Consiglio comunale di Alcamo, approvate le misure correttive e un debito fuori bilancio

redazione

Consiglio comunale di Alcamo, approvate le misure correttive e un debito fuori bilancio

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venerdì 08 Marzo 2019 - 20:02

Nel corso della seduta consiliare di ieri sera, durata oltre tre ore, sono state trattate anche tre interrogazioni presentate dal capogruppo di Sicilia Futura, Giacomo Sucameli.

Con 18 voti favorevoli (M5S, ABC, UDC e Noi per Alcamo) e un astenuto (Giovanni Calandrino di Sicilia Futura) è stata approvata la delibera sulle misure correttive proposta a seguito del richiamo, emesso a novembre dello scorso anno, della Corte dei Conti (delibera n.200/2018), la quale ha effettuato un controllo sul rendiconto 2016 e sull’efficacia delle misure correttive adottate dall’Aula Consiglio nel 2018.

In particolare, la magistratura contabile, pur esprimendo “un giudizio positivo sulle misure deliberate”  lo scorso anno e registrando “favorevolmente alcune attività poste in essere dagli organi comunali che hanno consentito un miglioramento finanziario rispetto al 2015”, ha accertato la sussistenza di irregolarità contabili e profili di criticità, che potrebbero compromettere in futuro gli equilibri economico-finanziari del comune, e per tale motivo ha ordinato all’ente l’adozione di necessari provvedimenti. Le citate criticità riguardano, nello specifico, alcuni aspetti gestori: il ritardo nell’approvazione del rendiconto 2016 rispetto al termine previsto dalla legge; il mantenimento di un elevato stock di residui attivi poiché, secondo quanto dettato dal principio contabile, dopo tre anni devono essere stralciati i crediti di dubbia esigibilità dal conto del bilancio, riducendo di pari importo il fondo relativo e accantonato nel risultato di amministrazione; la necessità di un ulteriore potenziamento della governance in materia di riscossione e di lotta all’evasione.

Dunque, mediante la deliberazione di ieri sera sulla citata materia, si consentirà all’organo di revisione contabile, in sede di verifica delle operazioni di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, di procedere al controllo delle motivazioni a supporto del mantenimento nel conto del bilancio dei residui attivi scaduti da almeno tre anni. L’ufficio urbanistica, invece, dovrà trasmettere a cadenza mensile all’ufficio tributi copia di tutti i titoli abilitativi. La Direzione 1, competente in materia, poi, provvederà ad aggiornare, entro il 30 giugno 2019, la tabella di riferimento del valore delle aree edificabili ferma dal 2004. Al fine di consentire un controllo sulle superfici poste a base di calcolo della TARI, l’ufficio anagrafe dovrà acquisire dai cittadini che chiederanno il cambio di residenza “una dichiarazione relativa alla superficie calpestabile corredata dalla planimetria dei locali della nuova residenza e la contestuale indicazione del proprietario della vecchia residenza”. Entro il 30 aprile 2019, il dirigente dell’ufficio tributi dovrà attivare, inoltre, l’accesso al catasto elettrico, al fine di implementare i controlli incrociati con le banche dati comunali. Nelle ultime misure correttive adottate dal Consiglio comunale è stato, inoltre, previsto che l’ufficio tributi non dovrà procedere al rilascio della concessione di suolo pubblico né al rinnovo di concessioni già rilasciate nell’ipotesi in cui il richiedente risulti inadempiente al pagamento di obbligazioni tributarie o patrimoniali a favore dell’ente. Le concessioni di suolo pubblico, invece, decadranno qualora entro 5 mesi i titolari non abbiano sanato eventuali posizioni di morosità. Inoltre, come misure correttive finalizzate a rafforzare e migliorare la governance in materia di riscossione, nei prossimi mesi, dall’ente verranno adottati: il regolamento sulla rateizzazione di entrate tributarie e patrimoniali; il regolamento per l’attuazione delle disposizioni di legge in materia di incentivi al personale dell’ufficio tributi; il regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie.

A firma della seconda commissione consiliare, competente in  materia di bilancio, e del consigliere di ABC-Alcamo Cambierà, Gino Pitò, è stato presentato e sottoposto all’Aula Falcone-Borsellino un emendamento (approvato all’unanimità dei presenti). È stato previsto, in particolare, un progetto di riduzione della pressione tributaria e ampliamento della base imponibile, al fine di conseguire un’effettiva equità fiscale a livello locale. Presso il SITR del Comune di Alcamo verrà, invece, implementato un servizio di Georeferenziazione delle diverse banche dati comunali. Un registro dei titoli edilizi, infine,  verrà istituito alla Direzione 1 allo scopo di poter apportare modifiche ai dati posti a base del calcolo dei tributi comunali.

La presidente della seconda commissione consiliare, Noemi Scibilia (M5S) ha affermato “La deliberazione (della Corte dei Conti nd.r.) che oggi porta dinanzi a questo Consiglio comunale è una deliberazione che, comunque, mostra ancora delle criticità, ma che ritiene positivo il fatto che il Consiglio comunale in sinergia con l’amministrazione, i dirigenti, il segretario generale abbiano avviato un processo di sana amministrazione e di sana gestione della spesa pubblica”.

