Contrasto al gioco d’azzardo. Interviene il prefetto

Gaspare De Blasi

Contrasto al gioco d’azzardo. Interviene il prefetto

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lunedì 22 Settembre 2014 - 16:05

Si attiva anche il prefetto di Trapani Leopoldo Falco per il contrasto alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Nel corso della tradizionale conferenza stampa che il funzionario tiene quasi con scadenza mensile, si è toccato il tema della ludopatia e del suo impatto sociale che è in costante aumento. “ Non si tratta ormai soltanto di una vera e propria malattia – ha detto il prefetto -, ma di una vera e propria piaga sociale che colpisce persone insospettabili. Sono sempre più numerose le famiglie monoreddito che chiedono aiuto all’autorità prefettizia”. Nei giorni scorsi Leopoldo Falco si è incontrato con gli specialisti e i volontari del Sert per affrontare il problema. Sono ormai in tanti a Marsala, come nel resto della provincia, quanti cadono nella trappola viziosa e non sanno che fare per risolvere il problema. “Non si tratta soltanto di guarire dalla patologia – ci ha detto il prefetto -, ma di affrontare anche l’aspetto economico della questione”. Infatti in parecchi individui pur di alimentare il proprio vizio cadono vittime degli strozzini. In questi casi spesso i soggetti non ricevono aiuto da parte delle banche che si rifiutano di concedere loro dei prestiti. “ Naturalmente il prefetto non può obbligare gli istituti di credito – ci ha detto Leopoldo Falco -. Ciò che possiamo fare di concerto con il Sert  e con l’associazione Libera è quello di intervenire assieme alle Forze dell’Ordine per diffondere sempre più la cultura della difficoltà a partecipare a giochi che forniscono possibilità di vincita davvero remote”. Oltre alla repressione dello strozzinaggio, all’aiuto e al sostegno sociale  a quanti cadono nella morsa del gioco d’azzardo occorre diffondere la cultura del gioco consapevole e limitato, partendo dalle giovani generazioni e dai luoghi, le scuole, che frequentano. Insomma spesso lo Stato tramite i vari “gratta e vinci” stimola al gioco e poi con i propri solerti funzionari è costretto a venire in soccorso dei soggetti deboli che si “ammalano” di ludopatia

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