adottato, ha previsto la realizzazione di alcune nuove opere pubbliche e rimpinguato le somme di quelle già esistenti. Inoltre, con un emendamento è stata consentita la predisposizione delle risorse per implementare un progetto che consentirà al Comune di partecipare ad un finanziamento di 600 mila euro per l’utilizzo di un bene confiscato all’imprenditore Vito Nicastri.

Con la deliberazione arrivata nella serata di ieri in Consiglio comunale, sono state apportate delle variazioni al Piano triennale delle opere pubbliche 2017-2019, approvato lo scorso marzo. Mediante questa importante modifica al DUP, nella parte relativa al Piano, per l’appunto, l’Aula consiliare ha di fatto aumentato le somme destinate da tale atto alle opere pubbliche, rimpinguandole di un milione e 365 mila euro. Nello specifico, sono previste la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità interna, esterna e rurale e la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi comunali. Inoltre, tra le opere finanziate con somme ingenti si trovano: la realizzazione del primo stralcio funzionale della SS. 113, tratto competenza comunale via Gammara Corso Generale dei Medici e Piazza De Carolis (per un costo complessivo di 900 mila euro); il parcheggio pubblico ad Alcamo Marina, in zona catena (400 mila euro); il primo stralcio dei lavori della conduttura idrica che collega la sorgente Cannizzaro ad Alcamo (600 mila euro). Poi, vi sono anche la manutenzione straordinaria della palestra della scuola Nino Navarra e due diverse manutenzioni straordinarie riguardanti la Riserva del Monte Bonifato. Infine, la coibentazione e impermeabilizzazione del tetto del “Palazzo di vetro”, che ospita gli uffici della polizia municipale, e del centro per l’impiego; la manutenzione del manto erboso del Lelio Catella (tuttie tre lavori in economia). Le somme previste con le nuove modifiche consegnano alla città un piano triennale di oltre 2 milioni di euro, un milione in più di quello previsto in precedenza. Queste sono state le dichiarazioni del neo assessore all’urbanistica Vittorio Ferro:“Permettetemi di congratularmi con l’Amministrazione, ma sarei di parte. E, soprattutto, con questo Consiglio che si ritrova oggi ad approvare sì due piani triennali, sembrerebbero quasi tre come ha detto il consigliere Pitò, in nove mesi. Io non lo so quante volte è successo in passato”. L’assessore Ferro, inoltre, ha comunicato che la c.d. Monetizzazione dei parcheggi, regolamentata quest’anno, ha già prodotto un incasso di 70 mila euro, di cui 40 mila euro relativi alla monetizzazione dei parcheggi in senso stretto e 30 mila euro attinenti al cambio di destinazione d’uso ad attività commerciale degli immobili nel centro storico. È stata la consigliera Anna Allegro (Noi per Alcamo) a spiegare come dalla riunione congiunta della III e II commissione si sia giunti a individuare le nuove somme per apportare le modifiche al Piano triennale, oltre a rendere edotti i consiglieri comunali sul bilancio armonizzato di recente introduzione normativa. La consigliera Allegro ha così commentato la proposta di delibera “Oltre a programmare e a scovare soldi, penso che sia necessario monitorare il cronoprogramma del Piano triennale delle opere pubbliche, perché se un’opera non viene realizzata e, quindi, automaticamente non sono spese queste somme, il segretario mi insegna che direttamente vanno a finire nella cassa e non nel fondo vincolato pluriennale, che è lo strumento che consente a noi, politica, di monitorare l’azione dell’ufficio tecnico. Ufficio che oggi ha realizzato il Piano triennale 2017-2019 per l’1%-2% delle opere previste”. Poi, rivolgendosi all’assessore Roberto Russo, la consigliera di NpA ha continuato “La lentezza dell’ufficio tecnico decade sui cittadini. Noi non siamo in grado, come diceva il sindaco in un incontro delle commissioni congiunte, di restituire ai cittadini servizi per i quali loro pagano. La colpa, più che dell’ufficio tecnico, poi decade sulla politica, su di voi e su di noi. Quindi, vi invito a monitorare”. Una delle opere prevista dalla variazione al Piano che è stata criticata maggiormente dall’opposizione è il parcheggio di Alcamo Marina, un progetto ritenuto non prioritario per la città. L’assessore Ferro ha voluto difendere, invece, la volontà politica dell’amministrazione di intervenire sulla località balneare, affermando “ Io non mi macchierò, consentitemi, della colpa come ha fatto in passato la nostra comunità, non voglio dire la politica, perché eravamo tutti presenti, di lasciare completamente in abbandono Alcamo Marina. Credo che l’Amministrazione debba dare un segnale e investire anche con fondi propri”. Anche le tempistiche, ristrette secondo la minoranza, sono state al centro del dibattito. Bisogna dire che il 31 luglio è il termine ultimo previsto dalla normativa per apportare le suddette variazioni al DUP, il cui sforamento avrebbe di fatto perdere la possibilità di rimpolpare le opere pubbliche previste nel prossimo triennio.