Il capogruppo democristiano, Saverio Messana, componente di minoranza della suddetta commissione, ha dichiarato in merito “Dobbiamo crescere ancora e lo dobbiamo fare tutti insieme. Noi dell’UDC è da 25 anni, quasi 30 anni, che non siamo al governo di questa città, ma siamo stati sempre in Consiglio comunale. Però, anche chi mi ha preceduto sono state sempre persone che hanno messo al primo posto la città e continuiamo a farlo. Come sa la presidente della commissione, c’è una compartecipazione in maniera totale perché le commissioni sono fatte per lavorare. Anche su questo atto che è fatto bene”. Il consigliere comunale ha anche ringraziato il collega dell’opposizione, Gino Pitò, che ha contribuito al lavoro della seconda commissione pur non facendone parte. L’esponente politico di ABC-Alcamo Cambierà ha ritirato invece un altro emendamento da lui firmato. Successivamente, è stata avviata la discussione su un debito fuori bilancio pari a 8.892,00 euro.  Il debito nasce dal ricorso con il quale la società Sicilfert s.r.l., nel febbraio 2017, ha impugnato la determinazione dirigenziale del dicembre 2016 attraverso cui era stato affidato alla ditta PFB il servizio di conferimento dei rifiuti biodegradabili di cucine e mense per il primo bimestre 2017. Il Comune di Alcamo aveva poi ha  proceduto ad affidare il suddetto servizio ad altra ditta, a seguito della nota della Direzione città metropolitana di Palermo Uff. Rifiuti e relativa al sequestro dell’impianto della ditta PFB e dell’intervenuta impossibilità a ricevere il rifiuto proveniente dalla raccolta del territorio comunale. Il mancato possesso dei requisiti della ditta summenzionata, è stato peraltro accertato anche dal TAR Sicilia con sentenza emessa nel 2018 e relativa ad un separato e diverso procedimento giudiziario.

Una lettera della dirigente della direzione 4, l’ingegnere Anna Parrino, assente all’interno del consesso civico per impegni assunti in precedenza, è stata letta dal presidente del Consiglio comunale, Baldo Mancuso, prima della discussione in Aula. In detta missiva, la dirigente ha precisato che la determinazione da cui è scaturito il debito, non è stata dalla stessa sottoscritta ma dalla vicedirigente dell’epoca, la dottoressa Francesca Chirchirillo (oggi in congedo). Il dibattito in Aula si è surriscaldato. Dall’UDC è stata espressa indignazione per l’operato collegato a tale debito ed ha chiesto rispetto per il lavoro dei consiglieri comunali. “Mi dispiace se salta qualche testa” ha affermato il segretario del partito in Aula.

Dai banchi dell’opposizione si è alzata poi la voce del consigliere comunale Giacomo Sucameli (Sicilia Futura). “Vorrei ricordare, e non per levarsi di dosso le colpe, che i debiti della Sicilfert sono frutto di una cattiva gestione frettolosa e superficiale della riorganizzazione di tutti gli uffici. Sappiamo cosa la giunta Surdi ha fatto negli ultimi mesi. Ha creato, caro consigliere Messana, una tale confusione che è ovvia, quando tu non hai nemmeno più punti di riferimento, ma nemmeno noi, perché è vero, come hai detto tu, che bisogna dare tutte le specifiche e tutte le dimostranze a un eletto del popolo. Ci troviamo, in questo momento, in uno stato confusionario dal momento che gli uffici cambiano con una velocità supersonica e nel posto preciso, nello specifico dell’ambiente, vanno e vengono delle figure apicali che, ovviamente, prima che cominciano a capire il lavoro che devono fare, inizia ad essere una complicazione. Questa è una responsabilità che credo vada addebitata proprio a voi, a questa amministrazione che ha fatto, secondo me, delle scelte poco lungimiranti”.

L’assessore al ramo, Fabio Butera, ha risposto così alle critiche legate alla riorganizzazione degli uffici “L’eccesso di specializzazione crea questo problema. Il fatto che il comune abbia dei pezzi unici che sanno fare quel lavoro, e soltanto quel lavoro, e nessun altro sa fare il lavoro che sanno fare quelli, questo è il problema”. L’assessore al Personale ha poi espresso l’importanza della rotazione delle figure apicali e sottolineato il fatto che almeno due persone devono essere in grado di ricoprire lo stesso ruolo. In seguito, ha aggiunto “Queste sono le cose che rendono possibile poi le disorganizzazioni. E di questo ci stiamo assumendo la responsabilità, nel bene e nel male. Giudicheranno poi gli elettori, la storia, su quello che stiamo facendo”.

La votazione si è conclusa con 15 voti favorevoli (13 M5S e 2 ABC-Alcamo Cambierà), 2 contrari (Sicilia Futura) e tre astenuti (2 UDC e 1 Noi per Alcamo).  L’immediata esecutività del punto all’ordine del giorno è stata così deliberata:  16 favorevoli (13 M5S e 2 ABC-Alcamo Cambierà e 1 Noi per Alcamo), 2 contrari (Sicilia Futura) e tre astenuti (2 UDC). Nel corso della seduta consiliare di ieri sera, durata tre ore, sono state trattate anche tre interrogazioni presentate dal capogruppo di Sicilia Futura, Giacomo Sucameli. Le interrogazioni hanno avuto ad oggetto il caso dell’anticipazione della bolletta idrica del dicembre 2018, la riqualificazione delle strade alcamesi e lo stato dei parchi gioco della città.

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