Consiglio comunale di Alcamo, rinnovata la convenzione con il Comune di Enna

redazione

Consiglio comunale di Alcamo, rinnovata la convenzione con il Comune di Enna

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martedì 18 Dicembre 2018 - 17:05

Ieri sera, l’organo elettivo di Alcamo ha prorogato il patto con il municipio ennese per la condivisione del dirigente all’urbanistica. Durante la seduta consiliare sono stati deliberati anche tre debiti fuori bilancio. Nel corso della trattazione del secondo debito, il segretario comunale Vito Bonanno ha segnalato all’Aula che dagli uffici “Non vengono date le carte per potere esercitare le mie competenze”. 

Nel corso del Consiglio comunale, svoltosi nel tardo pomeriggio di ieri, sono state votate all’unanimità dei presenti tutte e quattro le deliberazioni previste all’ordine del giorno. Tre proposte di delibera hanno avuto ad oggetto i debiti fuori bilancio per un costo complessivo di circa 12 mila euro. Durante la trattazione del secondo debito fuori bilancio il capogruppo dell’UDC, Saverio Messana, relativamente allo sforamento dei tempi da parte della direzione 4, nel portare detto provvedimento in Aula Consiglio, e prospettando una riunione congiunta della seconda commissione consiliare competente con tutti gli uffici e il segretario comunale, ha affermato “Io chiedo la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica. Non è più possibile, Non sono più disposto a votare in Aula danni provocati dagli altri. Assolutamente no”. Il segretario comunale, il dottore Vito Bonanno, ha risposto di essere disponibile ad un incontro aggiungendo “Il tema è che serve, provo a dirlo con tutta la capacità espositiva di cui sono dotato, un passaggio culturale nella pubblica amministrazione che è questo: far comprendere a chi lavora nella pubblica amministrazione che il tempo è un valore anche economico”. Il rappresentante di ABC-Alcamo Cambierà, Gino Pitò, sottolineando le osservazioni del dirigente a capo dell’ente sul secondo debito, ha dato così il suo contributo “Mi pare una cosa grave”. Il dottore Bonanno, in merito, ha avvisato il consesso civico “Sto concludendo il report sui controlli interni. Questa è una delle pagine più dure che poi leggerete, in cui a me non vengono date le carte per potere esercitare le mie competenze. Voi vi lamentate che in commissione… Siete il Consiglio, avete ragione. Ma io non posso esercitare tutte le mie competenze perché non mi vengono trasmessi i dati che per legge mi devono essere trasmessi. E io non sono riuscito ad esercitare i miei controlli su questa misura, pur essendo obbligatorio questo controllo perché è previsto nel Piano della performance in capo al segretario comunale”. Poi, il dirigente ha continuato “Io scriverò che non posso esercitare questo controllo perché i dati della direzione 4 non arrivano, come non mi arrivano i dati di implementazione della misura anticorruzione dalla direzione 4. Non posso dire come è andata quest’anno l’attuazione del Piano”. L’ultima votazione, invece, ha riguardato il rinnovo della convenzione che il Comune di Alcamo ha siglato con l’amministrazione comunale di Enna, tramite la quale i due enti condividono l’attività lavorativa (tre giorni nel territorio alcamese e due in quello ennese) del dirigente del settore urbanistica, l’ingegnere Venerando Russo.