Due sono stati gli emendamenti votati dall’Aula consiliare. Il primo emendamento è stato deliberato favorevolmente da 18 consiglieri comunali, concernente sostanzialmente le variazioni al bilancio di previsione 2017-2019, al fine di dare immediata efficacia alla deliberazione sulla modifica del citato Piano triennale. Si sono astenuti: Giacomo Sucameli, Saverio Messana, Filippo Cracchiolo, Rita Norfo, Giovanni Calandrino. Il secondo emendamento, invece, che consentirà all’amministrazione comunale di partecipare ad un finanziamento di 600 mila euro destinato all’utilizzo dei beni confiscati, è stato votato favorevolmente da 22 consiglieri comunali. Si è astenuta l’esponente dell’UDC, Rita Norfo. Il bene che il Comune ha individuato per conseguire il finanziamento sarà destinato all’utilizzo di persone con disabilità. Nello specifico, si tratta del bene immobile sito ad Alcamo Marina confiscato a Vito Nicastri, imprenditore alcamese ritenuto vicino a Matteo Messina Denaro. La delibera è stata adottata a maggioranza (Movimento 5 Stelle e ABC-Alcamo Cambierà). Si sono espressi per il no i consiglieri comunali: Sucameli, Cracchiolo, Norfo, Messana, Calandrino. Per l’astensione ha optato la consigliera comunale Anna Allegro. Nel corso della seduta consiliare di ieri sono state rinviate due interrogazioni, presentate rispettate da Gino Pitò (ABC-Alcamo Cambierà) e Francesco Cusumano (M5S). È stata riviata, invece, perché assente durante la trattazione dell’ordine del giorno, quella del consigliere Giacomo Sucameli. Rinviata anche la mozione del PD concernente l’esenzione del pagamento della Tari per le aziende che producono prevalentemente rifiuti speciali. Verrà discussa il prossimo Consiglio comunale utile alla presenza dell’assessore Roberto Scurto, cha ha lasciato l’Aula consiliare nella prima serata. Il vicesindaco, infatti, aveva seguito per tutta la notte le operazioni di spegnimento dell’incendio al deposito dei rifiuti della ditta D’Angelo, la cui nube nera sprigionatasi e diffusasi sul cielo della città è rimbalzata sulle pagine di cronaca dei giornali e tg nazionali. Sulla questione è intervenuto il sindaco Domenico Surdi con gli ultimi aggiornamenti, ringraziando vigili del fuoco e volontari per il lavoro svolto. Il primo cittadino ha invitato la città a seguire le precauzioni contenute nell’ordinanza emessa nella giornata di ieri e confermate nel comunicato stampa diffuso nel primo pomeriggio di oggi.

Linda Ferrara

Condividi su: