Il Consiglio dice “no” alla Sarco e sfida la giunta: “Su 11 maggio e rifiuti non c’è stata condivisione”

Vincenzo Figlioli

Il Consiglio dice “no” alla Sarco e sfida la giunta: “Su 11 maggio e rifiuti non c’è stata condivisione”

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 09:03

Una seduta consiliare dai toni a tratti molto accesi quella andata in scena ieri sera a Sala delle Lapidi. Il passaggio più rilevante è stato sicuramente la bocciatura della proposta di variante urbanistica con cui la ditta Sarco intendeva ampliare il proprio impianto in contrada Ponte Fiumarella. Prelevata un po’ a sorpresa dopo mesi di oblio, la delibera è stata esitata negativamente dall’aula consiliare con soli 6 voti a favore, 5 contrari e diversi astenuti. Al di là dei pareri tecnici degli uffici comunali, a pesare sulla mancata approvazione dell’atto la vicinanza del suddetto impianto a un presidio sanitario come il canile municipale. “Non si doveva fare nel 2007 e non avrebbe avuto senso allargarlo ora”, spiega il consigliere Daniele Nuccio, che ha votato contro la delibera così come Alex Coppola, Antonio Vinci, Angelo Di Girolamo e Pino Cordaro.

Nella prima parte della seduta, invece, i presenti hanno avuto modo di assistere a un duro confronto tra i consiglieri e la giunta, rappresentata a Sala delle Lapidi solo dall’assessore Lucia Cerniglia (il resto dell’amministrazione era al Complesso San Pietro per la conferenza stampa sul piano rifiuti) visibilmente in difficoltà nell’affrontare gli attacchi arrivati sia dalle file della maggioranza che da quelle dell’opposizione, pressochè concordi nel lamentare la mancanza di condivisione su alcune scelte ritenute particolarmente importanti per l’amministrazione cittadina e di un confronto politico con il sindaco a proposito delle dimissioni dell’assessore Nino Barraco e del passaggio in maggioranza di Ignazio Chianetta. A dire il vero, con un intervento che ha fatto molto discutere in aula, quest’ultimo ha dichiarato di non sentirsi “né di maggioranza, né di opposizione”, spiegando di voler lavorare solo nell’interesse della città. Chianetta ha inoltre ribadito di essere d’accordo con la proposta di dialogo avanzata nelle scorse settimane da Massimo Grillo, lasciando intendere, tra le altre cose, di non sentirsi rappresentato in giunta dall’assessore Lucia Cerniglia.

Pino Milazzo (Futuro per Marsala) e Ivan Gerardi (Sicilia Democratica) hanno minacciato di abbandonare l’aula nel caso in cui il sindaco Di Girolamo dovesse essere assente anche alla prossima seduta del Consiglio, mentre Aldo Rodriquez (Movimento 5 Stelle) e Giovanni Sinacori (Udc) hanno denunciato il rischio che alcuni importanti finanziamenti per la città di Marsala possano andare perduti. In particolare, il portavoce pentastellato ha evidenziato la possibilità che saltino 5 milioni di euro previsti per l’edilizia scolastica, mentre il segretario dell’Udc ha insistito sulla necessità che il Comune si attivi per non restare tagliato fuori dai fondi previsti nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale varato dalla Regione. “Entro un mese ci saranno bandi per milioni di euro. Abbiamo il dovere di un colpo d’ala, anche se l’impressione è che da quest’amministrazione possiamo aspettarci poco”, ha chiosato Sinacori, che ha inoltre dedicato un passaggio del proprio intervento all’opportunità di non procedere all’insediamento della consulta giovanile e di attendere prima l’approvazione di un nuovo regolamento. “Lo abbiamo già preparato e trasmesso all’ufficio di presidenza per l’acquisizione dei pareri”, ha sottolineato Calogero Ferreri (Pd). Tra i democratici, da segnalare anche l’intervento di Federica Meo, che ha chiesto una verifica sui percorsi tattili per non vedenti.

Dure critiche alla giunta sono arrivate anche rispetto al metodo seguito nell’organizzazione delle celebrazione garibaldini, in vista del 156° anniversario dello Sbarco dei Mille. “Il dirigente Fiocca mi ripete sempre che i soldi sono pochi, facciamo quello che possiamo”, ha detto l’assessore Cerniglia, replicando agli interventi del vicepresidente del Consiglio Arturo Galfano e Ginetta Ingrassia (Democratici per Marsala) e annunciando comunque di essere pronta a discutere del programma sulle manifestazioni garibaldine lunedì prossimo in commissione. “Se non siete in grado di superare le difficoltà, dimettetevi e lasciate spazio a persone capaci. Basta con questa mollezza e con l’immobilismo. Battete i pugni e reclamate quello che Marsala pretende”, ha ribattuto Letizia Arcara (Cittadini e non sudditi).

A quel punto, per chi ancora avesse qualche dubbio sul reale malcontento verso l’amministrazione da parte di molti esponenti della maggioranza, sono arrivati gli interventi di Enzo Sturiano e Antonio Vinci. “Finora sono rimasto in silenzio – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale – ma è evidente che la giunta si sottrae al confronto. Al momento opportuno dirò la mia e tutti gli assessori saranno chiamati a rendere conto del loro operato davanti al Consiglio”. Con toni apparentemente più concilianti, il capogruppo del Pd ha invece sottolineato il proprio disappunto per la strategia seguita dall’amministrazione nella stesura del piano d’intervento per la raccolta dei rifiuti: “E’ poco elegante che non ci si confronti con la maggioranza su argomenti così importanti, non siamo qui solo a ratificare i provvedimenti che ci vengono proposti. Non è così che si fa squadra”.

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