La proroga della convenzione, però, ha sollevato le critiche dell’opposizione consiliare e, in particolare, del consigliere comunale Messana, il quale ha sottoposto all’Aula Falcone-Borsellino la pregiudiziale di legittimità dell’atto ivi approdato. “Se il Comune di Enna non ha rispettato il contratto, questa è carta straccia”, ha affermato l’esponente democristiano. La perplessità evidenziata dall’esponente dell’UDC era, infatti, legata al mancato pagamento, fino ad oggi, della quota dello stipendio del dirigente della direzione 1 e spettante all’ente ennese. Il segretario comunale, Vito Bonanno, ha spiegato ai rappresentanti dell’organo elettivo che “Un profilo gestionale non inficia la legittimità dell’atto”. Dunque, la votazione sulla pregiudiziale della proposta di delibera richiesta dal consigliere Messana è stata respinta con 16 voti di astensione (13 M5S, 1 PD e 2 ABC-Alcamo Cambierà) e 2 a favore ( 1 Noi per Alcamo e 1 UDC). Sull’opportunità di rinnovare o meno il patto con il Comune di Enna è intervenuto l’esponente di ABC-Alcamo Cambierà, Mauro Ruisi, il quale ha esposto un dubbio “Una convenzione è tale se trova l’accordo tra le parti. Allora, il Comune di Alcamo è d’accordo a continuare un rapporto di questo tipo, con degli assegni in bianco? Ditemi voi, con una fiducia…Ok, noi abbiamo mandato le nostre missive, ma io chiedo e credo che su questi tavoli debba esserci una risposta che non sia questa: fate la convenzione. Altrimenti cosa?”. Il consigliere comunale del Partito Democratico, Filippo Cracchiolo, ha dato il suo contributo il tal modo “Il tema, presidente, è la fiducia. Noi, questo Consiglio comunale vuole fidarsi di un comune che ha già dimostrato nell’arco di un anno, perché siamo al secondo rinnovo, ad una convenzione e due rinnovi, di un comune che su esplicita sollecitazione ancora non ha pagato?”. La questione messa in risalto dalla minoranza ha condotto i pentastellati a chiedere una sospensione per riflettere, evidentemente, su tale incognita. Dopo la ripresa dei lavori, è stato il capogruppo dei 5 Stelle, Francesco Cusumano, a sciogliere il nodo sulla posizione della maggioranza consiliare “Annuncio il voto favorevole del gruppo, però, a una semplice condizione. Premesso che, trattandosi di un ente pubblico, mi sembra difficile che non provvedano ai pagamenti, ma qualora dovesse accadere, noi ci avalleremo dell’articolo 7. Quindi, presenteremo una mozione affinché, poi, si faccia un recesso dal contratto. Eserciteremo qualsiasi controllo affinché provvedano ai pagamenti”. Il rappresentante di ABC-Alcamo Cambierà, Gino Pitò, dopo avere ricordato che dal momento in cui si insediato il dirigente all’urbanistica sono state superate alcune questioni importanti di tale direzione, come la c.d. Pedemontana, il Regolamento sulle cubature, lo Schema di massima del PRG, ha dichiarato “Nel momento in cui una persona riesce a far lavorare l’ufficio in un certo modo, sta tre giorni o ne sta cinque cambia poco, tenendo anche conto del fatto che, comunque, in quei tre giorni pieni, posso testimoniare ed è così, ci sono appuntamenti di continuo. Sto dicendo le cose che avrebbe dovuto dire lei assessore (Lombardo n.d.r.), le sto dicendo io. Nel momento in cui il dirigente arriva il lunedì sera ed è qui fino a quando riparte il venerdì mattina, evidentemente, è anche disponibile ad appuntamenti, il giovedì pomeriggio, in orari che non sono previsti come orari di ufficio. E questo è quello che serve alla fine, in questa fase qua. Per me, il resto della cosa (il mancato rispetto degli oneri di Enna n.d.r.) non mi entusiasma, anche se, guardate, è un problema serissimo che un comune non ha pagato. Bisogna capire perché non ha pagato e mettere in moto tutte le azioni. Questo è un problema, ve lo vedete voi. Io non capisco nulla. Però, avrei preferito che l’amministrazione mi avesse fatto un intervento di questo tipo. Non l’ha fatto l’amministrazione, l’ho fatto io”.

Durante la seduta consiliare, sono state rinviate due interrogazioni di ABC-Alcamo Cambierà. È, invece, decaduta l’interrogazione presentata dal consigliere comunale Giacomo Sucameli (Sicilia Futura).

Linda Ferrara

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