Consiglio comunale, furiosa lite tra Eleonora Lo Curto e il presidente Sturiano

Gaspare De Blasi

Consiglio comunale, furiosa lite tra Eleonora Lo Curto e il presidente Sturiano

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giovedì 31 Luglio 2014 - 16:43

Come era prevedibile quello andato in scena nella riunione del Consiglio comunale di mercoledì sera è sembrato essere il primo atto di una campagna elettorale che si preannuncia lunga (se si vota a novembre), o lunghissima se si ritornerà alle urne nella primavera del 2015. All’ordine del giorno, le seduta è stata convocata con carattere d’urgenza senza consultare i capigruppo dal presidente Enzo Sturiano, una serie di debiti fuori bilancio. Ma era chiaro a tutti che soltanto il primo punto sarebbe stato trattato: la situazione politico-amministrativa a Marsala venutasi a creare dopo le dimissioni del sindaco Adamo.

Ha aperto la campagna elettorale (la seduta…), il presidente del Massimo Consesso Civico, Enzo Sturiano, che dicono i rumors indicano come un possibile candidato alla successione di Giulia Adamo. Sturiano ha ricordato l’attività del Consiglio in questi anni, ma ha anche espresso la propria solidarietà all’ex sindaco. Poi un fuoco di interventi soprattutto di esponenti dell’opposizione tra cui quello di Salvatore Di Girolamo, Walter Alagna e Pino Milazzo. Quest’ultimo ha fatto una proposta che sembrava avere avuto il consenso di diversi consiglieri. “Sostituiamoci all’amministrazione che non esiste più – detto il capogruppo di Futuro per Marsala -. Collaboriamo con il Commissario che verrà presto nominato, tramite i presidenti delle Commissioni consiliari che si possono avvalere dell’aiuto tecnico dei dirigenti del Comune”.

Citiamo per ultimo l’intervento del forzista Pino Carnese perché è stato quello che ha innescato, forse involontariamente, la lunga ed aspra polemica tra il presidente Sturiano e l’assessore Eleonora Lo Curto. Carnese aveva in sostanza detto che non solo la Giunta Adamo e chi l’ha sostenuta in Aula consiliare non ha prodotto nulla di positivo per la Città, ma anche che era giunto il momento per gli esponenti che l’hanno sostenuta, di recitare un mea culpa. A questo punto il presidente ha dato la parola all’assessore Lo Curto che ha affermato che malgrado il suo operato fosse stato ingiustamente bocciato dal sindaco, lei non si sogna neppure di rinnegare la scelta che ha fatto di sostenere con la sua lista l’allora candidata Giulia Adamo. “Forse – ha concluso  – la Adamo è stata vittima dei suoi limiti caratteriali”. Poi l’ex eurodeputato ha iniziato ad illustrare i risultati  raggiunti dal suo assessorato in questi due anni. “Lei è venuta qui per farsi la campagna elettorale – l’ha interrotta ad un certo punto il presidente Sturiano -, non glielo posso permettere”. Sono subito volate parole grosse tra i due esponenti politici, che in tema di scontri hanno anche un precedente di qualche settimana fa quando la Lo Curto giustificò le continue assenze del sindaco ai lavori d’Aula affermando una frase del tipo “tanto qui che ci viene a fare”. In quel caso Sturiano prese le difese dal Consiglio comunale. Ieri però dopo la “consueta” battuta sui nani in politica la Lo Curto ha detto di riferirsi soltanto ad un rappresentante (ed era chiaro il riferimento al presiedente del Consiglio). Urla anche da parte del pubblico dove era seduto il marito dell’assessore. Poi la Lo Curto ha ringraziato i consiglieri per la collaborazione  (meno uno ha precisato ancora) ed è andata via. “Risponderò nelle sedi opportune – ha affermato Sturiano-. L’assessore ha ancora una volta offeso i componenti di questa assemblea definendoli nani”.

Poi è stata la volta dei consiglieri a vario titolo riconducibili alla maggioranza. Michele Gandolfo: “La legge Severino è assurda”. Arturo Galfano oggi capogruppo di Insieme per Marsala. “Quando ero nel gruppo di Coraggio e Passione – ha detto – abbiamo sempre collaborato con la Giunta nell’interesse della Città, non chiedendo mai alcuna poltrona”. Gregorio Saladino ha minacciato le dimissioni: “La sentenza contro Giulia Adamo – ha detto – è un vero e proprio segnale politico da parte di chi vuole  distruggere la nostra Città”. Naturalmente poi il consigliere non si è dimesso.

Chi invece ha rassegnato le sue dimissioni per avvenuta incompatibilità di legge con il suo ruolo di dirigente dell’Asp è il vice presidente del Consiglio Filippo Maggio che molto commosso ha ringraziato tutti i colleghi. Nelle prossima seduta, prevista per lunedì 4 agosto, ritornerà (dopo la vicenda del ricorso per l’assegnazione dei seggi alle liste) in Consiglio Salvatore Accardi. All’ordine della seduta l’elezione  del nuovo vice presidente. Nel corso del suo intervento il vice sindaco Antonio Vinci commentando le ultime vicende  politico-amministrative, sul suo partito ha affermato che il caso è rientrato e che il Pd comunque con la sua presa di posizione ha perso una occasione per governare la Città.

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